È difficile ammettere come un'esile personcina, tutta dedita alla cura maniacale del proprio aspetto, possa mandare all'aria l'idea che la gente si è fatta nei suoi confronti conoscendola. Sorprendentemente, l'affascinante figlia di Afrodite sfatò il falso mito che il tempo le aveva cucito addosso.
Il bell'abito a coda di sirena di Nancy era ridotto a un autentico straccio, rimastole attaccato addosso per l'effetto di chissà quale ignota legge della fisica, temporaneamente sovvertita.
La spallina destra era collassata, e l'onere di reggere, alla meno peggio, il ragguardevole seno gravò sulla restante sinistra.
Non era agile e pronta nei riflessi, per questo motivo molte volte si era ritrovata sul punto di soccombere alla furia della capra carnivora di turno. Se non fosse stato per la prontezza di Yuri, che le copriva le spalle come un'ombra menando pugni da orbi, Nancy avrebbe già da tempo lasciato la pelle.
Tuttavia, ogni belva famelica che si ritrovava sotto il tiro dei suoi calci, esplodeva dopo essere stata colpita, provocandole immensa soddisfazione e insieme ad alcuni primi sintomi di alluce valgo alle estremità…
«Maledette bestiacce!» inveiva continuamente. «Sono davvero arcistufa di voi! Mi avete fatto perdere l'appuntamento con la manicure, quello dal parrucchiere e la seduta dalla massaggiatrice con le pietre roventi!»
Yuri non afferrò una singola sillaba ma, malgrado ciò, trovava addirittura divertente affrontare insieme a lei quella lotta. Lotta che finalmente, seppur a fatica, vide capovolta l'iniziale malevole sorte prospettata.
Tra teste decapitate da Yuri e luminose detonazioni a opera delle scarpette bronzee di Nancy, finalmente anche le ultime dannate capre fecero la loro meritata fine.
Sospirando, e insieme respirando a pieni polmoni un po' di aria fresca, dono del soffio del vento sempre presente in quell'ignoto angolo di mondo, che spazzò via il pestilenziale tanfo delle capre, l'insolita coppia recuperò una dignitosa parvenza di normalità.
«Ce la siamo vista davvero brutta stavolta!»
«Già!» bofonchiò Nancy rivelando subito il desiderio di tornare a casa. Yuri, pur condividendo la stessa necessità, le spiegò senza giri di parole tutta la faccenda che lo aveva voluto aiutante involontario della missione di Dafny.
«Con te che hai i poteri parzialmente fuori uso, e con Dafny che non si decide a muoversi, mi dici quando questa storia avrà fine?»
Yuri si strinse sulle spalle cercando allo stesso tempo di sistemarsi la camicia, una volta gialla, ora quasi del tutto sbrindellata e sporca.
Come sempre, quando si pensa che i guai abbiano raggiunto un vertice difficilmente oltrepassabile, si scopre un nuovo livello che peggiora dispettosamente la situazione.
Infatti, Nency, affiancando Yuri già diretto verso Dafny, che ancora era rimasta mezza incastrata nel muro di pietra a secco, gli illustrò le novità avvenute durante i tre giorni d'assenza da Asteria.
In tutta risposta Yuri scoppiò a ridere a crepapelle!
«Ma giura! Axel dopo aver ricevuto l'incarico di studiare lo strumento di Leto ha combinato tutti questi pasticci?» rise ancora illuminando il volto segnato dalla fatica.
«È proprio così!» proseguì la ragazza. «Tre giorni fa, dopo che Axel aveva fatto suo padre sa cosa, ci siamo ritrovati tutti con becchi d'uccello al posto della bocca! Sapessi che trambusto! Nessuno più è stato in grado di parlare, ognuno emetteva versi chi di aquila, chi di oca e altri da polli oppure da gallina! L'isola era diventata un pollaio!»
Yuri a fatica si trattenne lo stomaco dal troppo ridere.
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Il Meccanismo Incantato
FantasyLe avventure de I Semidei di Asteria continuano! siete pronti? Oh! C'è qualcuno che non ha seguito le vicende precedenti? Niente paura, vi basta prendere un po' di tempo, ce ne vorrà poco lo prometto, e se siete alla ricerca di avventure, comicità e...