9. Un pomeriggio di programmazioni

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Ochako pov's

Siamo tornati dall'Inghilterra e le nostre giornate sono tornate alla normalità. Siamo qui che aspettiamo che Shoto e I-kun arrivino e ci presentino a cinpresentino ai loro sempai. Appena arrivano vediamo subito altri quattro ragazzi, uno è davvero altissimo, un vero e proprio colosso, un altro ha dei capelli neri sparati indietro, peggio di quelli di Kirishima, e una faccia che assomiglia a quella di un uccello. Un altro ha dei capelli biondo scuri e l'altro nero pece, che gli arrivano poco sotto la nuca. Saranno affidabili? Comunque la cosa ha poca importanza dato che vedo Izuku abbastanza a suo agio, soprattutto con faccia da cazzo. (L'avete capita? Uccello... Cazzo? Si ok faceva davvero schifo ma mi è venuta spontanea.)

- Ragazzi loro sono i nostri sempai.

Ci dice I-kun con un sorriso misto tra il sereno e l'euforico. Indicandoli ad uno ci dice i loro nomi: faccia da cazzo è Tokoyami-sempai, il colosso Shoji-sempai, riccioli d'oro tirati indietro col gel è Ojiro-sempai e invece mister sfigatello Sero-sempai. Ci portano nel loro laboratorio di informatica e ci dividiamo così: io e Bakugo con SfigaSero-sempai, Iida e i piccioncini con Riccioli d'Ojiro, mentre I-kun e Shoto avranno un "sensei" a testa. Cayami con I-kun e mister Shoji il colosso con Shoto. Cominciamo a lavorare e con noi ripartono dalle basi dell'elettronica mentre gli altri si portano avanti tantissimo. Arriviamo a sera che, noi poveri ignoranti in fatto di informatica abbiamo si e no capito come si fa un circuito in serie, ci manca quello in parallelo, mentre gli altri hanno già impostato l'intero programma e stanno cominciando a fare una parte della realtà virtuale vera e propria.

- Ehi ragazzi, che ne dite di andare a mangiare un gelato tutti assieme?

Propongo. Tutti annuiscono. I sempai, devono andare per fortuna. Sono contenta che ad I-kun non si sia messo in testa la malsana idea di invitare anche i sempai con noi, perché nessuno e dico NESSUNO si può mettere tra me e le mie ship; nea che i diretti interessati. Andiamo tutti in gelateria e I-kun comincia a parlare con Bakugo, di un po' di tutto, ma lui ha una faccia scocciata. La cosa non mi piace, non mi piace per nulla. Ad I-kun piace un mondo farenil gelato in casa e a Bakugo mangiarlo, così ne ho approfittato per dare a loro la scusa di parlare di qualcosa. Il secondo passo era quello di lasciarli, con una scusa qualsiasi, da soli, per ricreare la scena di un appuntamento, ma a quanto pare è meglio rimanere e vedere come continua la cosa. Forse però non tutto è oerduto. Stiamo a vedere magari la situazione cambia e non ce ne è bisogno. Stiamo camminando per le vie di Tokyo e l'umore di Bakugo continua a non mutare, anzi continua a peggiorare. Ora è addirittura stizzito. Spero che non lo sia a causa di I-kun. Eppure sta parlando di gelato, lo so perché sto leggendo il suo labbiale. La cosa si fa complicata. Decido di continuare con il piano lo stesso. Magari se gli lasciamo da soli per un po' riusciranno un po' a capirsi, o quanto meno saprò cosa è successo. Dopo tutto I-kun è impossibile che riesca a tenermi segreto qualcosa. Arrivati in gelateria ci mettiamo seduti in due tavolini, quattro da una parte e quattro dall'altra. Cominciamo a chiacchierare e dopo un po' arriva una cameriera che ci chiede che cosa vogliamo ordinare. I-kun prende una coppa enorme, Bakugo un affogato al caffè, Iida una coppetta di gelato normale, io un cono, Kaminari un affogato al cioccolato, Kirishima un frappè alla nutella e Shoto un milk shake al cioccolato. Abbiamo preso tutti qualcosa di diverso, è la prima volta che mi capita di andare con un gruppo nel quale abbiamo tutti gusti molto diversi. Sono un po' perplessa. Il carattere di Bakugo non accenna a migliorare, neanche un po'. Kaminari guarda l'ora e dice a Kirishima

- Ascolta, prendiamo la roba e poi ce ne andiamo ok?

Ottimo fuori i primi due. Ho fatto un po' di ricerche e oggi vanno ad un concerto insieme a Kyoto, per cui devono partire presto, domani non vanno a lezione. Appena arriva la roba i due si affrettano a finire e ci salutano. Si alzano e vanno a pagare. Una volta usciti mi alzo e vado in bagno. Mando un messaggio a Shoto dove gli spiego tutto quello che ho scoperto. Appena lo legge mi fa segno di stare tranquilla, speriamo che vada tutto bene. Con un pretesti qualsiasi mi trascino dietro gli ultimi due intrusi rimasti e ce ne andiamo dalla gelateria dopo aver pagato. Per strada comincio a parlare con Shoto del più e del meno, coinvolgendo anche Iida. Ci dirigismo verso la strada principale. Le vie sono larghe e molto vivaci. Le bancarelle dei negozi aperti in giorno lavorivo, mi hanno sempre messo allegria, perché segno di vita. Quando ero giù di morale I-kun mi portava sempre per una via molto affollata e piena d'allegria. Lì davvero mi sentivo subito meglio, eppure il rimedio migliore fu quello di Iida qualche anno fa. Mi sentivo davvero malissimo, non mi ricordo neanche perché, ma mi ricordo benissimo che minprese per mano, io in lacrime e mi trascinò in una sala giochi. All'inizio mi obbligò a giocare, ma verso la fine ero io a obbligarlo a giocare a tutti i giochi presenti. Mi divertii tantissimo, anche se alla fine ci fu I-kun che preuccupatissimo mi corse in contro e mi abbracciò, era stato un abbraccio dolcissimo e pieno di un amore fraterno che ormai ci unisce. Mi mancheranno quei bei vecchi tempi delle superiori, ma so perfettamente che ce ne attenderanno anche di migliori e di peggiori, per cui non mi lamento. Arrivati davanti a una stradina che porta in un quartiere residenziale, Shoto ci saluta. Ora so quantomeno in che quartiere abita. Io e Iida continuiamo verso casa mia. Davanti al cancello di casa mia saluto Iida. Come mai sento che questo ciao pesa più degli altri? Ma soprattutto, come staranno andando le cose tra quei due?

Katsuki Love Deku// Yaoi // BakuDeku-KatsuDekuDove le storie prendono vita. Scoprilo ora