ᴍʏ ᴛᴇᴀᴄʜᴇʀ {Vkook}

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"Kookie muoviti, non voglio arrivare in ritardo! Esci da quel bagno!" Urlò il mio migliore amico, dando forti pugni alla porta del bagno.

Jimin era il migliore amico di Jungkook dai tempi delle elementari, erano praticamente cresciuti insieme e da sempre il più grande si prendeva cura di lui come un fratello maggiore. Negli anni del liceo, però, aveva assunto questa strana fissa di entrare in casa sua tutte le mattine dicendo che impiegava troppo tempo a prepararsi e che se non fosse stato per lui sarebbe sempre in ritardo. 

Non era affatto vero... forse. 

"Ho quasi fatto!" Rispose dandosi un'ultima occhiata allo specchio per sistemarsi i capelli. Una volta fatto sorrise soddisfatto e uscì, incontrando lo sguardo annoiato del biondo. 

"Dio, ce ne hai messo di tempo," sbuffò "forza, usciamo o faremo tardi!" Afferrò il suo zaino, quello del minore e lo spinse fuori casa senza nemmeno dargli il tempo di fare colazione. 

Odiava andare a scuola a stomaco vuoto, lo deconcentrava.

"Potevi almeno farmi mangiare qualcosa, sai che odio andare a scuola a stomaco vuoto," sbuffò.

"Ci avresti messo una vita e saremmo arrivati in ritardo," gli sorrise.

Arrivarono a scuola ed entrarono dirigendosi verso il laboratorio di accoglienza. Come immaginava la classe era deserta, se non per un ragazzo che non aveva mai visto lì. Era di spalle e stava guardando fuori dalla finestra, non permettendogli di vedere che aspetto avesse.

Si sedettero al loro posto, sistemarono il materiale e aspettarono l'arrivo del professore e dei compagni.

"Sai chi è quello alla finestra?" Gli chiese il biondo, il tono di voce basso per non farsi sentire.

"No. Magari è un nuovo studente," rispose spostando la sua attenzione da Jimin al ragazzo misterioso. 

La classe iniziò a riempirsi, gli studenti presero posto, la campanella suonò e quel ragazzo non accennava ad andarsene.

Una volta che tutti furono seduti e la porta della classe fu chiusa il misterioso ragazzo si girò.

Jungkook si perse a osservarlo e quando i loro sguardi si incontrarono perse un battito. Non pensava potesse esistere una creatura tanto bella. Aveva i capelli leggermente lunghi e mori, gli occhi di un verde smeraldo, la pelle olivastra e le rosee labbra erano carnose. 

Semplicemente arte.

Avrebbe volentieri dipinto infiniti quadri con lui a far da protagonista, appendendoli per tutta la sua camera e si perdendosi ad ammirarli per ore senza mai stancarsi.

"Buongiorno ragazzi, io sono Mr. Kim e sarò il vostro supplente per i prossimi mesi."