Iris' pov
Camminiamo per la città nel silenzio più assoluto e poco dopo ci dirigiamo verso un parco abbandonato.
Ci sediamo sulle panchine e assieme ci voltiamo l'uno verso l'altra.
«Ecco io-» Diciamo sincronizzati.
Arrossisco per poi voltare lo sguardo, cosa che fa anche lui.
«Vai pure tu.» Dico io abbassando lo sguardo sulle mie scarpe consumate.
«Per prima cosa volevo dirti che non sto con Hellen.»
Mi volto verso di lui, spalancando gli occhi, cercando di capire dal suo sguardo se mi sta mentendo oppure no. È sincero e io non posso fare a meno di sorridere.
«Non so perché ti abbia detto quelle cose, anzi in realtà lo so... Mi ha detto che è innamorata di me, ma io l'ho rifiutata. Per me è solo una sorella minore dato che ci conosciamo da una vita.» Mi dice e poco dopo mi prende una mano e con il pollice comincia ad accarezzarla.
Guardo quel gesto arrossendo mentre lui prende un respiro profondo abbassando lo sguardo e poi torna a guardarmi.
«L'altra cosa che ti volevo dire è...»
Il cuore comincia a battermi e non so se è perché le nostre mani sono a contatto o perché sono in ansia per quello che ha da dirmi, ma so che sono già felicissima nel sapere che non sta con Hellen.
Alex's pov
Non pensavo fosse così imbarazzante. Mi sento come se stessi per deluderà e all'improvviso, mentre prendo la sua mano, le paranoie cominciano ad infestare la mia mente.
E se a lei non piacessi? Se venissi rifiutato? Se Hellen si stesse sbagliando dicendo che a lei io piaccio? E se sbagliassi tutto nel confessarmi? E se non è il modo adatto per confessarsi?
Poi, però, abbasso lo sguardo e prendo un respiro profondo. Non saprò mai se questa è la giusta maniera per esprimerle ciò che provo, non saprò mai se a lei piaccio oppure no, non saprò mai queste cose se non mi confesso.
«L'altra cosa che ti volevo dire è...» Comincio a dire per poi bloccarmi.
Perché la mia voce non esce? Perché è così difficile?
Alzo lo sguardo e la guardo. Vedo i suoi bellissimi occhi verdi e lentamente mi avvicino al suo viso fino a far unire le nostre labbra.
Una scarica percorre tutto il mio corpo facendo alzare l'altra mia mano che si posizione sul suo viso, sul suo morbido viso.
Per la prima volta ho baciato una ragazza, sì, proprio così. Potrebbe sembrare strano dato che mio padre era il playboy di turno che andava anche a letto con le ragazze, ma è così. È la prima volta che mi piace davvero una ragazza e per quanto strana lei sia, io voglio averla al mio fianco.
Quando mi allontano da lei, la vedo arrossire e inconsciamente arrossisco anche io. Per essere stato il mio primo bacio è stato anche piuttosto lungo.
«Stai con me.» Le sussurro mentre lei sorride e annuisce per poi gettarmi le braccia al collo ed abbracciarmi. «Io voglio che tu stia al mio fianco per sempre.» Comincio a dirle. «Se devo essere poetico nel dirlo lo sarò: voglio sentire ogni tua risata partire per qualcosa che ho detto io e non voglio più sentirti piangere... Mi ha detto tua madre che stavi male per un ragazzo sia ora che in passato e non voglio che accada più.» Le dico passando una mano sulla sua schiena.«Non sarò più l'idiota che ti fa soffrire, te lo prometto... perché io Iris... Io ti amo. E non sai neanche quanto.»
L'ho capito tardi e forse non glielo sto dicendo neanche alla giusta maniera, ma la amo. Che sia quella sua aria misteriosa, che sia perché è la mia prima stalker, che sia perché ho visto tutte le sue sfumature di emozioni, che sia perché mi ha rapito con un solo sorriso accompagnato dai suoi occhi verdi... non lo so.
So solo che l'amo per quello che è. So solo che mi piace per la sua personalità forte. Ha affrontato Leo ed Hellen ancora prima che io li affrontarsi e questo dimostra che è più forte di me. Ho molto da imparare da lei.
«Anche io Alex... Dal primo sorriso che hai fatto ho capito che mi piacevi da impazzire.» Mi dice passando una mano tra i miei capelli provocando in me un piacere e una sensazione che mai avevo sentito prima d'ora. «So che probabilmente l'amore prima vista è quasi impossibile, ma a me è successo... Ti ho visto e il cuore ha cominciato a battere.»
Le lascio vari baci sulla guancia e la sento ridere man mano che i baci aumentano. Non posso fare altro che sorridere nel sentirla. Le voglio dimostrare tutto il mio affetto e se le parole non bastano, allora, tanto vale provare i fatti.
«Non pensavo che sarebbe andata così...» Mi dice. «Insomma, io, il mostro della scuola...»
«Non sei un mostro.» Dico intromettendomi nel suo discorso.
«Lasciami parlare almeno.» Mi riprende ridendo. «Dicevo che non pensavo che io potessi finire per stare con te, in una panchina di un parco abbandonato, e venire tempestata di baci...» Continua mentre io mi allontano per guardarla negli occhi.
«Troppo?» Chiedo preoccupato.
«Troppo bello.» Mi dice dandomi un bacio a stampo sulle labbra. «E ora che si fa?» Mi chiede intrecciando anche l'altra sua mano con la mia.
«Non lo so... Vuoi fuggire con me in un altro continente per vivere la nostra storia d'amore?» Le chiedo facendola ridere. «Pago io i biglietti per le Hawaii.» Dico mentre lei continua a sorridermi riempendo il mio cuore di gioia.
«Davvero lo faresti per me?» Mi chiede.
La prendo in braccio, mentre lei caccia un urlo e poco dopo la porto fuori dal parco con destinazione casa mia.
«Alex, tu sei un pazzo!» Mi dice aggrappandosi al mio collo per reggersi e non cadere.
«Da che pulpito viene la predica!» Ribatto facendo ridere entrambi.
«Non puoi prenotare davvero per le Hawaii. Dai, mettimi giù.» Mi dice tra le risate e così faccio. «Ci vediamo domani se vuoi. Andiamo al cinema?»
«Troppo scontato. Noi siamo speciali: andiamo all'acquario.» Dico mentre lei annuisce.
«Allora ci vediamo domani.» Si volta, ma io la fermo subito circondano le braccia attorno alla sua vita.
«Non dimentichi qualcosa?» Le chiedo e lei ridendo mi da un bacio sulla guancia.
«Per oggi ci salutiamo così. Lascia i baci anche per domani.» Mi dice e io annuendo la lascio andare, contento comunque del risultato.
Ce l'ho fatta. Mi sono confessato e ora sto con Iris.
«Ti accompagno!» Grido facendola voltare verso di me per poi raggiungerla. «Insomma, quale ragazzo lascia da sola la propria ragazza?» Chiedo posizionando un braccio sopra le sue spalle mentre lei sorride.
Ci avviamo verso casa sua. Questo giorno è veramente stupendo.
STAI LEGGENDO
Per noi due
RomanceI due gemelli - i mini John - sono cresciuti e, come ogni adolescente, hanno i loro problemi. Tra amici completamente pazzi e peggiori di quelli di Emily e John la vita, per i due gemelli, non sarà mai noiosa e monotona. Harry, capelli marroncino ch...