"Dimmi chi è stato Alex, per favore." Continua cercando di asciugarsi le lacrime con una manica.
Dovrei dirglielo?
"Voglio andare a chiedergli perché hanno fatto tutto questo. Sai, potrebbe essere a causa loro se io sono diventata un mostro per tutti."
"Sono stati... Leo, Hellen e Harry." Dico sentendomi in colpa per averla considerata un pericolo.
Sapevo di non dovergli dare ascolto, eppure quando hanno menzionato la prigione pensavo che la loro storiella fosse vera, insomma, chi scherza o mente sulla prigione?
Iris' pov
Io non riesco a capire cos'abbiano tutti contro di me.
Per colpa di quei tre ora Alex, che era l'unico a considerarmi normale, mi crede un mostro come tutti gli altri e non posso sopportarlo.
Lui è l'unica persona di cui mi importa veramente, l'unica che voglio avere vicino e l'unico che mi capisce.
Perché me lo vogliono portare via?
*****
È un altro giorno e vado a scuola di prima mattina con l'intenzione di parlare per primo con Harry e poi di trovare gli altri due per parlare anche con loro.
Aspetto circa una ventina di minuti e poi lo vedo passare davanti a me.
"Harry, aspetta." Lo richiamo facendolo voltare verso di me assieme al suo gruppetto di amici, il gruppetto con cui prima stava Alex.
"Ci vediamo in classe." Saluta, lui, i suoi due amici che mi guardano sorridendo per poi allontanarsi. "Di che hai bisogno?" Chiede freddo e distaccato.
Si vede che non è Alex: il carattere, il modo di parlare e l'atteggiamento sono del tutto diversi. Con Alex mi sento bene, mentre con lui mi sento fuori posto e sgradita.
"Perché hai detto ad Alex che sono stata in prigione?" Chiedo mentre lui mi guarda dilatando di poco le pupille. Credeva che non l'avrei mai scoperto? "Stai cercando di allontanarmi da lui?" Continuo a chiedere non ricevendo alcuna sua risposta. "Perché lo fai?"
Lui scoppia a ridere.
"Non so di che parli."Mi ha preso per un'idiota?
"Alex mi ha detto che sei stato tu, quindi smettila di fingere e dimmi perché l'hai fatto. Perché gli hai mentito decendo che sono stata in prigione? ""Ti sbagli. Non sono stato io."
"La vuoi smettere?" Chiedo infastidita. Per quanto ancora intende mantenere il silenzio?
"Ti sto dicendo la verità. Non sono stato io a parlargli di prigione. Io gli ho solo detto che ti deve stare alla larga perché sei strana." Dice e per un attimo mi sembra sincero.
"Allora chi gli ha detto quella menzogna?"
"Hellen." Dice sorridendomi. "Abbiamo finito con l'interrogatorio? Avrei una lezione adesso."
"Mi devi ancora dire perché gli hai detto di starmi alla larga. Non credo che sia solo perché ti sembro strana."
Lo vedo contrarre la mascella.
"Sei sveglia per essere una stramba." Dice acido. "Non mi vai a genio perché stai allontanando mio fratello da me. Per colpa tua lui ed io non ci scambiamo più la vita. Hai rovinato il nostro gioco preferito. Spero che tu sia contenta. Si è anche rovinato il nostro rapporto da quando sei entrata nella nostra vita. " Mi spiega guardandomi schifato. "Ora capisco perché ti chiamano mostro, perché rovini le vite altrui.""Io non sono un mostro." Dico mentre le mani cominciano a tremarmi.
"Davvero? Non dice la stessa cosa Peter, sai?" Conclude per poi ridere.
Quella risata è piena di malvagità e quella frase mi ha distrutta.
Peter, il mio ex migliore amico, il primo che mi ha chiamata mostro solo per un paio di foto che gli avevo scattato, la rovina della mia vita, colui che ha detto a tutti che sono una ragazza da evitare.
Corro via e mentre fuggo vedo la figura di Alex, ma non mi fermo ne vado da lui.
Se quello che Harry ha detto è vero significa che per colpa mia Alex non si sta più divertendo, significa che il sorriso che ha sempre avuto sta morendo ed io non voglio che accada.
"Iris!" Il mio polso viene afferrato da delle morbide e calde mani, molto famigliari.
Le ho già strette: sono quelle di Alex.
Mi fa voltare verso di lui e quando lo vedo le lacrime cominciano a rigarmi il viso.
È proprio vero, il sorriso che aveva prima di conoscermi non c'è più.
"Va tutto bene? Perché correvi? Che è successo?" Mi chiede tenendo la stretta sul mio polso.
"Io ti sto rovinando..." Sussurro mentre lui mi guarda stranito.
"Ma che stai dicendo?" Dice per poi accennare ad una piccola risata, che mi calma.
C'è ancora. Il suo sorriso c'è ancora, allora Harry mi ha mentito.
"Nulla." Dico abbassando lo sguardo arrossendo di colpo.
Alex, accorgendosene, allontana subito la sua mano dal mio polso come se si fosse scottato.
"S-scusa." Dice timidamente per poi passare una mano tra i suoi capelli biondi."Alex, sai dove posso trovare Hellen?" Chiedo rialzando lo sguardo.
Lui ci pensa un po' su per poi alzare le spalle.
"Non saprei. So solo che non va in questa scuola. Prova a chiedere a Leo, lo trovi laggiù." Dice indicandomi un ragazzo appoggiato ad un muretto.Lo ringrazio per poi dirigermi verso la figura del ragazzo di nome Leo. Finalmente scoprirò dove si trova Hellen, dove si trova l'artefice della menzogna sulla prigione.
Spazio autrice:
Eccomi qua! Sono tornata!
Ormai è estate! Potrò tornare a scrivere più spesso! 😎
Come vi è sembrato questo capitolo?
Harry è sempre più uno stronzo?
Hellen lo sarà di più?
Fatemi sapere tutto nei commenti!
Anche questa storia come 'incompleti' è candidata ai watty2019, speriamo bene!
Siamo anche qui ad un numero molto altro di visualizzazioni: 6k!
Io mi stupisco sempre di più! Siete grandiosi❤️
Non vi trattengo oltre con le mie stupidaggini.
A presto lettori! ❤️
STAI LEGGENDO
Per noi due
RomanceI due gemelli - i mini John - sono cresciuti e, come ogni adolescente, hanno i loro problemi. Tra amici completamente pazzi e peggiori di quelli di Emily e John la vita, per i due gemelli, non sarà mai noiosa e monotona. Harry, capelli marroncino ch...