Venti

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"Okay, ci siamo." affermò Lucas. Corsero fra i corridoi in penombra, scendendo velocemente le scale per cercare la stanza in cui credevano ci fosse Brook. Andy era sul punto di piangere: non era sicuro del perchè, forse era la paura che stava crescendo dentro di lui. O forse era perchè si era accidentalmente tagliato mentre correva. O forse entrambi.

C'era qualcosa di sospetto: non sembrava esserci nessuno, oltre a loro. Tutte le telecamere erano disattivate in precedenza dai due, era tutto così spaventoso, ma estremamente semplice. "Lucas, sei-"

Uno sparo. Lucas afferrò Andy per le spalle e lo avvicinò a sè, cercando di proteggerlo. I due si guardarono intorno: gli unici rumori provenivano dai loro respiri. Non c'era niente e nessuno. Lucas spostò il suo braccio dal petto di Andy, ancora tremante, e si sistemò gli occhiali sul naso. Quest'ultimo volle dire qualcosa, ma gli era difficile anche solo respirare. Voleva correre via, qualsiasi posto sarebbe stato migliore di quell'ospedale. Proseguirono dritti, guardandosi attentamente in giro.

"Credo di averla trovata, Andy." sussurrò Lucas, prima di prendere il più piccolo per mano e aprire la porta di fronte a loro. Appena entrarono videro, dall'altra parte della stanza, una sagoma seduta su un letto che li guardava. "Brooklyn?" bisbigliò Andy, fermandosi davanti all'ombra. "Andy, sei venuto per me!!" esclamò, sorridendo selvaggiamente. Andy annuì e si buttò fra le sue braccia, lasciandosi Lucas alle spalle. "Siamo venuti qui per salvarti! Dai, muoviamoci prima che qualcuno ci veda." Andy lo prese per mano. Le labbra di Brook formarono un ghigno. "Non mi dire!"

Andy aprì la bocca per dire qualcosa, ma prima che potesse farlo, Brook gli puntò una pistola alla tempia, tappandogli la bocca. "Tu non andrai da nessuna parte, altrimenti gli sparo. E lo sai che non scherzo." ridacchiò Brooklyn guardando Lucas, che a sua volta lo fissava, pietrificato, senza muoversi. Andy iniziò a tremare, scioccato dalle sue parole; Brook ancora non gli aveva lasciato la mano. Poteva sentire il freddo metallo penetrargli nel cervello. Cosa stava succedendo? Delle lacrime iniziarono a uscire dai suoi occhi quando sentì uno sparo dietro di lui: un proiettile che trapassò la coscia di Lucas, che cadde sul pavimento. Si coprì la ferita con entrambe le mani, gemendo dal dolore.

"Perchè stai facendo questo, Brooklyn?" urlò Lucas; il suo sangue era dappertutto e iniziò ad avere le vertigini, doveva cercare di non svenire. Brook lo ignorò e mise la pistola in mano ad Andy, che stava cercando di liberarsi dalla sua presa. "Oh, guarda cos'hai fatto, Andy!" disse, fingendosi sorpreso: Andy aveva l'arma in mano. Le mani di Brook erano sopra le sue, forzandolo a mantenere la presa. Il minore voleva scappare dalla sua stretta, ma non poteva: Brook era molto più forte di lui.

"Perchè lo hai fatto, Andy?! Oh no! Perchè dovresti sparare ad un tuo amico? Sei un mostro!" Brook gli urlò contro con una vocina, mentre lui cercava con tutte le sue forze di indirizzare la pistola dall'altra parte, ma era troppo debole. Sentì un colpo partire, poi la pistola cadde a terra quando Brook allentò la presa.

Andy espirò di colpo.

*

A/a: colpo di scena. Brook avrà colpito Lucas???

Toy || Randy || ItalianDove le storie prendono vita. Scoprilo ora