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"Ehilà.... Em.... Alex?"

Per un attimo smetto di respirare. Mi ha riconosciuto? No, è impossibile....
Avrà sparato a caso.

"... Harry." rispondo continuando a sorridere come un ebete. "Tu che ci fai qui?"

"Magari studio qui?" Dice come se fosse la cosa più ovvia del mondo.

Non posso davvero crederci. Davanti a me ho Leo, quel Leo. Lo guardo stupito. Ha i suoi soliti capelli neri e i suoi soliti occhi azzurri chiaro che ricordo molto bene, ma ora è molto più alto!

Ha tre anni in più di te che ti aspettavi?

"Wow, non mi aspettavo di vederti qui così... dal nulla. " confesso passandomi una mano tra i capelli. "Come hai fatto a ricordarti di me?" Chiedo facendolo scoppiare a ridere.

"Harry, abbiamo giocato per molto tempo da bambini, ti riconoscerei da lontano un miglio con questi capelli biondi che hai." ironizza scompigliandomi i capelli, cosa che mi infastidisce.

Ad interrompere la nostra conversazione è Niall, che come al suo solito si intromette.

"Guarda Paul! Un amico di Harry!" Dice mentre Paul si nasconde la faccia tra le mani. "Piacere, Niall." Dice stringendo la mano a Leo. "Lui è Paul, è un po' timido, ma lascialo stare. Noi siamo gli amici di Harry, lo conosciamo da una vita e tu chi sei?" Dice quasi infastidito dalla sua presenza.

"Io sono Leo, piacere. Il primo vero amico di Harry e Alex." Dice lui con lo stesso tono di sfida. Alzo gli occhi al cielo. Niall rimarrà sempre il solito Niall.

"Noi siamo i suoi veri amici!" ribatte Niall sciogliendo la loro stretta di mano.

"Sì, certo." Ribatte Leo con il suo solito tono di acidità. Ricordo che era così anche da bambino...

"Harry, dov'è Alex? Ho bisogno di parlargli. Anzi, di parlarvi."

"Dovrebbe essere in cortile." Dico guardandolo interrogativo mentre si allontana.

"Ci vediamo lì." Dice scomparendo dal mio campo visivo.

Deve parlarci? Di cosa? Ricompare dal nulla e deve già parlarci? Non lo capisco...
Spero non sia qualcosa di grave.

"Certo che tu Harry hai degli amici veramente strani." Dice Niall risedendosi a braccia conserte. Non gli sarà piaciuto per niente conoscere Leo.

"Si vede che ha degli amici strani, ci sei tu tra questi!" Ribatte Paul contro Niall il quale riprende a litigare con lui.

Non cambieranno mai.

"Io devo andare, ci vediamo dopo in classe."

"Vuoi davvero andare da quel Teo?"

"Leo." Lo correggo mentre un sorriso divertito spunta sulle mie labbra.

"Teo, Leo, come cavolo di chiama non fa differenza. Vuoi andarci davvero?" Chiede facendo calare il silenzio tra noi. Perché dice così? Cosa dovrebbe succedere?

"Certo che sì. Deve parlarmi. Perché, non dovrei andare?" Chiedo interrogativo e preoccupato.

"Io non ho detto nulla del genere. Era solo per metterti pressione." Dice scoppiando a ridere. "Vedessi la tua faccia! Eri tipo: 'oddio, morirò se andrò da Teo?'" continua a dire ridendo da solo.

Alzo gli occhi al cielo scoppiando a ridere contagiato dalla sua risata per poi allontanarmi.

Niall è veramente un cretino. Morirò prima o poi a causa dei suoi 'scherzi-prendi-infarto'.

Mentre cammino per il corridoio silenzioso un rumore blocca ogni mio movimento. C'è qualcuno qui...
No guarda. Ci sei solo tu in questa scuola.
Oddio, ma perché ho una coscienza?

Riprendo a camminare senza badare a quel rumore. Come ha detto la mia coscienza non ci sono solo io qui.

Per mia sfortuna, però, inizio a sentire passi leggeri di chi, a quanto pare, mi sta seguendo.

Mi volto di scatto venendo accecato da un flash che mi costringe a chiudere gli occhi. Mi lamento stropocciandomi gli occhi per poi riaprirli e ritrovarmi davanti la forma minuta di una ragazza. Ha i capelli lisci neri e gli occhi di un verde intenso. Un contrasto veramente incantevole.

La guardo per metà interrogativo e per metà arrabbiato. Non bastava Niall a farmi prendere infarti, ora c'è anche questa ragazza che mi pedina e mi scatta foto accecandomi.

"Ti dispiace non scattarmi foto?" Chiedo infastidito.
Non risponde. È anche muta?
"Cancella quella foto."
Silenzio. Scuote solo la testa.
"Puoi parlare, non mangio mica." Dico alzando gli occhi al cielo.
È un brutto vizio il tuo quello di alzare gli occhi.
Colpa di mia madre.
"Eliminala." Ordino ancora. Lei scuote nuovamente la testa costringendomi a strapparle la macchinetta fotografica dalle mani.

Tenta di riprenderla, ma dato che è più bassa di me non ci riesce.

Apro la galleria ed elimino la mia foto scoprendo successivamente che ne ha altre decine, centinaia, migliaia! Che cosa fa? Mi stalkera?

La guardo tra lo spaventato e il confuso.

Prendo un respiro profondo.

"Che cosa significano queste?" Chiedo indicando la macchinetta mentre lei arrossisce abbassando lo sguardo. Sbuffo.
"Puoi dire una mezza parola per piacere?" Chiedo scocciato.

"Alex..."

"Cos-"

In uno lampo afferra la sua macchinetta e scappa via andando non so dove.

Rimango immobile per qualche attimo. Che cosa cavolo è successo? Ho conosciuto la mia stalker? Un attimo... Ho una stalker?! E come... Come cavolo fa a sapere che sono Alex...?

Me ne vado. Esco in cortile dove finalmente incontro Leo e mio fratello.

"Finalmente Harry!" Dice Leo quasi infastidito dal mio ritardo.

"Scusate.... h-ho avuto un imprevisto." balbetto ancora sconvolto da ciò che è appena successo.

"Tutto bene fratello? Sei pallido..."

Annuisco freneticamente.
"Non ti preoccupare, sarà lo spavento che mi ha fatto prendere Niall..." mento. Per la prima volta mento a mio fratello.

"Sapevo che quel Niall era un poco di buono..." Dice Leo incrociando le braccia. "Comunque, ciò di cui volevo parlarvi riguarda la vostra famiglia." Alza gli occhi al cielo. "Mia madre mi ha chiesto di invitarvi a venire a casa nostra per passare qualche settimana in montagna, ovviamente a Natale, e mi ha obbligato a cercarvi per darvi la notizia."

Annuiamo sorridendo.
"Per noi va bene! Chiederemo ai nostri genitori più tardi." Diciamo sincronizzati ricevendo un'occhiataccia di disapprovazione da parte di Leo.

"Ve l'ho detto quando avevo sette anni e ve lo dico anche ora: non parlate sincronizzati, mi spaventate." Dice facendoci scoppiare a ridere.

Leo è così simile a nostra madre...
Ricordo che le piaceva molto Leo, mentre per mio padre era il contrario.
Chissà come reagiranno alla notizia...

Per noi dueDove le storie prendono vita. Scoprilo ora