Mi sveglio e mi ritrovo davanti Iris. Pensavo di averla sognata, ma invece era reale. Ieri sera abbiamo fatto pace...
Tossisco mentre inspiegabilmente mi ritrovo a sentire freddo.
"Hai la febbre." Mi informa in tono dispiaciuto. Non penserà mica che è colpa sua? "Sei rimasto fuori tutta la notte?" Mi chiede curiosa.
Annuisco per poi starnutire.
"Non ti preoccupare, sto bene." Dico chiudendo gli occhi e cominciando a tremare sotto le coperte."Ti preparo una cioccolata, tu riposati." Mi dice alzandosi.
La ascolto e mi addormento. La sua voce mi risuona in mente e la cosa al posto di rilassarmi mi agita.
Mi tappo le orecchie, ma la sua voce non se ne va. Odio questa sensazione... Sembra che stia svanendo o che mi stia perseguitano, proprio non riesco a capirlo...
Qualcuno la faccia smettere.*****
Non appena apro gli occhi trovo Iris seduta su una sedia davanti al mio letto. La guardo ad occhi socchiusi mentre lei mi osserva senza accorgersi che sono ormai sveglio. Sospira. Chissà a che sta pensando...
"Perché l'hai fatto Alex?" Mi chiede.
Chiudo gli occhi riflettendoci.
"Non lo so." Rispondo, e so per certo che è soprassaltata. "La luna era così bella ieri sera... per non parlare delle stelle che la accompagnavano." Confesso sorridendo. Mi alzo dal letto mentre lei mi porge una cioccolata calda che bevo lentamente. "Come mai sei rimasta qui?" Chiedo.Lei abbassa lo sguardo e comincia a torturarsi le mani.
"Volevo aiutarti. In fondo credo sia colpa mia se sei rimasto fuori a dormire mentre io ero sul tuo letto.""Non dire stupidaggini." Contrabatto. "Ho deciso io di rimanere fuori, tu non hai colpe." Continuo a dire sorridendole. "Sono stato un idiota, tutto qui." Dico facendole spuntare un piccolo sorriso. "E non è neanche la cosa più stupida che ho fatto."
"Hai fatto di peggio?"
"Non è ovvio?" Chiedo sorridendo. "Ho cominciato ad essere odioso con mia madre da quando avevo il pannolino, quindi non mi sono mai stupito di tutti i casini che ho combinato. Mi hanno raccontato che quando mi sono spuntati i primi denti ho cominciato a mordere mia madre." Dico facendola ridere." Poi all'età di sette anni le ho tagliato ogni vestito con un solo paio di forbici per bambini. È incredibile come quelle cose non taglino niente tranne gli indumenti."
Continuo a raccontarle le catastrofi che ho combinato a mia madre, a mio padre e a scuola e solo il ricordo di questi casini mi fa sorridere. Certo che ne è passato di tempo...
"E tu invece? Non hai mai fatto nulla di male?" Le chiedo.
"In effetti... Diciamo che ho dato parecchio filo da torcere mia sorella."
"Cioè?" Chiedo curioso.
"Quando eravamo bambine lei mi stuzzicava spesso. Diceva che la sua treccia era più lunga della mia, che lei era più bella e mille altre cose, così un giorno, mentre mi mostrava la sua folta chioma nel bagno, ho preso il rasoio di mio padre e glieli ho tagliati... " Dice. Per un momento rimango in selenzio, ma poi scoppio a ridere immaginandomi la scena.
"Dev'essere stato traumatico per tua sorella."
"Si, non è uscita di casa per quasi un mese." Dice ridendo anche lei.
È bello parlare con lei. Con Iris è tutto così strano... ma bello.
"Alex, volevo-" In quel momento entra nella stanza Hellen.
"Che vuoi Hellen?" Chiedo diventando serio.
"Oh, c'è ancora lei..." Dice guardando con disgusto Iris.
"Se hai qualche problema puoi anche andartene." Dico schietto mettendomi a sedere sul letto per guardarla dritto negli occhi. "Non vedi che ci hai disturbati?" Chiedo.
"Come vuoi." Dice per più fare dietrofront e andarse.
"Come mai l'hai trattata in quel modo?" Mi chiede Iris.
"Non sopporto le persone che ti guardano male." Dico stringendo un pugno. "Mi manda in bestia sapere che si credono meglio di te." Concludo stendendomi nuovamente sul letto. Chiudo gli occhi e tento di mandare via l'irritazione che sto provando ora.
"Mi sorprende il fatto che ad Alex gli interessi cosa pensa la gente di me." Dice facendomi aprire di scatto gli occhi mentre il volto mi avvampa. La guardo e noto che anche lei è arrossita. "S-scusa. Non volevo..."
Mi copro la testa con coperta per non farle vedere il mio viso. Che cavolo mi prende? Perché lei parla di me in terza persona?
"Se non ti dispiace ora devo proprio andare, i miei genitori saranno in pensiero."
Detto questo la sento alzarsi, raccogliere le sue cose e andarsene.
Non so perché, ma è come se avessi appena perso qualcosa. Come se non bastasse rientra dentro la mia stanza Hellen.
"Alex, dobbiamo parlare. Togliti quella coperta dalla testa."
"Parla, io ti ascolto." Dico.
"Riguarda quella ragazza."
Mi tolgo le coperte di dosso e mi alzo di scatto andando verso di lei.
"Se hai intenzione di dirmi che è una poco di buono o che è strana, la porta è da quella parte." Dico guardandola serio mentre lei soprassalta."Me ne ha parlato Leo." Dice lei. "Alex, quella ti sta facendo il lavaggio del cervello! Puoi stare con persone migliori come..."
"Persone come te?" Chiedo mentre lei abbassa lo sguardo. Scuoto la testa. "Senti Hellen, se io passo il tempo con lei non è affar tuo o di Leo, né di nessun altro!"
"Ma perché non vuoi capire?! Che cos'avrebbe di tanto speciale lei?!" Mi chiede quasi isterica. "Perché stai con lei e non con me? Cos'ha lei più di me?"
Ma che vuole da me?
"Perché con lei mi diverto, ok?" Rispondo affacciandomi alla finestra per vederla tornare all'albergo di fianco. Sorrido anche se lei non può vedermi. "E perché lei è... speciale."
"Pazza vorrai dire."
Mi volto verso Hellen furioso. La prendo sulle spalle per poi buttarla di peso fuori dalla mia camera facendola cadere con il sedere a terra.
"Non rivolgermi più la parola." Rispondo freddo per poi chiudere a chiave la porta.
"Perché mi fai questo Alex!?" Chiede singhiozzando e battendo le mani contro la mia porta.
"Con persone come te non voglio averci nulla a che fare." Rispondo tornando sul mio letto mentre lei continua ad urlarmi di aprire.
Stupidi pregiudizi. Perché continuano a parlare male di Iris? E che cavolo voleva Hellen da me? Non riesco proprio a capire...
Spazio autrice:
Spero vi sia piaciuto questo capitolo. Volevo ringraziarvi, siamo a 1000 visualizzazioni! Mi state dimostrando che vi piace almeno un po' questa storia, e sono davvero felice di questo. ♥️
Fatemi sapere tutto ciò che pensate nei commenti.
Vi aspetto al prossimo capitolo. A presto!
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Per noi due
RomanceI due gemelli - i mini John - sono cresciuti e, come ogni adolescente, hanno i loro problemi. Tra amici completamente pazzi e peggiori di quelli di Emily e John la vita, per i due gemelli, non sarà mai noiosa e monotona. Harry, capelli marroncino ch...