1

2.1K 83 37
                                    

Non sono uno scrittore, non sono un narratore, ma cercherò di raccontarvi la mia storia meglio che posso.

Principalmente ho sempre odiato i libri, insomma, sono pagine e pagine piene di parole insignificanti e a volte stupide e insulse, quindi in un certo senso penso che scrivere queste parole sia stupido, ma ho bisogno di farlo.

Per quanto stupido possa essere, o sembrare, ho bisogno di farlo.

Sono nato in una famiglia alquanto... particolare. Non la definisco strana per il semplice fatto che anche io sono 'particolare'.

Con 'particolare' intendo dire qualcosa fuori dal comune, che per quanto disastrosa sia fa anche del bene. Questa è la descrizione che ritengo più giusta da attribuirmi.

Sono disastroso, ma non sono il solo, con me c'è il mio fratello gemello. Non so proprio cosa fare senza di lui. Siamo disastrosi allo stesso modo, ma abbiamo un particolare che credo nessun gemello abbia.
Scambiamo la nostra vita.

Capita spesso. Molto spesso. È successo così tante volte da incasinarmi il cervello fino a non farmi distinguere più quale fosse la mia vita e quali fossero i 'miei' amici.

Perdonate la mia sbadatezza, ho dimenticato di presentarmi.

Sono Alex. Il tipico ragazzo alto, biondo, dagli occhi azzurri e sportivo, e il mio gemello, Harry, è identico a me in tutto e per tutto, non a caso siamo fratelli gemelli.

Detto questo penso che sia venuto il momento di raccontarvi la mia... scusate, la nostra storia.

*******

La luce del sole mi investe completamente il viso svegliandomi.

Mi lamento assieme a mio fratello per poi scendere di sotto a fare colazione.

"Buongiorno mini-John!" ci saluta nostro padre, John, allegramente, mentre noi gli rispondiamo con uno sbadiglio.

"Io ve l'avevo detto di andare a dormire presto ieri sera, ma voi come al solito non mi ascoltate!" Ci rimprovera nostra madre, Emily.

"Non prendiamo ordini da persone più basse di noi." Ribattiamo noi sedendoci a tavola.

"Non è colpa mia se avete preso da quel palo della luce là!" Dice indicando nostro padre che scoppia a ridere.

Tipico di mia madre arrabbiarsi per nulla.

Facciamo colazione, ci prepariamo ed usciamo di casa per andare a scuola.

"Alex, oggi facciamo come ieri? Non mi va di fare mate."

"Certo, dammi il tuo zaino."

Per nostra fortuna ci vestiamo uguali, quindi è facile scambiarci anche quando siamo a scuola.

"Ti ricordi da chi devi andare vero?" Mi chiede Harry mentre io annuisco.
"Bene, allora ci vediamo dopo. Grazie fratello." Dice stringendomi la mano come fa sempre per ringraziarmi.

Ci dividiamo. Lui va dai 'suoi' amici (o dovrei dire i miei?) mentre io vado dai 'miei' amici.

Di solito stiamo sempre insieme, ma a volte ci dividiamo per stare ognuno per contro proprio, con la propria vita, o con quella dell'altro.

Mi dirigo, quindi, verso i miei amici appostati vicino al cancello.

"Eccoti amico!" Mi saluta con una stretta di mano Niall. È una ragazzo alto quanto me, ha i capelli biondi e gli occhi completamenti azzurri. È il secondo migliore amico di Harry, poiché io sono il primo.

"Ce ne hai messo di tempo." mi rimprovera, invece, Paul. Paul è praticamente il contrario di Niall. È responsabile, calmo ed ha gli occhi ed i capelli neri.

Lo scimmiotto per infastidirlo, cosa che succede poiché rotea gli occhi per poi sorridermi.

Può far finta di essere chi vuole, ma a me non la dà a bere. Fa tanto lo scorbutico, il responsabile e il duro, ma in realtà è come me e Niall, un casinista nato. Anche se finge di non esserlo noi lo sappiamo.

"Confermato per domani Harry?" Mi chiedono mentre entriamo nella nostra classe.

Harry mi aveva parlato della loro partita di calcio di domani, quindi so di cosa parlano. Mi limito ad annuire.

Ci andrà il 'vero' Harry.

Le lezioni cominciano e come al mio solito inizio a masticare una penna dall'astuccio di Harry. So che è un brutto vizio, ma non so che altro fare.

So anche che questa cosa farà imbestialire Harry. Odia quando gli mastico le penne, ma anche lui non è da meno.

Ricordo ancora la prima volta che abbiamo litigato nel corridoio a causa di questa cosa. Nessuno riusciva a distinguerci, solo noi due sapevamo chi era l'uno e chi era l'altro.

Sorrido al ricordo, quando a spezzare quei ricordi interviene il prof di matematica.

"Harry, vieni all'interrogazione."

Sbuffo alzandomi per andare alla lavagna ad eseguire gli stupidi esercizi che mi detta il prof.

Concludo l'interrogazione prendendo un otto pieno e torno al posto riprendendo ad ignorare tutto e tutti. Quando suona la pausa pranzo?

A disturbare nuovamente i miei pensieri è Niall che inizia a lanciarmi delle palline di carta. Comincio a ridere per poi lanciare a mia volta delle palline a Niall, facendo iniziare una vera e propria battaglia a palline di carta che finisce con un rapporto per entrambi.

Almeno mi sono divertito. Io e Niall scoppiamo a ridere mentre il prof continua a riprenderci.

Chissà quale rapporto avrà preso mio fratello invece...

*******

Dopo cinque strazianti ore finalmente suona la pausa pranzo.

Caccio un urlo di euforia uscendo di corsa dalla classe, sotto le urla del prof che mi dice di non urlare, seguito a ruota da Niall e Paul, il quale fa finta di non conoscerci.

"Paul, Paul, Paul..." Inizio a riprenderlo io entrando nella mensa per primo. "Quando imparerai a lasciarti andare?"

"Harry, Harry, Harry..." Mi imita lui scuotendo la testa. "Quando imparerai ad essere normale?"

"Io sono normale." Rispondo fingendomi offeso.

Prendiamo il nostro pranzo, per poi andarci a sedere al nostro solito tavolo.

Mentre sono concentrato ad ascoltare la solita litigata tra Paul e Niall, a causa del cibo, qualcuno dalle spalle mi da una pacca energica sulla schiena facendomi cadere dalla sedia.

Inizio a lamentarmi e a dimenarmi per il dolore. Che posso dire, ho la schiena sensibile.

"Ma sei coglione?!" Chiedo rialzandomi sotto gli occhi divertiti e preoccupati di alcuni spettatori. "Che dolore..." dico massaggiandomi la schiena alzando lo sguardo verso il responsabile di tutto ciò.

"Ciao piccolo amico."

"Non ci credo..."

Spazio autrice:
Il libro sarà un po' complicato a causa dello scambio della vita tra i due gemelli, ma spero che possiate capirla e apprezzarla comunque. (Scusate, ma adoro complicarmi la vita.)
Lasciando perdere questa cosa, cosa ne pensate dell'inizio di questa storia?
Fatemi sapere, ci vediamo al prossimo capitolo!

Per noi dueDove le storie prendono vita. Scoprilo ora