Polvere d'oro. Era tutto ciò che Norberto aveva trovato di Yuri, il giorno seguente l'incursione di Fetonte. Il figlio di Demetra da mesi aveva assunto l'incarico di occuparsi della pecorella Jolly e del mini leone di Nemea, senza mai saltare un giorno. Anche se non era un guerriero, vedendo quella polvere sparsa sul rustico parquet e sul letto, aveva compreso ugualmente cos'era successo. E pensare che quel giorno aveva preso la decisione di confessare qualcosa d'importante a Yuri. Gli piaceva. Gli era piaciuto da subito, da quel giorno durante il quale lo aveva accompagnato lungo i campi del quartiere di Demetra. Di quei pochi minuti trascorsi insieme ricordava tutto, ogni particolare, persino la coccinella che gli si era posata sulla manica della camicia a righe bianche e azzurro chiaro. Quanto avrebbe voluto avere il coraggio. "Magari non avrei ottenuto nulla... ma rimanere così, nel dubbio, nell'oblio che ci ha separati..." Tra le lacrime, scese utilizzando la scalinata interna, scoperta per caso settimane prima. Gli tremavano le ginocchia, la voce, il cuore, tutto. Però alla fine, portò la notizia della morte di Yuri in ogni angolo dell'Isola.
Il giorno successivo la luce del sole diminuì d'intensità. Un evento che non sfuggì agli osservatori astronomici dell'intero pianeta. Fior fiore di esperti tradussero la nuova condizione solare come un allarmante presagio. Non immaginavano che era a causa del lutto di Apollo.
Quella polvere d'oro ora era lì, in quella anfora funerea, posata su di un'ara marmorea, semplice, improvvisata, scolpita con troppa acqua negli occhi dai fratelli del quartiere di Apollo. Era semplice, perché tutti sapevano che Yuri era così: semplice e umano. Lo sapeva chi quel giorno aveva presenziato nella piazza Agorà, la quale raggiunse la capienza massima sin dalle prime luci dell'alba. In vero non mancò nessuno. Ragazzi, ragazze, i pochi semidei adulti che avevano deciso di trascorrere l'intera vita ad Asteria, i Sileni, gli spiriti, le ninfe, tutte quelle che erano riuscite a prendere posto. Per non parlare poi delle eliadi, le ninfe della luce del sole, il fan club delle innamorare platoniche del figlio di Apollo, stavano piangendo lacrime d'oro e trasformare in arenile dorato il suolo occupato. Venne persino una delegazione speciale di ancelle lunari e pleiadi a supplenza di Artemide, assente per fatti suoi.
Ogni sguardo converse sull'ara, infame depositaria del ricordo di Yuri, espresso con un pesante silenzio reso ancora più opprimente dalla scarsa illuminazione solare.
Tutto sembrò fermarsi. C'era spazio solo per le esequie. Non poterono nemmeno accendere la canonica pira rituale, giacché non c'era nessun corpo da bruciare. A rompere il silenzio un affranto spirito, Techne.
«Yuri era un semidio dotato di doni divini più potenti che si siano mai visti, lo avete visto con i vostri stessi occhi. Ma, abbandoniamo questo lato di lui, e ricordiamolo come essere umano, vi prego...»«Aveva ragione Yuri a detestare questo cinico di uno spirito del cavolo!» borbottò Axel, incapace di trattenere il fumo che gli usciva dalla bocca. "Quanto mi irrita!"
Tra le prime file, un ragazzo la cui mole possente parve restringersi, come a sopportare un peso mai sperimentato prima, sussultò quando una mano impacciata gli carezzò la schiena. Sembrava un gattone colto di sorpresa.
«Oh, scusa, scusami Ike...»
Gli occhi blu scuro del figlio di Iride, faticarono a mettere a fuoco quelli color terra rossa della ragazza che gli si era avvicinata.
«Luana!» l'abbracciò all'istante, dimenticando la riservatezza del proprio carattere, e se non fosse stata Luana stessa la guerriera che era, sarebbe rimasta stritolata, tanto forte Ike la stava stringendo.
"Non è giusto! Niente è giusto! Mi hai dato la possibilità di fare ritorno a casa in Irlanda senza preoccuparmi più dei mostri che la infestavano! Mi hai dato tanto, troppo! Non ho avuto modo di ricambiare! Stupido! Stupido Yuri!" rimuginava mentalmente, per non sorbirsi lo sproloquio di Techne, le cui parole gli suonavano inutili, eccessive, e pure anche insufficienti.
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Il Meccanismo Incantato
FantasyLe avventure de I Semidei di Asteria continuano! siete pronti? Oh! C'è qualcuno che non ha seguito le vicende precedenti? Niente paura, vi basta prendere un po' di tempo, ce ne vorrà poco lo prometto, e se siete alla ricerca di avventure, comicità e...