Jungkook continuò a fare gli esercizi che Kim assegnava man mano che ne completavano uno.
Ogni volta sentiva il suo sguardo posarsi continuamente sulla sua figura, facendolo arrossire e sentire tremendamente in imbarazzo.
"Ok classe. Ora fate dei piegamenti in avanti e allungatevi per bene!"
Sentiva molto caldo. La maglietta bianca aderiva al suo petto, imperlato di sudore, rendendola trasparente e i capelli gocciolavano, così come la fronte.
Vedeva il resto della classe fare l'esercizio appena spiegato. Tutti si abbassavano, cercando di arrivare a toccare le punte dei propri piedi in modo tale da allungare a pieno tutti i muscoli.
Kim stava girando per la palestra aiutando le ragazze, che in quel momento sembravano avere un lapsus momentaneo e non sapevano più come piegarsi a novanta.
Come se non fossero abituate a essere in quella posizione.
Pensò fissando costantemente quel punto del campo. Sentiva uno strano fastidio propagarsi dentro di sé, non sapeva a cosa fosse dovuto, sapeva solo che cresceva ogni volta che una di quelle poco di buono si avvicina al suo uomo.
Aspetta- COSA?
Ho appena definito Kim il mio uomo?
Ma se non lo conosco nemmeno.Scosse la testa e solo pochi minuti dopo notò che il moro non fosse più in quella posizione.
Voltò lo sguardo a destra e a sinistra, notando solo gli studenti intenti a svolgere l'esercizio.
"Mi sta cercando Jeon?" Un fiato caldo si schiantò contro il suo orecchio facendolo rabbrividire e sussultare per lo spavento.
Ecco dove era finito sto stronzo.
"N-no. Non la stavo cercando" balbettò in risposta.
Un ghigno si fece spazio sul viso del professore mentre si avvicinava di più allo studente, facendolo indietreggiare e finire nella parte nascosta del campo. Lontani da occhi indiscreti.
Il corpo tonico del moro era premuto sopra quello del minore che in quel momento era sudato e appiccicoso.
Avvicinò il viso al suo "sai Jeon, trovo che questa maglia sia un po' troppo provocante. Insomma, è praticamente trasparente e mette in mostra troppa pelle," sussurrò lasciando poi piccoli baci sotto l'orecchio, risalendo verso il lobo che mordicchiò.
"C-cosa? È una norm-ah~" i baci si erano spostati sul suo collo, provocandogli un leggero solletico che gli fece scappare un delicato gemito.
Involontariamente spostò la testa di lato, lasciandogli maggiore accesso.
Pochi secondi e quei baci si trasformarono in morsi che andavano a decorare la sua pelle.
Più continuava e più sentiva le gambe diventare molli, come gelatina, lo stomaco formicolava in preda alle diverse emozioni e il cuore che accelerava la sua corsa.
Stava andando a fuoco.
Le emozioni che stava provando erano nuove, piacevoli, travolgenti e passionali. Un mix che mai aveva provato prima e che gli stava pian piano facendo perdere la lucidità.
Sentiva di poter svenire da un momento all'altro.
Dopo svariati minuti si allontanò, fermandosi ad ammirare il suo lavoro con un ghigno soddisfatto stampato in faccia.
Il minore si portò una mano sul punto caldo, sentendosi ancor più in imbarazzo.
Mi ha marchiato.
Le sue guance stavano andando a fuoco così come il resto del suo corpo.
Era sudato, accaldato ed eccitato.Il più alto si stava per avvicinare nuovamente a lui quando una voce stridula si fece spazio nelle loro orecchie.
"Mr. Kim. La stiamo aspettando per finire gli esercizi.. perché è così vicino a Jeon?" La ragazza si avvicinò ai due e Kim fece segno allo studente di stare zitto.
"Il signorino Jeon si è sentito poco bene. Per cortesia, mi aspetti di la signorina Lee!"
La rossa fece per ribattere ma lo sguardo freddo del moro la fece zittire e voltare per tornare al campo.
Quando furono nuovamente soli, il professore portò nuovamente le attenzioni sul ragazzo davanti a sé.
Il sorrisetto compiaciuto sempre presente sulle sue labbra.Con lentezza avvicinò il viso a quello del minore, facendolo arrossire. Il suo cuore batteva talmente velocemente che temeva quasi che anche lui potesse sentirlo.
Posò le labbra sull'angolo della sua bocca lasciandoci un bacio quasi impercepito.
"Ora sei mio." Un occhiolino e si allontanò, lasciandolo da solo.
Jungkook si buttò su un materasso lì vicino e si prese la testa tra le mani. Doveva aver capito male, non poteva davvero aver detto ciò che pensava di aver sentito.
Percepì dei passi e subito dopo la figura di Jimin gli si parò davanti. Come lo vide una risata si fece spazio nelle sue labbra, prendendosi gioco di lui.
"Ho capito subito che era una bugia dalla faccia delusa di Nancy!" Rise.
"Ugh stai zitto!" Sbuffò sprofondando la testa nel materasso blu.
Mi farai uscire matto.
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ᴍʏ ᴛᴇᴀᴄʜᴇʀ {Vkook}
Teen Fictionuno studente. un supplente. - Inizata: 24/06/2019 Finita: 06/11/2020 #6 in art 20/04/2022