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La pausa pranzo era arrivata e con lei il terzo grado di Jimin che, curioso come un bambino, voleva sapere come si era svolta la punizione a casa del professore. 

"Su, parla. Voglio tutti i dettagli!" 

"Prima di tutto levati quel sorrisino malizioso dalla faccia o te lo stacco a morsi. È da questa mattina che mi fissi così. Sei inquietante hyung!"

"Va bene, va bene. Ora racconta!"

"Non è successo nulla di particolare. Sono andato a casa sua dove ho svolto gli esercizi come punizione, poi sono scappato in completo imbarazzo, dimenticandomi il quaderno da lui. Sono arrivato a casa e dopo nemmeno due ore Kim si è presentato davanti a casa mia con il quaderno in mano. Mamma lo ha poi invitato a rimanere a cena."

"Tua mamma era in casa?"

"Stranamente sì. Ovviamente ci ha fatto il terzo grado e giuro che mi sembrava di essere in una di quelle serie di polizia."

"Tipico di ogni madre," rise scuotendo la testa.

Il minore si morse il labbro venendo distratto da un ragazzo in particolare seduto in fondo alla caffetteria. Confuso, Jimin si girò notando il professore intento a mangiare con gli occhi il suo amico. 

Sorrise maliziosamente e riportò lo sguardo al castano, "non mi freghi, Jeon. Ti sta praticamente spogliando con gli occhi, qualcosa dev'essere successo. Sputa il rospo!"

Jungkook arrossì, "non ciò che la tua perversa mente. Semplicemente mentre guardavamo un film da soli l'atmosfera si è fatta più intima, si è avvicinato e ha iniziato a baciarmi il collo per poi lasciarmi un succhiotto."

"Insomma è un tipo possessivo se ogni volta che ne ha l'occasione ti lascia il suo marchio addosso," mosse le sopracciglia su e giù.

"Non lo so. Non gliel'ho chiesto."

"Secondo me sì. Comunque, poi che avete fatto?" 

"Dormito Jimin. Che vuoi che abbiamo fatto?" 

Jimin fece per parlare ma il minore lo bloccò, "frena le tue strane fantasie, Park!" Arrossì.

"Se non è come dico io perché stai arrossendo?"

Si morse il labbro, "stavo pensando al risveglio di stamattina..."

"Che è successo?" Chiese sempre curioso.

"Sai del mio vizio di abbracciare qualcosa, no? Ecco, stanotte devo aver perso il cuscino che abbraccio di solito e sono finito ad abbracciare lui."

"Adorabile!" Rise.

"Non ridere! È stato imbarazzante!" Nascose il viso nelle mani. 

"Dillo che ti stai prendendo una cotta!" 

"Smettila!" Sbuffò, "piuttosto, sabato è domani. Sei pronto per l'uscita con il professor Min?" 

Jimin assunse un'espressione indecifrabile ripensando al suo appuntamento, "sono in completa ansia. Non mi è mai capitato di sentirmi così quando uscivo con il mio ex. 

"Sono sicuro andrà tutto a gonfie vele e sono ancora più sicuro che capirà che ragazzo fantastico sei! E se non sarà così vuol dire che è un coglione che non merita il tuo tempo."

"Grazie Kook," arrossì leggermente, "comunque, ti va di venire da me domani nel pomeriggio? Avrò bisogno di un aiuto per scegliere cosa mettere e per prepararmi psicologicamente."

"Non sono pratico quanto te in fatto di consigli per appuntamenti ma accetto volentieri!" Sorrise.

"Di nuovo, grazie!"

I due ripreso a mangiare, parlando del più e del meno e concordandosi sull'orario nel quale si sarebbero visto il giorno dopo.

Quando finirono anche le lezioni pomeridiane fecero ritorno a casa. Jungkook raggiunse la sua stanza e si buttò sul letto, arrossendo al ricordo del risveglio di quella mattina.

Sbuffò una risata e si perse a osservare il candido soffitto mentre nella sua mente si stava creando uno scenario degno di un Oscar.

Mi manca Taehyung.





A/n

Parlando di Oscar, avete visto ciò che ha fatto Will Smith? Non per dire ma gli farei "90 minuti di applausi!"

ᴍʏ ᴛᴇᴀᴄʜᴇʀ {Vkook}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora