18.

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Yoongi's pov

Odiavo il Venerdì. Avevamo gli orari di lezioni più pesanti e lo stress ogni volta era tantissimo.

Alzai la mano e chiesi al professore di uscire per andare al bagno. Era una scusa ovviamente. Avevo solo bisogno di uscire da quella classe e prendere un po' d'aria. Stavo per scoppiare con tutte quelle formule di matematica.

Camminavo piano lungo il corridoio. Mi avvicinai alla macchinetta e presi una coca per poi riprendere a camminare fino ad arrivare ad una delle porte che dava sul cortile. Uscii e mi misi seduto sui gradini, alzai il cappuccio della felpa e sprofondai il viso fra le braccia. Ero stanco e l'unica cosa che desideravo era un letto.
Passò qualche minuto quando una voce tremante e insicura mi salutò. Alzai lo sguardo verso quella chioma rossa.

«Ciao Yoongi» disse il ragazzo che si trovava davanti a me.

Hoseok's pov

Mi trovavo nel cortile della scuola. Ero uscito dalla classe per rilassarmi un po'.

Arrivai davanti ad una delle porte che dava al cortile, quando vidi una figura seduta sugli scalini.

Guardai attentamente cercando di capire chi fosse, quando notai delle ciocche di capelli blu uscire da sotto il cappuccio della felpa. Era Min Yoongi, il ragazzo della classe accanto. Il ragazzo per cui avevo una cotta da quasi un anno.

I miei occhi si illuminarono e un sorriso apparve sul mio viso. Pensai a quello che mi aveva detto Jimin al fatto che avrei dovuto provare a parlargli. Mi avvicinai lentamente al ragazzo, cercando di non farlo spaventare.

Era la mia occasione di parlare con lui. Ma cosa avrei potuto dirgli? Come dovevo presentarmi? Pian piano che mi avvicinavo a lui il mio cuore batteva sempre più forte. Una volta arrivato davanti alle scale lo salutai.

«Ciao Yoongi» dissi con voce tremante e timida.

Lui alzò lo sguardo verso di me, mi fissava confuso. Sicuramente non aveva idea di chi fossi.

«Sei tu» disse solamente.

Lo guardai sorpreso. Mi conosceva?
«Sei il ragazzo del bar. Quello che mi fissa in continuazione» disse.

"Cazzo, è imbarazzante"

Il mio viso diventò subito rosso a quelle parole. Non so se per imbarazzo o semplicemente perché si era accorto di me. Sta il fatto che stavo per morire dentro.

«I-io...» cominciai a balbettare non sapendo cosa dire. Perché avevo preso l'iniziativa ed ero andato a parlargli? Perché avevo fatto questa cazzata? Stavo per girarmi e andare via, quando la sua voce così perfetta mi fermò.

«Perché vai via?» mi disse lui con tranquillità «Ti sei avvicinato solo per salutarmi?»

«N-no. I-io v-volevo» la situazione mi stava sfuggendo di mano. Non riuscivo a smettere di balbettare.

«Non balbettare. È irritante» Yoongi mi guardava, ma non sembrava infastidito, era calmo.

Osservava attentamente il mio viso e io osservavo il suo. La sua pelle era liscia e perfetta e sembrava morbida come la seta. I suoi occhi castani erano profondi, il naso era decisamente carino e le labbra, beh...le labbra erano perfette. Così perfette che avrei voluto baciarle in quel preciso istante.

«Cosa guardi?»

«I-io...niente. Posso sedermi?» dissi improvvisamente.

La sua risposta mi sorprese.

«Certo» sorrise. Quindi anche Min Yoongi sapeva sorridere? E che sorriso. Mi uccise all'istante.

Salii quei tre scalini e mi misi seduto accanto a lui. Il mio cuore iniziò a battere all'impazzata.

Yoongi's pov

Il ragazzo si mise seduto accanto a me. Aveva un buon odore e un bel sorriso. Era rosso in viso e io lo trovai adorabile. E io raramente trovo qualcuno o qualcosa adorabile. Ma quel ragazzo era diverso.

«Sei Hoseok, giusto?» chiesi con tutta la calma possibile.
Sembrava agitato e pensavo sarebbe crollato da un momento all'altro.

«S-si, sono Hoseok» rispose lui timidamente «Ma i miei amici mi chiamano Hobi o J-Hope» abbassò lo sguardo iniziando a guardarsi la punta dei piedi. Era imbarazzato e si capiva benissimo.

«Perché J-Hope?» chiesi curioso di sapere perché avesse quel soprannome.

«Beh, perché io porto speranza ai miei amici» fece un gran sorriso alzando le braccia al cielo euforico, ma si rimise composto appena si accorse che lo stavo fissando.

Aveva un sorriso contagioso e non potei fare altro che sorridere a mia volta.

«Carino» risposi semplicemente, guardando poi davanti a me.

Era passato già troppo tempo da quando ero uscito dalla classe, quindi decisi di rientrare. Mi alzai dagli scalini e mi girai verso il ragazzo ancora concentrato a guardare i suoi piedi.

«Io ritorno in classe, prima che qualcuno venga a cercarmi»

Il ragazzo dai capelli rossi mi guardò deluso. Lo salutai con un cenno della mano, mi avvicinai alla porta, ma quando stavo per aprirla la sua voce mi fermò.

«Senti...» il ragazzo cominciò a parlare, teneva lo sguardo basso ed era imbarazzato. Sembrava avesse paura di parlare e di ricevere chissà quale risposa.
«Puoi darmi il tuo numero? Mi piacerebbe conoscerti meglio se è possibile» parlò talmente veloce che quasi non riuscii a capire.

Non sono mai stato un tipo socievole, a malapena riesco ad aprimi con i miei amici, figuriamoci parlare con gli estranei. Ma lui mi sembrava un ragazzo simpatico. Imbranato forse e fra le nuvole, ma comunque una brava persona.

«Okay»

Con mia grande sorpresa gli diedi il mio numero. Subito notai l'espressione del ragazzo. Era felice.

«Adesso vado. Ci sentiamo» dissi
per poi rientrare e ritornare in classe.


~ Spazio autrice ~

Questo capitolo è un po' un cagata (per non dire tanto), ma dovevo pur mettere qualcosa sui Yoonseok, giusto?

Don't hate me. Love me. ~ KOOKVDove le storie prendono vita. Scoprilo ora