«Potresti smetterla di stare così appiccicato al mio ragazzo?» Yoongi stava cominciando a perdere la pazienza. Da quando erano arrivati in piazza, Jimin non aveva fatto altro che passare il tempo a stuzzicare Hoseok e il rosso faceva lo stesso col biondo.
«Non prendertela tanto Yoongi» Hoseok si staccò dalla presa di Jimin e dopo averlo preso per il collo e avergli spettinato i capelli sotto le lamentele di Jimin, si posizionò davanti al suo ragazzo e lo circondò con le braccia «Noi due facciamo sempre così, non dovresti prendertela tanto con Jiminie» avvicinò il suo viso a quello del menta e gli lasciò un bacio sulle labbra «Sei così bello quando fai il geloso» gli sorrise lui accarezzandogli la schiena.
«Non sono geloso» Yoongi sbuffò girandosi dall'altra parte senza ricambiare l'abbraccio di Hoseok.
«Si che lo sei» Hoseok sprofondò il viso sul petto del suo ragazzo e si lasciò inebriare dal buon profumo che emanava quest'ultimo.
«Si può sapere che fine ha fatto Taehyung?» disse guardando la strada alla ricerca di una chioma grigia «Lui non è mai in ritardo» Yoongi provò ad alzare il polso per guardò l'orario dal suo orologio nero decisamente costoso «Forse sarà meglio chiamarlo» cercò di prendere il cellulare dalla tasca dei jeans, ma le braccia di Hoseok che lo stringevano glielo impedivano.
«Rilassati Suga» Jin stava seduto sul bordo dell'enorme fontana in pietra, accanto a lui c'era Namjoon che lo stringeva a se come se qualcuno potesse rubarglielo da un momento all'altro «Devi smetterla di preoccuparti così per lui, non è mica un bambino»
«Magari ha cambiato idea e non viene» Jungkook se ne stava seduto sul bordo della fontana insieme a Namjoon e Jin, le braccia poggiate sulla pietra bianca e liscia e la testa sollevata in aria per osservare il cielo, che oggi era di un azzurro splendente. Portava un paio di occhiali da sole e sembrava particolarmente interessato a l'unica nuvola bianca che copriva una parte del cielo.
«Già, per non vedere la tua faccia di cazzo» rispose malamente Yoongi che era da giorni ormai che non faceva altro che attaccare Jungkook per ogni minima cosa da quando aveva visto il suo migliore amico stare male. Jungkook d'altronde l'aveva ignorato come ogni volta.
«Probabile» mormorò il castano in risposta, ignorando le occhiatacce del menta e continuando a guardare verso l'alto.
«Tsk» continuava a fissare irritato il castano che sembrava volesse solo ignorarlo «Lo odio quando fa così»
«Se avesse cambiato idea ci avrebbe avvisati» Jimin si avvicinò alla fontana, si era appena seduto accanto a Jungkook quando improvvisamente si alzò di colpo iniziando ad urlare e a guardare davanti a se.
«È arrivatoooo» alzò un braccio iniziando a sventolare la mano in aria per assicurarsi che Taehyung li vedesse.Jungkook si girò velocemente nella sua direzione e osservò il grigio venire verso di loro. Indossava un paio di jeans neri attillati e strappati al ginocchio, una maglietta nera larga dal colletto che metteva in mostra le sue clavicole, un giaccone enorme di diversi colori, delle scarpe da tennis nere e al collo una collana come al solito Gucci. I soliti capelli mossi questa volta erano lisci e gli ricadevano davanti ai suoi occhioni castani. Era una visione magnifica agli occhi di Jungkook.
Il castano rimase a fissarlo per tutto il tempo fin quando Taehyung non si avvicinò a loro. Accanto a lui un ragazzo alto dai capelli neri. Jungkook era talmente preso dal grigio che non si accorse della presenza di Jinyoung fin quando non lo ebbe davanti. Si incupì improvvisamente.
«Eccoti finalmente» Yoongi si staccò da Hoseok, che rimase deluso da quel gesto, visto che ormai si era posizionato comodamente sul petto del menta, e si avvicinò a Taehyung con sguardo serio «È da ben 20 minuti che ti aspettiamo» lo rimproverò Yoongi, poi si rivolse al ragazzo accanto all'amico «Ciao Jinyoung»
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Don't hate me. Love me. ~ KOOKV
Fanfic| COMPLETA | Taehyung trova un numero di telefono nel bagno della scuola. Contatta lo sconosciuto per noia. Ma cosa succederà quando scoprirà a chi appartiene quel numero? • Dal capitolo 61• «Sai che potevano vederci vero?» «Si» mormora «Ma dovevo f...