Quattro

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Nervoso.

Andy non era per nulla tranquillo da quando Rye gli aveva scritto che doveva dirgli qualcosa.
Ad essere sinceri, era molto ansioso: era in sovrappensiero da mezz'ora, quando Brook se n'era andato, lasciandolo solo con i suoi pensieri. E con un nuovo telefono, ovviamente. Perchè Rye gli aveva dato un telefono nuovo comunque? Brook gli aveva detto che il moro non sarebbe stato a casa per gran parte del suo tempo, ma cosa importava? Non lo avrebbe buttato fuori a calci? Forse sì. Forse no.

La porta della sua piccola stanza si aprì di nuovo ed Andy sobbalzò leggermente, anche se stava aspettando quel momento. Ed eccolo lì: Rye stanchissimo con i capelli scompigliati.
Il più giovane alzò lo sguardo e i loro occhi si incontrarono. Andy doveva ammettere che il ragazzo di fronte a lui aveva dei bellissimi occhi; erano come cioccolato, un cioccolato dal retrogusto amaro. *

Si sedette sul letto accanto al biondo. Andy non sapeva se anche Rye sentisse la tensione fra di loro, ma era così decisa che dovette abbassare lo sguardo, arrossendo quando si rese conto di come il maggiore lo stesse osservando.
Rye sospirò e mise la sua mano sopra a quella di Andy, il che gli fece alzare lo sguardo. Perchè lo aveva fatto? "Puoi restare." disse semplicemente. Andy annuì, senza sapere cosa dire. Dopo qualche secondo di silenzio, il più piccolo si sforzò di chiederne il motivo. "Perchè mi lasci rimanere?" domandò, quindi. Rye mise la mano, che fino a quel momento era rimasta su quella di Andy, in tasca; sospirò di nuovo e guardò per terra. "Perché voglio qualcuno che si prenda cura della casa mentre io non ci sono." rispose ed Andy annuì. Ma non aveva un sacco di soldi? Insomma, gli aveva comprato un telefono, perché non poteva semplicemente pagare qualcuno per pulire la casa, invece che incaricare un adolescente sconosciuto che non sapeva nemmeno prendersi cura di se stesso?

Troppe domande gli ruzzolavano in testa, ma non ne fece nemmeno una. Era meglio così, comunque, dopo l'ultima volta in cui Rye lo aveva assalito, sapeva che non doveva dire nulla di sbagliato. Non voleva che gli urlasse contro ancora e, in più, Rye era veramente spaventoso quando si incazzava. I suoi occhi sembravano più scuri e il suo viso sembrava più tagliente.

Rye si alzò lentamente ed Andy lo osservò: gli apparve tranquillo, forse non era più arrabbiato con lui. Gli aveva anche regalato il telefono, non poteva essere ancora furioso, giusto? "Se vuoi la cena, vieni in cucina." disse Rye, ricevendo un timido "Okay" come risposta. Poi se ne andò, chiudendo la porta. Andy rimase a fissarla per un po', non era mai stato così confuso in tutta la sua vita. Cos'era successo? Perché Rye lo aveva lasciato restare? E perché era così carino con lui, comunque?

La stanza era era abbastanza fredda, perciò Andy si alzò e si diresse in cucina. La casa sembrava vecchia e non molto accogliente per viverci.
Era l'unica casa che Rye avesse? Forse lo avrebbe chiesto a Brook la prossima volta che lo avesse visto.
Il biondo sfiorò la parete con la punta delle dita, la vernice che cadeva gli colorò le dita di bianco. Non c'erano fotografie sulle pareti, niente che avrebbe reso la casa più... casa.

Quando entrò in cucina, Rye stava parlando con qualcuno al telefono, o meglio, stava gridando. Andy congelò sul posto, fermo sullo stipite della porta, mentre fissava il moro. Non sapeva cosa stava succedendo, ma le ultime parole che udì prima di scappare in camera sua, mentre Rye che lo chiamava, furono: "L'unica cosa che voglio è essere la persona che gli ficcherà un proiettile nel cervello."

*Sarebbe agrodolce (bittersweet). Non so voi, ma io non ho mai sentito di un cioccolato agrodolce, quindi ho messo così haha.

Ricordo che la storia non è mia ma di justfovvs

Toy || Randy || ItalianDove le storie prendono vita. Scoprilo ora