22 - Overture dall'oltretomba

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Ike non aveva avuto modo di escogitare nessuna scusa per giustificare l'essere nudo di sera, in mezzo alla boscaglia. Era impietrito. E l'atteggiamento disinvolto di Yuri non era d'aiuto. "Mica posso dirgli che è stato il fototrasporto di Yuri, che non prevede mai l'imbarco dei vestiti!" fu sul punto d'improvvisare qualcosa, quando una mano sbucata dalle spalle del padre gli porse una coperta. L'accettò.

«Grazie!» sorrise alla figura nascosta dietro Patrick. Scoprì essere una donna. «Sei molto gentile!»

«Quello sta con te, o devo chiamare la polizia?» con la mano la donna indicò Yuri che stava sbirciando dalla finestra.

«Sì, purtroppo» sospirò. «Yuri, qui bello!»

Il figlio di Apollo scattò nella sua direzione e a Patrick sfuggì una risata. Ma Yuri non capì. Anche la donna nascosta rise un po' allungando una coperta pure a quello. Anche in quel frangente, Yuri imitò Ike avvolgendosi nel drappo offerto.

«Ike! Presto! Dobbiamo trovare la fonte del suono! Stanno...» Ike gli diede un calcio negli stinchi, ammonendolo con lo sguardo di non dire niente che potesse allarmare gli abitanti della casa.

Il tepore della sala patronale accorse gli ospiti, abbracciandoli con il calore di una vera casa vissuta, e vivacizzata dai suoi abitanti più piccoli: un bimbo biondo miele e una bimba bruna, in eterno bisticcio.

Ike distribuì lo sguardo su tutti. Dalla fede all'anulare della donna comprese fosse la moglie del padre. La investì col suo innato potere di lettura, non in modo aggressivo, piuttosto con un senso di gratitudine. Scoprì in quella creatura umana la normalità di una vita semplice. Infatti Patrick, magnate dei depositi alluvionali di platino, poteva offrirle ben altro che il vestitino semplice, per lo più composto da articoli da bancarelle del mercato, e uno scialle dignitosamente cucito a mano che indossava. A un angolo vicino alla libreria notò un cubicolo zeppo di materiale da sartoria. Intuì che era quello il luogo d'origine di quegli abiti.

Patrick fece gli onori di casa.

«Ike, lei è Silvina, mia... ecco...» l'uomo imbarazzato cercò aiuto con lo sguardo e la moglie lo anticipò.

«Sì, sono Silvina, la compagna di tuo padre, e tu sei il primo figlio! Sono così felice di poterti conoscere...» elargì un sorriso caldo, ricco di umiltà. Con gli occhi diede l'impressione d'essere lei l'ospite, e Ike non ebbe alcun dubbio: era una persona preziosa. Ma anche risoluta, dal momento che con un colpo di finta tosse propose energicamente a lui e al suo amico di andare a indossare qualcosa di più appropriato delle semplici coperte. Indicò di andare nella camera in fondo al corridoio dell'ala est, lì avrebbero trovato di che vestirsi. Yuri seppe dove andare, dato che quella casa era l'originale di Ike, e lui aveva frequentato spesso la copia ad Asteria per via degli allenamenti per le olimpiadi. La camera indicata da Silvina era la stanza privata dell'amico.

Ike non ebbe modo di suggerirgli di far finta di non conoscere il luogo, e lo sbigottimento di Patrick e moglie nel vedere l'estraneo falcare il corridoio con familiarità lo fece imprecare interiormente. Ma Yuri era attratto dal suono, non badò alla mancanza di sottigliezza. Quando raggiunto da Ike aprì la porta, scoprì il fulcro delle onde sonore: era il vecchio violino che, protetto da una grande campana di vetro, occupava un tavolino quadrato dai fregi barocchi, addossato a un muro pieno zeppo di foto.

Ike riconobbe la sua stanza originale, era stata curata e ordinata così come l'aveva abbandonata. Deglutì. "Mi ha atteso! Mio padre ha aspettato che ritornassi!" Respirò intensamente sollevando il torace a ritmo irregolare. "Non mi ha dimenticato!" osservò, studiando i particolari dell'ambiente, che non era diventato un museo del ricordo in suo onore, sigillando ogni bene materiale come monito a non toccare nulla; piuttosto era una camera pronta e ospitale, con le lenzuola ancora da stendere, adagiate ai piedi del baldacchino, in attesa del ritorno del legittimo abitante, per essere srotolate in qualunque momento fosse giunto.

Il Meccanismo IncantatoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora