ᴍʏ ᴛᴇᴀᴄʜᴇʀ {Vkook}

17

Jimin era in completa ansia. Nel giro di dieci minuti Yoongi sarebbe passato a prenderlo per portarlo fuori a cena. Sognava questo momento dalla prima e ora che stava accadendo per davvero era un fascio di nervi. 

Stava fissando l'orologio appeso al muro in soggiorno da oramai venti minuti mentre la sua mente vagava in diversi scenari che si sarebbero potuti presentare una volta che avesse messo piede fuori casa. 

Doveva cercare di calmarsi e chi meglio del suo migliore amico per riuscire nel suo intento?

Jimin
Koooook
Ho bisogno di te, ti prego.

Kook🐰
Eccomi sono qui.
Dimmi hyung, che succede?

Jimin
Ci ho ripensato..
Non voglio più uscire con Yoongi.

Kook🐰
Ok, che ne hai fatto del mio migliore amico?
Alieno restituiscimi Jimin!

Jimin
Jungkook, sono serio.

Kook🐰
Scusa, stavo cercando di sdrammatizzare.
Questa è decisamente l'ansia a parlare dato che hai aspettato questo giorno per tutta la settimana..

Jimin
Mh..

Kook🐰
Hyung, sai benissimo quali sono le tue qualità, i tuoi pregi e tutto il resto. Non hai motivo di essere in ansia, sono molto più che sicuro che farai breccia nel suo cuore.

Jimin
Hai ragione, sono Park Jimin, sono un ragazzo dalle mille qualità e non ho niente da invidiare a nessuno.
Posso farcela.

Kook🐰
Esatto!
Fighting hyung💪🏻💕

Sorrise spontaneamente quando il campanello suonò, facendolo sussultare.

Jimin
Ok è arrivato.
Io mi do per malato o meglio ancora scappo in Brasile.
Mh, sì, un bel paese caldo.

Kook🐰
JIMIN VAI AD APRIRE QUELLA CAZZO DI PORTA O GIURO CHE QUANDO TI VEDO TI STROZZO!

Jimin
Okay, okay vado.
Augurami buona fortuna 😭

Kook🐰
Non ne hai bisogno!                                                                                                                                                    Buona serata💕

Sorrise e dopo averlo salutato si alzò dal divano raggiungendo la porta, fermandosi con la mano sulla maniglia. 

Okay, puoi farcela.

Prese un bel respiro profondo e aprì trovandosi davanti un Yoongi sorridente in tutta la sua bellezza.

"Ciao Jimin, pensavo non mi avresti più aperto," ridacchiò e lui sentì le guance accaldarsi.

"C-ciao hyung. Scusami, s-stavo sistemando.. uhm.. sì.. sistemando casa," sorrise imbarazzato.

"Non preoccuparti. Andiamo?" 

Annuì. Chiuse la porta di casa e lo seguì verso la sua macchina. Come un vero galantuomo gli  aprì lo sportello invitandomi a entrare.