Siamo già partiti. È sempre triste lasciare casa mia... Ma che dico. Mi sento ancora male per Iris.
Appoggio la testa contro il finestrino mentre dalle cuffie ascolto le mie canzoni preferite.
Chiudo gli occhi e ogni volta che lo faccio rivedo Iris in lacrime per colpa mia. Mi piacerebbe cambiare quella visione e vederla ridere, ma non ce la faccio.
"Coraggio Alex! Ci divertiremo!" Mi dice Harry togliendomi le cuffie. Sospiro e mi rimetto di nuovo le cuffie.
"Lo spero..." Sussurro.
*****
"Finalmente siete qui!" Dice Cassandra, l'amica di nostra madre, abbracciando tutti, tranne me, che mi ritiro direttamente nella mia camera della casetta che abbiamo affittato tutti assieme.
Mi affaccio alla finestra ed osservo, sospirando, la neve cadere morbida sul suolo.
"Non ti ricordavo così musone Harry."
Mi volto di scatto sentendo una voce femminile.
"Questa è camera mia." Dico allontanandomi dalla finestra con l'intenzione di scoprire chi ha parlato.
"Lo so. Ero passata a trovarti. Ti ricordi di me?" Chiede la stessa voce e finalmente la vedo: la sorella di Leo. "Sono io, Iris Hellen Drake, ma puoi chiamarmi come sempre Hellen."
Nel sentire il nome di Iris venir pronunciato divento ancora più cupo.
"Scusa Hellen, ma voglio rimenere solo."
"Perché Harry?"
"Sono Alex per l'amor del cielo!" Urlo spingendola fuori dalla camera che successivamente chiudo a chiave.
Odio chi mi confonde.
*****
Harry sta bussando alla mia porta da almeno trenta minuti perché vuole a tutti i costi farmi uscire a sciare e la cosa devo ammettere che è abbastanza fastidioso.
"Dai Alex! Non puoi rimanere lì dentro per sempre!"
"Harry, non ho voglia di sciare."
"Andiamo Alex! Solo una discesa!"
Sbuffo arrendendomi all'idea di restare da solo in questa camera. Mi preparo, apro la porta ed esco assieme a tutti quanti. La prima cosa che noto è che Hellen mi fissa incessantemente e questa cosa mi dà fastidio. Mi sento analizzato da occhi che non hanno il permesso di farlo.
Fingo che la cosa non mi dia fastidio e, assieme agli altri, affitto un paio di scii.
"Andiamo!" Grida Leo spingendoci e per la prima volta sorrido scacciando via i miei brutti pensieri.
Coraggio Alex, devi divertirti e non pensare ad Iris.
"Quanto volete scommettere che mia sorella cadrà a terra?"
"Ti ho sentito!" Esordisce lei sorridendo sicura di sé. "Guarda che non sono più la bambina di un anno che conoscevi fratellone." Dice dandosi una piccola spinta per scendere dalla montagna con gli scii. Leo rimane a dir poco sbalordito nel vedere la sorella sciare alla perfezione e decide di raggiungerla.
Io ed Harry ci guardiamo un attimo negli occhi, per poi cominciare a sciare.
L'adrenalina che provo non si può spiegare. Ho freddo, certo, ma mi sto divertendo come non mai. Meno male che non sono rimasto in camera mia.
Non appena siamo a valle alziamo lo sguardo per osservare i nostri genitori e vediamo subito nostra madre che tenta di scappare, ma che, a causa di una spinta di nostro padre, comincia a scivolare giù dalla montagna urlando come una matta.
Io e mio fratello ridiamo a quella scena e probabilmente anche mio padre lo starà facendo. Mia madre è un caso alieno e la adoro proprio per questo motivo.
"Ci facciamo un'altra discesa?" Mi chiede Harry ed io annuisco risalendo con la funivia la montagna per poi ributtarmi. Non credevo di saper sciare, ma devo dire che me la cavo molto bene, meglio di mia madre che si è già arresa e sta bevendo una cioccolata calda che gli ha offerto mio padre per farsi perdonare per la spinta che le ha dato.
Non appena risaliamo la montagna per l'ultima volta ci prendiamo anche noi la nostra cioccolata, riconsegnamo gli scii e torniamo a casa.
Ceniamo, dopodiché tutti vanno a dormire tranne io che esco fuori. Osservo la montagna illuminata. È uno spettacolo bellissimo.
Mi siedo sui pochi gradini che ci sono all'esterno ed osservo il cielo stellato. Forse è per questo che adoro la montagna: ci sono la neve e le stelle, che si vedono benissimo.
Proprio quando penso di essere da solo sento una macchina fotografica scattare delle foto. Mi guardo attorno e noto che vicino alla nostra casa c'è un piccolo albergo. Come ho fatto a non vederlo prima?
All'uscio della porta dell'albergo vedo una ragazza intenta a fotografare il cielo. Sorrido. Iris forse avrebbe fatto lo stesso...
"Ma perché penso sempre a lei..?" Mi chiedo da solo abbassando lo sguardo. Comincio a tirarmi i capelli sbuffando e noto immediatamente che la ragazza, che prima stava facendo delle foto, ora ha smesso. Magari se n'è andata...
Mi volto a controllare se effettivamente la mia ipotesi è giusta e mi sorprendo nel vedere quella ragazza in piedi a guardarmi. Sarà il buio, o la troppa luce della Luna, ma non riesco proprio a riconoscerla.
"Alex?"
Mi alzo in piedi di scatto sentendo il mio nome mentre quella ragazza si dirige lentamente verso di me e, non appena siamo faccia a faccia, non posso fare a meno che rimanere stupito.
"Iris..."
Lei non risponde, ma mi acceca, come al solito, con la sua macchinetta fotografica facendomi, non so perché, ridere e l'abbraccio.
"Sei ancora arrabbiata con me?" Chiedo sottovoce staccandomi di scatto, accorgendomi di star esagerando.
Lei scuote la testa.
"Non sono mai stata arrabbiata." Dice. "Ho riflettuto molto in questi giorni e mi sono accorta di essermi espressa con le parole sbagliate. Volevo dirti che mi hai spaventata, ma volevo anche ringraziarti. Sei l'unico che mi ha difesa e in un certo senso protetta, quindi grazie Alex." Dice sorridendo, facendo comparire sul mio viso il più sincero dei sorrisi che io possa fare.La vedo tremare e in quel momento noto che indossa solo un maglione e un paio jeans. Mi tolgo immediatamente la giacca rimanendo a maniche corte e gliela metto sulle spalle. Lei mi ringrazia e, successivamente, ci sediamo sulle scale per guardare assieme le stelle e la luna che brillano più che mai.
Non so perché, ma non faccio altro che sorridere. Mi sembra anche di non sentire freddo e quando mi volto a guardare Iris noto che si è addormentata. Decido, quindi, di portarla dentro, per non farla ammalare. La poggio sul mio letto, le rimbocco le coperte, per poi uscire di nuovo all'esterno ad osservare ancora il cielo notturno.
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Per noi due
Любовные романыI due gemelli - i mini John - sono cresciuti e, come ogni adolescente, hanno i loro problemi. Tra amici completamente pazzi e peggiori di quelli di Emily e John la vita, per i due gemelli, non sarà mai noiosa e monotona. Harry, capelli marroncino ch...