Trentadue

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Rye non avrebbe mai pensato di voler uccidere così tanto qualcuno.

Alcuni membri della sua banda erano rimasti nell'edificio, in caso fosse successo qualcosa. Quella sera avevano chiamato Rye prima del previsto, dicendogli che aveva ricevuto un pacco.

E c'era un coltello dentro.

Rye aveva ventiquattr'ore per scegliere fra metà delle sue proprietà e la vita di Andy. Ovviamente non voleva perdere le sue proprietà, ma non voleva nemmeno che succedesse qualcosa ad Andy. Sapeva che il sangue, molto probabilmente, apparteneva al ragazzino e il fatto che qualcuno lo avesse anche solo sfiorato lo mandava fuori di testa.

E quindi creò un compromesso: avrebbe salvato Andy senza dar loro niente. Rye si stava nascondendo da qualche parte nell'ospedale. Le luci erano spente ed era fottutamente buio; il moro si domandò se Andy stesse bene perchè faceva anche freddo. Non vedeva l'ora di riaverlo fra le sue braccia.

Era estremamente debole quando si trattava del biondo.

"Il suo ufficio dovrebbe essere al secondo piano; c'è una grande porta di legno, non possiamo sbagliare." disse Jack a Rye e ad un'altra decina di persone. Il moro annuì, realizzando solo dopo che nessuno poteva vederlo. Era determinato, sapeva che sarebbe riuscito a salvare Andy, quel giorno precisamente, e a riabbracciarlo. Lo premeva l'urgenza di pizzicargli le sue adorabili guance e baciarlo fino a perdere il fiato.

Capì che ne aveva abbastanza.

Sospirò, poi controllò che la sua pistola fosse carica, anche se non ce n'era bisogno perchè, ovviamente, lo era. Passò le dita sul metallo freddo dell'arma, poi, con un scatto, balzò in piedi e iniziò a correre verso il secondo piano. Andy avrebbe dovuto essere con qualcun altro, sarebbe stato stupido lasciarlo da solo. Ma Rye non avrebbe esitato: avrebbe ucciso qualcuno, se ce ne fosse stato il bisogno, pur di riprendersi il suo Andy.

"Signore, penso ci sia qualcuno nell'edificio." Rye sentì la voce di un uomo, mentre lui e Jack erano di fronte alla porta dell'ufficio di Cobban. Il maggiore, con uno sguardo, avvertì il compagno di buttare giù la porta ed entrare semplicemente. E così fecero.

"Tutti a terra!" urlò Jack, puntando la pistola verso due uomini che si inginocchiarono a terra in pochi secondi. Annuì in direzione di Rye, facendogli capire che ci avrebbe pensato lui. Il moro, quindi, si mise a correre, aprendo ogni fottuta porta che trovava per cercare Andy.

Andava tutto così veloce, perfino il suo respiro.

Si sentiva strano ed aveva le vertigini: non riusciva a trovare il biondo e sapeva che non aveva ancora molto tempo. I suoi occhi erano pieni di lacrime e sentiva il petto stringersi sempre di più. Sapeva che non doveva piangere come un bambino, ma a chi importava?

Se non avesse trovato Andy, tutto ciò sarebbe stato solo un inutile spreco di tempo e di energia.

"P-per favore, n-on f-farlo, t-ti prego!" sentì urlare e piangere dalla stanza dietro di lui; era certo si trattasse di Andy e che qualcuno gli stesse facendo del male. Chiuse gli occhi e inspirò profondamente, prima di tirare un calcio alla porta e urlare di mettersi tutti a terra. I suoi occhi videro una persona con un coltello.

E porca puttana.

*

A/a: autrice cattiva che finisce i capitoli in questi modi... ora potrei aspettare una settimana per tradurre quello successivo, che dite? :D :D :D

Toy || Randy || ItalianDove le storie prendono vita. Scoprilo ora