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Jimin e Jungkook stavano camminando lungo i corridoi per raggiungere la mensa.

"Perché ci hai messo tanto ad arrivare a matematica?" Gli chiese mentre si sedevano a un tavolo.

"Mi ha trattenuto Mr Kim," rispose e un sorrisetto malizioso nacque sulle sue labbra.

"Uhh!"

"Ti blocco sul nascere!" Ridacchiò, "mi ha solo chiesto di non distrarmi durante le sue lezioni," sorrise facendo spuntare una smorfia delusa sul viso del biondo.

"Speravo in qualcosa d'interessante."

"Meglio che non sia successo nulla. Mi sarei sotterrato per l'imbarazzo," rispose portando lo sguardo verso il tavolo dei professori.

Notò Mr Kim intento a mangiare il suo pranzo e fingere di seguire le conversazioni dei suoi colleghi.

A un tratto alzò lo sguardo e lo notò. Gli sorrise e arrossendo riportò lo sguardo verso il piatto difronte a sé.

"Se provi a dirmi che non ti interessa ti strozzo!" Lo minacciò scherzosamente.

"Smettila hyung, non lo conosco nemmeno! E so per certo che non potrebbe mai interessarsi di un ragazzino di diciotto anni," sbuffò riprendendo a mangiare.

"Mai dire mai."

"Per non parlare del mio aspetto fisi-"

Venne bloccato dallo sguardo torvo dall'amico.

"Giuro che ora ti picchio! Smettila di sminuirti in questo modo Kook. Sei bellissimo così come sei e non intendo solo esternamente ma soprattutto interiormente. Sei intelligente, sei altruista, dolce, solare, amorevole e sei sempre pronto ad ascoltare gli altri. Se non lo capirà vorrà dire che non è quello giusto ma se lo farà sarà un ragazzo davvero fortunato. E per la cronaca: se non fossi perso per lo hyung ti avrei già chiesto di uscire!"

Il minore sorrise arrossendo. Non era solito ricevere tutti quei complimenti ma come sempre il suo migliore amico sapeva come farlo sentire meglio.

"Grazie hyung," lo abbracciò.

Rimasero in quella posizione per qualche minuto e poi si staccarono per poter riprendere il pranzo.

A campanella suonata tornarono in classe e seguirono le lezioni restanti.

[...]


Finite le lezioni si diressero a casa di Jungkook. Avevano deciso di fare uno dei loro pomeriggi nerd studiando e giocando alla play.

Entrarono in casa mettendo le cose all'ingresso e si diressero in cucina per farsi qualcosa da mangiare.

"Kimchi?" Sorrise speranzoso il biondo.

"E Kimchi sia!" Sorrise e l'altro iniziò a saltellare per la cucina.

Sembrava un bambino che avrebbe ricevuto il gioco tanto desiderato. Dopotutto era il suo piatto preferito e cucinato dal minore era una vera e propria leccornia.

Quando fu tutto pronto si sedettero a mangiare, discutendo su quale gioco fare e su quale penitenza avrebbe scontato il perdente.

"Devo dirti una cosa Kook..." cambiò discorso.

"Dimmi tutto hyung," sorrise.

"Hai presente Yoongi? Il professore di storia della musica," le sue guance iniziarono a colorarsi di una leggera sfumatura di rosa.

"Intendi il professore per cui hai una cotta dalla prima, che stalkeri e importuni da allora?" Rise ottenendo un pugno giocoso sul braccio.

"Yah! Non è stalkerare. È ricavare informazioni!" Sorrise fiero "comunque sì, lui."

"Sono tutto orecchi."

"Diciamo che è servito fare quel che ho fatto per farmi notare," continuò incuriosendo sempre di più il minore.

"Uhh~ avanti parla. Voglio sapere tutto!" Batté le mani facendo ridere Jimin. Sembrava una ragazzina pronta a sclerare per l'amica.

"Nulla di ché. Mi ha solo chiesto di uscire questo sabato."

"E sei così calmo?" Alzò un sopracciglio.

"Sì... no, okay. Vorrei urlare ma sembrerei una ragazzina," entrambi risero mentre Jimin iniziava a elogiare Mr. Min come suo solito.

Passarono il resto della giornata tra studio, partite infinite alla play e diversi commenti sui due bei professori.

Si addormentarono con gli stessi vestiti e i joystick stretti tra le mani.

ᴍʏ ᴛᴇᴀᴄʜᴇʀ {Vkook}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora