Il lunedì era arrivato e come da promessa Jimin lo stava aspettando fuori casa. Si diede un'ultima controllata allo specchio, prese lo zaino e uscì dirigendosi verso il veicolo del biondo.
"Buongiorno hyung!" Sorrise entrando nel veicolo, ricevendo una semplice sventolata di mano in cambio.
"Come ti senti?" Chiese preoccupato.
"Bene."
"Hyung, non mentirmi."
"Come vuoi che stia? Prima asseconda i miei flirt, mi invita a cena e poi scopro che è fidanzato," lo vide trattenere le lacrime.
"Hyung.. mi dispiace così tanto," gli accarezzò il braccio.
Jimin parcheggiò l'auto, osservò il vuoto per qualche minuti per poi scoppiare in un pianto liberatorio, consolato dal suo migliore amico.
"Dannato Yoongi," singhiozzò stringendosi a Jungkook.
Il minore rimase in silenzio lasciandolo sfogare. Dopo una decina di minuti si calmò, si asciugò le lacrime e scese dalla macchina seguito a ruota dall'altro.
"Vorrei poterti dire che hai frainteso tutto ma non saprei come poterlo dimostrarlo," lo guardò con aria triste.
"Non preoccuparti Kook! Fai già tanto per me e lo sai, passerà," gli sorrise.
Il moro sorrise a sua volta, si scambiarono un veloce abbraccio e insieme raggiunsero l'aula nella quale avrebbero seguito la lezione d'inglese.
[...]
"Hyung," lo richiamò guardando verso il tavolo degli insegnanti. Era seduti nella caffetteria dell'istituto."Mh?" Il biondo teneva la testa bassa e giocava
"Yoongi ti sta fissando da quando ci siamo seduti al tavolo."
Il biondo alzò di colpo la testa puntando il suo sguardo verso il maggiore che non appena vide il suo bel visino gli sorrise.
Jimin arrossì all'istante e preso dall'imbarazzo abbassò nuovamente il capo mentre Jungkook ridacchiava agli atteggiamenti carini del suo migliore amico.
"Non c'è niente da ridere sai," lo guardò di traverso.
"Scusa! È solo che sei così adorabile," rise nuovamente venendo poi colpito dall'altro.
"Io soffro e tu dici che sono adorabile?" Sbuffò una risata.
"Hai ragione scusa," prese una carotina mangiandola "comunque, hai provato prima a chiedergli spiegazioni?"
"No Kook, non ho bisogno di spiegazioni. La cosa è evidente" sospirò "chi altri dovrebbe chiamare amore altrimenti?"
"Se non ci parli non puoi saperlo," insisté
Jimin sbuffò scuotendo la testa e alzò lo sguardo verso il tavolo degli insegnanti. Un sorrisino malizioso nacque sulle sue labbra facendo confondere il minore.
"Jeon." Quella fece passare mille brividi nel corpo del nominato.
Lentamente girò il viso alla sua destra notando Mr Kim in piedi accanto al loro tavolo.
"Mr Kim," fece un piccolo inchino "le s-serve qualcosa?"
Il più grande guardò prima lui e poi il biondo, che cogliendo lo sguardo del suo professore si alzò sotto lo sguardo sempre più confuso di Jungkook.
"Vado a prendere dell'altro succo. Faccio presto."
E prima ancora che potesse ribattere Jimin lo aveva abbandonato e lasciato solo con Taehyung che gli si sedette accanto. Alcuni studenti li stavano guardando incuriositi, facendolo sentire in imbarazzo.
"Jungkook? Sto parlando con te," la profonda voce del professore lo riportò alla realtà.
"Potrebbe evitare di chiamarmi in quel modo almeno quando siamo a scuola?" Arrossì abbassando lo sguardo.
"Sei adorabile," gli fece un occhiolino "va bene, ti chiamerò Jeon."
"La ringrazio."
"Bene Jeon, a che ora finisci oggi?"
"Uhm.. alle due come sempre.. perché?"
"Perfetto," sorrise alzandosi "ci vediamo alle due al parcheggio. Buone lezioni," si avvicinò al suo orecchio "Jungkookie."
Rabbrividì e ancora prima che potesse dire qualcosa, Kim se n'è già andato. Sbuffò sentendo le guance in fiamme e il cuore battere velocemente.
Chissà che vorrà fare.
Qualche minuto dopo Jimin lo raggiunse al tavolo. Si mise comodo e osservò il più piccolo con un sorrisino.
"Penso tu abbia qualcosa da raccontarmi, Jungkookie" calcò sul nomignolo facendolo arrossire ulteriormente.
"Ti odio hyung!"
"Sisi, okay. Prima i dettagli poi puoi insultarmi quanto vuoi."
"Non ci sono dettagli perché non è successo nulla!"
"Sei arrossito, ti sei fregato da solo" rise "avanti, parla."
Sbuffò divertito e iniziò a raccontargli la sua domenica sera con Taehyung e il loro appuntamento. Omettendo qualche piccolo e imbarazzante dettaglio.
"Lo sapevo che vi sareste baciati. E che bacio," sorrise maliziosamente.
"Zitto! Volevo sotterrarmi per l'imbarazzo."
"Lo sappiamo entrambi che ti è piaciuto parecchio," mosse le sopracciglia su e giù.
"Sì okay. Ora leva quel sorrisetto dalla faccia, mi inquieta e mi mette in imbarazzo!"
Jimin rise, "il mio ometto sta crescendo" si asciugò una finta lacrima con fare teatrale.
Jungkook scosse la testa ridendo. Lo hyung sapeva essere davvero drammatico.
"Comunque, che ti ha detto prima?"
"Niente!" Sistemò le cose sul vassoio e si alzò.
"Non ti credo," lo seguì.
"Uhm.. non aspettarmi finite le lezioni devo.. uh.. studiare in biblioteca."
"Sisi come no," rise "andrai a casa sua, non è così?" Sorrise maliziosamente.
"Vaffanculo hyung, col cuore," mise il broncio e allungò il passo lasciandolo dietro di sé. Lo sentì ridere e sbuffò.
Che vorrà da me Kim?
A/n
Perdonatemi per il ritardo! 🙃
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ᴍʏ ᴛᴇᴀᴄʜᴇʀ {Vkook}
Roman pour Adolescentsuno studente. un supplente. - Inizata: 24/06/2019 Finita: 06/11/2020 #6 in art 20/04/2022