«Ma Yuri! Ma come? Ma perché "capra"? Ma che dici? Ma che modi!» Nency, travisando ciò che a lei sembrava un insulto gratuito, sparò a raffica tutte le legittime obiezioni, mentre si rimirava il proprio aspetto, non mancando di assumere pose da diva, ripassandosi i corti capelli ondulati e nerissimi, pettinati a spazzola, dall'intrigante ciuffo alto a fiammella sopra la fronte.
«Ma non capisco! Ma perché?»
«Ma perché non stai zitta!» rimbrottò con lo sguardo atterrito Dafny, tutto rivolto agli occhi rosso sangue e dalle triplici pupille allungate di una grossa capra nera apparsa all'entrata della nicchia, ora alle spalle della svampita sorella di quartiere.
«BUUUUU!» il verso singolare dell'animale fece voltare la deliziosa nuova inquilina della nicchia, e istantaneamente cacciò un grido di spavento buttandosi a peso morto su Yuri, che l'afferrò al volo.
Per il figlio di Apollo, grande fu la delusione quando, portando istintivamente una mano sul collo, non trovò la collana d'oro dell'ilìachtida. Ricordò con preoccupazione di aver restituito al padre quel bastone di corna intrecciate, il quale poi lo aveva posto sospeso sotto la cupola del monumento di Asteria.
«Che guaio!» esclamò sottovoce mentre vide giungere dietro la caprona un'altra mezza dozzina di sorelle dagli occhi insanguinati.
Lentamente Yuri si alzò e offrì le proprie spalle a difesa delle ragazze impaurite. Puntò lo sguardo sul gregge percependone senza grossi sforzi l'intenzione omicida. Del resto, le fauci riccamente provviste di zanne aguzze, grondanti bava melmosa in quantità industriale, al punto da impastare il terreno calpestato dai loro doppi zoccoli, non lasciavano molti dubbi a riguardo. Per ciò era palese che quei ruminanti si cibassero di carne umana, possibilmente fresca. Si stupì che avessero tardato ad apparire durante quei lunghissimi tre giorni.
L'unica via d'uscita dalla nicchia era praticamente ostruita e impraticabile.
Se fosse stato da solo, Yuri era certo che un modo per uscire fuori da quella situazione l'avrebbe trovata, anche senza l'ausilio della sua ex arma, e anche con la certezza di non uscirne propriamente incolume. Ma in quel frangente sentiva di non poter rischiare. Sentì l'obbligo di difendere non più una, ma ben due figlie di Afrodite.
Già! Afrodite! Proprio quello scherzo del blocco dei poteri doveva tirargli? Si domandò irritato. Difatti non ci fu verso di riaccendere la luce del plesso solare, a parte un debole scintillio, che alle capre sortì lo stesso effetto del drappo agitato dal torero nell'arena.
«Yuri, fa qualcosa!» gorgogliò Dafny tremante come una foglia.
Inaspettatamente, la reazione di fronte al pericolo avvenne. Non da Yuri, bensì dall'incantevole Nency. Infatti, i ragazzi la videro trafficare brevemente con la sua borsetta laccata di blu ed estrarre un paio di bozzoli di stoffa. Subito dopo, giacché aveva ancora in mano il reggiseno elastico, esortò con stupefacente risolutezza l'aiuto degli altri due.
«"Tesoruccio!» si rivolse al figlio di Apollo. «E tu!» ammiccò con sufficienza a Dafny che le serbò in risposta un genuino sguardo fulminante. «Tirate al massimo questo!» li incitò porgendo frettolosamente l'indumento elastico.
Yuri era perplesso ma obbedì veloce. Più restia era Dafny, ma alla vista dell'ormai sicura carica di capre indemoniate e affamate, abbandonò la propria reticenza e afferrò una spallina del reggiseno. Non negò comunque di sentirsi un tantino ridicola.
Le capre volevano banchettare con le loro carni e i ragazzi stavano facendo sant'Apollo sapeva cosa!
Il tessuto intimo parve essere fatto di autentica gomma super elastica al punto che, una volta teso, offrì la medesima fattezza di una fionda.
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Il Meccanismo Incantato
FantasyLe avventure de I Semidei di Asteria continuano! siete pronti? Oh! C'è qualcuno che non ha seguito le vicende precedenti? Niente paura, vi basta prendere un po' di tempo, ce ne vorrà poco lo prometto, e se siete alla ricerca di avventure, comicità e...