La stessa notte del ricordo della visita alla piramide di Cheope, Yuri rimase sveglio a contemplare i suoi tesori, il sacchetto pieno di polvere brillante in particolare. Sentì quel cumulo di oro macinato essere legato al ritornello che avevano recitato Ab, Ba e Ka. Era come un richiamo, un avviso di allerta ancora privo di sbocco. O forse era l'influenza di quei resti del trono del potere, che non riusciva a mettere da parte, a suggestionare il suo io interiore. Si Adagiò sul letto sotto la grande finestra bassa, e con Jolly e il leoncino ai fianchi, fissò le stelle oltre il quadro che le incorniciava.
Nella penultima casa del quartiere misto intanto, Laura Montefuerte nel suo dammuso, macchinava qualcosa con le sue fluttuanti arance parlanti. Sembrava in attesa di ricevere ospiti, nonostante la mezzanotte imminente. La luna era assente in cielo, le stelle sole si resero uniche testimoni del rinfresco che stava organizzando.
L'angusto spazio della casetta non rappresentava una limitazione: dentro c'era di tutto, anche macchinari simili ai planetari di mondi sconosciuti, meccanismi così complessi che avrebbero fatto la gioia di Axel tanto erano perfetti. E nell'unica parete libera c'era proiettata la mappa dipinta da Yuri, la guida per il ritrovamento degli ultimi ingranaggi del meccanismo incantato. Aveva mandato la discreta Zagara, la maggiore delle sue misteriose arance fluttuanti, a curiosare nella casa di Rolando, il maestro di pittura di Yuri, per registrare tutti i particolari della mappa dipinta. Solo che Laura, scoprì che c'erano altri tesori verso cui quella mappa conduceva. "Quell'umano ha troppo potere!"
Sospirò. Il volto soddisfatto per qualunque cosa avesse fatto in gran segreto. Poi però i lineamenti delicati assunsero un ghigno sinistro quando si voltò verso la porta chiusa.
«Non c'è bisogno che bussi, so chi sei, entra pure, è aperto!» avvisò a voce alta.
L'uscio si aprì e svelò la sagoma di una donna adulta e dalle fattezze giunoniche. Meravigliosi capelli scuri e ondulati formavano una regale corona tanto complessa quanto lucente dov'era posata il polos. Miriadi di gemme incastonate in lunghe piume di pavone scendevano da ogni ciocca a valorizzare un volto che splendeva già di suo come fosse fatto di cielo di primavera. Un mantello, di un colore indecifrabile a occhio umano, le copriva le spalle nude e piene, mentre un chitone fatto di nuvole svelava la maestà che era.
«So anch'io chi sei, Laura, e so cosa cerchi»
«Dopo millenni non sei cambiata affatto. Quanto sei prevedibile! Tò, ti ho preparato una caraffa di succo d'arancia, ne gradiresti un bicchiere, Era?»
Nel nominare la regina di ogni entità divina del pianeta e oltre, avrebbe dovuto prostrarsi quasi fino a rompersi la schiena, ma non lo fece. Rimase ritta e imperiosa, sostenendo lo sguardo come fosse una pari dignitaria celeste.
Era si vide servire la bevanda fruttata dalle arance svolazzanti. Soppesò il gesto. Non è che gli dei avessero bisogno di bere, era più una questione di accondiscendenza. Che il gesto fosse accettato o meno, non implicava nessun obbligo.
«Questa volta hai optato per gli agrumi, che scelta singolare!»
«Mi ha affascinato la struttura interna di questi frutti, somiglia alle ruote di certi ingranaggi»
«E poi sarei io la prevedibile...» commentò incutendo estremo timore agli agrumi antropomorfi facendoli tremare sospesi a mezz'aria.
«Bando a queste facezie, sai bene che non sono venuta fin qui per del succo d'arancia» svelò sorseggiando la fresca bevanda dal bicchiere offerto.
«Certo, sì. Allora. Asteria deve cadere, su questo punto non ritratto» informò la occhialuta e dimessa ragazza, come fosse un fatto già deciso, mentre si avvicinava all'unico tavolo che aveva, indicando con un gesto la sedia difronte. Era la seguì e accettò l'invito a sedersi.
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Il Meccanismo Incantato
FantasyLe avventure de I Semidei di Asteria continuano! siete pronti? Oh! C'è qualcuno che non ha seguito le vicende precedenti? Niente paura, vi basta prendere un po' di tempo, ce ne vorrà poco lo prometto, e se siete alla ricerca di avventure, comicità e...