Le ali d'oro di Ganimede fendevano eleganti l'aria, mentre lo sguardo di Etienne J. Morel, attento a perlustrare dal cielo Asteria alla ricerca di Axel, si adombrò riflettendo sulla questione dell'affidamento dello strumento di Leto.
Non aveva mai messo in discussione le decisioni del consiglio dei Sileni, ma la mole di disastri provocati da Axel pose la pietra del primo dubbio. Erano troppi gli errori commessi dal nuovo depositario del meccanismo ancestrale. Poteva essergliene perdonato solo uno, il primo: l'aver sostituito le bocche degli asteriani con becchi d'uccelli. Ma la coda di puzzola e le mani al posto dei piedi no. Era troppo. Etienne non si soffermò sul come un oggetto, per quanto super divino fosse, potesse essere in grado di stravolgere l'ordine naturale delle cose.
Piuttosto, concluse che se era una tradizione quella di affidare la cura dell'oggetto più potente dell'universo ad un figlio di Efesto, era giunta l'ora di interromperla, pensò volando.
Tre venti attesi conversero nel punto occupato da Etienne e assunsero forma umana.
«Ah! Siete già a rapporto: Grecale, Maestrale e Bora?» chiese liberandosi dei suoi pensieri.
«Siamo i figli dei venti, a noi non serve molto tempo per perlustrare l'isola!» asserì Maestrale.
«Axel lo vedremo sbucare in piazza, ha preso la via dei magazzini Iride!» informò Grecale.
«Per quanto riguarda il nuovo, Dafny Rosenbown e Nancy Ledesma, quest'ultima svanita nel nulla, non abbiamo nessun riferimento sulla loro posizione» precisò Bora.
Etienne passò in rassegna i volti dei figli dei venti, mentre gli fluttuavano intorno man mano che aggiungevano nuovi particolari alla missione di ricerca. Quando riprese la parola Bora, la osservò con più attenzione.
«Una mia amica della zona Afrodite mi ha raccontato che Dafny Rosenbown ha ricevuto un incarico da parte della loro dea, ma non ha saputo dirmi altro» riferì la semidea dai capelli rasta castani chiari.
«Il nuovo…»
«E piantala Maestrale! Lui ha un nome è Yu...» Etienne troncò il diverbio sul nascere:
«VIA DI QUA RAGAZZI!» ordinò prontamente ubbidito.
Il figlio di Zeus avvertì in un lampo l'arrivo di un'energia molto familiare. Era la stessa che aveva generato la stella di luce in cima alla cupola del Patio Sole Luna durante la lotta contro Fetonte.
Difatti, un raggio luminoso del diametro di quasi tre metri centrò giustappunto la coordinata aerea occupata dal gruppo volante.«…ri!», il governatore del vento Grecale, avvezzo a portare a termine ogni compito, completò il nome di Yuri sussurrandolo e vedendolo di sfuggita.
La piazza Agorà non era molto affollata, c'erano solo gli isolani che lavoravano negli esercizi affacciati al piazzale.
Yuri, prima di utilizzare il suo fototrasporto, aveva individuato mentalmente proprio Axel e dinanzi a lui apparve nella luce assieme alle ragazze a suo seguito.
Il figlio di Efesto, nel momento in cui fu investito dalla colonna luminosa, mosse la chiave infilata nello strumento di Leto che portava ancora appresso e avvenne qualcosa.
Le sagome dei ragazzi ritornati acquisirono forma fisica umana e Yuri intravide il biondo tedesco. Non fece nemmeno in tempo ad accennare un saluto. Aveva solo alzato una mano amichevolmente e in un attimo gli saltarono gli unici due bottoni della camicia ex gialla. Avvertì crescere un peso all'altezza del petto così velocemente da fargli perdere l'equilibrio. Gli fu impossibile non cadere addosso ad Axel il quale cadde sbattendo il sedere così forte da obbligarlo a urlare e insieme alla sua voce si unirono quelle di tutti i presenti nell'Isola.
Un trambusto che non risparmiò nessuno.
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Il Meccanismo Incantato
FantasyLe avventure de I Semidei di Asteria continuano! siete pronti? Oh! C'è qualcuno che non ha seguito le vicende precedenti? Niente paura, vi basta prendere un po' di tempo, ce ne vorrà poco lo prometto, e se siete alla ricerca di avventure, comicità e...