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"Cosa?!" Esclamo scioccato dalla punizione che hanno deciso mia madre e mio fratello.

"Hai capito bene Alex." Dice mia madre impassibile. "Niente paga di Natale per te e dovrai svolgere le faccende di casa per una settimana."

E io che pensavo di potermi divertire a sperperare i miei soldi a natale...

"Tutto questo solo perché ti ho attaccato una stupida telefonata in faccia?" Chiedo incredulo.

"Alex, tu non sai cosa prova una madre nel momento in cui il proprio figlio attacca senza dare spiegazioni." Dice seria. "Quando diventerai padre, forse comprenderai perché abbiamo fatto un patto e perché ora faccio questo."

Mi ritiro in camera mia a testa bassa e mi butto sul letto a peso morto cacciando un piccolo sbuffo.

La peggior giornata della mia vita.

*****

È veramente una noia quest'ultima settimana di scuola. Io e Harry non ci siamo più scambiati di vita e quindi non ho potuto parlare con Niall o Paul per molti giorni. Non fraintendetemi, ho molti amici nella mia classe, solo che nessuno è come loro, o meglio, come Niall.

Quel biondo pazzo che mi fa prendere note mi manca un po', ma in fondo non è un mio amico, ma di Harry.

Chiedo alla prof di andare al bagno e non appena mi da il permesso mi fiondo fuori dalla porta. Mi ci voleva una piccola pausa.

Il caso vuole proprio che io incontri mio fratello e la frase che mi dice mi fa spuntare un sorriso spontaneo sul viso.

"Ti prego, scambiamoci."

Acconsento andando verso la sua classe e non appena entro dentro l'aula vado immediatamente a sedermi al mio posto mentre Niall mi sussurra di suggerirgli, ed intuisco quindi che è sotto interrogazione. Rido. Chissà perché interrogano sempre lui.

*****

"Niall questa è la decima volta che ti aiuto da quando è iniziata la scuola." Dico mentre lui mi batte il pugno in segno di riconoscenza.

"È per questo che sei mio amico Harry." Mi dice facendomi l'occhiolino mentre io roteo gli occhi sorridendo.

Le lezioni continuano ed io vengo come al solito assalito dai miei pensieri.

Io per Niall e Paul sono sempre Harry, loro non sanno che in realtà io sono Alex, e forse mai lo sapranno. Io e Harry abbiamo fatto un patto (uno dei tanti) il quale dice che non dobbiamo rivelare a nessuno questo nostro segreto, neanche ai nostri genitori, che infatti non sanno nulla, eppure... A volte mi piacerebbe dire tutto a Niall e Paul, a mia madre e a John, ma non posso.

Purtroppo nessuno sa questa cosa e ciò mi fa sentire un po' solo in un certo senso. Io fingo di essere Harry, ma in realtà mi comporto come farei di solito.

Mi sento come se indossassi costantemente una grande maschera a forma di Harry davanti al viso e ciò a volte è fantastico, mentre altre volte mi porta a dubitare della mia identità.

Non c'è nessuno che ci distingue, neanche i nostri genitori, gli unici a farlo siamo noi.

Sospiro a questo pensiero. Sono solo con mio fratello, e ciò mi sta bene, non fraintendetemi, ma... Odio essere scambiato per qualcun altro.

"Odi chi ti confonde..."

Spalanco gli occhi ricordandomi le parole che mi ha detto Iris qualche giorno fa. Lei è stata la prima persona a distinguerci... Ciò vuol forse dire che anche gli altri possono farlo?

"Hey, Harry? Scolla quelle chiappe dalla sedia e muoviti, abbiamo dei posti della mensa da prenotare!" Dice Niall scacciando via tutti i miei pensieri.

Sorrido alzandomi, per poi correre fuori dalla classe ed entrare in mensa per primo assieme a Niall e Paul.

Prendiamo il nostro pranzo e ci sediamo in uno dei tanti tavoli liberi per poi cominciare una delle nostre tante conversazione.

"Sei strano Harry." Dice Niall con la bocca piena facendomi paralizzare. Sta capendo che non sono Harry? No... È... Impossibile. "Da quando sei tornato dal bagno ti sei immerso nei tuoi pensieri, che ti succede? Sai che ai tuoi amici puoi dire tutto, non è vero Paul?"

"Concordo con Niall, che dovrebbe imparare a parlare senza il cibo in bocca." Lo rimprovera lui fingendosi disgustato.

"Come vuoi mamma." Dice Niall pulendosi la bocca con un tovagliolo.

"Non ho niente ragazzi, stavo solo pensano." Dico dicendo la verità, ma senza specificare troppo.

"A cosa in particolare? Se hai dei dubbi guarda che ti possiamo aiutare! A questo servono gli amici." Dice Niall con il suo solito sorriso amichevole. "E, non per vantarmi, ma so essere molto saggio e dare ottimi consigli." Continua facendoci ridere. "Ragazzi, non era una battuta..."

"Niall, tu sei tutto tranne che saggio e i tuoi consigli sono pessimi. Harry, se vuoi un consiglio puoi contare su di me." Dice Paul ricevendo una spallata da parte di Niall che si finge, poi, offeso.

"Avete ferito i miei sentimenti. Non vi perdonerò mai."

Io e Paul gli porgiamo il nostro budino al cioccolato e lui, sorridendo come un bambino, li prende e comincia a mangiarli soddisfatto.

"Vi perdono." Dice a bocca piena come al solito. Non imparerà mai.

"Ingordo." Commenta Paul.

"Io non ho chiesto i vostri budini, siete stati voi a darmeli, quindi non ti lamentare con me." Dice Niall e in effetti ha ragione, il che è strano. Per la prima volta in tutta la sua vita Niall ha ragione, c'è qualcosa che non va.

"Sei comunque un ingordo."

"Sei solo invidioso Paul." Dice mentre Paul lo scimmiotta alzando gli occhi al cielo.

"Prima o poi ti ucciderò."

"Non puoi Paul, mi vuoi troppo bene."

Rido a quella scena mentre continuo a mangiare spensierato e finalmente senza pensieri. Loro due sanno come farmi sentire bene. Dovrei, quindi, considerarli come miei amici o come gli amici di Harry? Non ne ho idea, mi sto confondendo fin troppo...

Per noi dueDove le storie prendono vita. Scoprilo ora