18. Concerto di apertura

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(Dietro le quinte):
Ochako: Oh Raga! Chi comincia come narratore? Chi glielo dice a loro cosa stiamo facendo?
Eijirou: Katsuki-kun dai vai tu!
Katsuki: No, non ho voglia, ho cominciato io anche la scorsa volta! Mettiamo qualcuno di esterno! Tipo Iida, lui non parte mai!
*si sistema gli occhiali e si schiarisce la voce*
Iida: OK! Vado io!
*lo guardano tutti sospettosi*
Izuku: Sho-chan vai!
Shouto: OK vado.
*esce dalle quinte*
<< Ciao a tutti siete pronti? Siete gasati? E allora che cominci il concerto di apertura degli snøhvit!!!>>
La musica parte a tutto volume e nonostante i nostri compagni fossero scettici all'inizio, quand'ero appena uscito dal palco, ora sono tutti infevoriti.
La voce di Izuku-kun è fantastica e cattura tutti i cuori. La parte più bella, però deve ancora venire. Abbiamo fatto così tanto perché questo concerto venisse bene. Abbiamo sudato, ma devo dire che è stato davvero divertentissimo.
Pian piano ripenso a tutto quello che abbiamo fatto questa settimana per farci trovare pronti.

<< Ecco qui!>>
Izuku-kun entrò nell'aula sbattendo forte la porta contro il muro, seguito a ruota da Bakugo-kun. In mano i vari spartiti, alcuni caduti per l'impeto e la frenesia del momento. Gli luccicavano gli occhi mentre ad ognuno dava la propria parte. Quando tutti avemmo la nostra le demmo una scorsa veloce, i due compositori ci guardavano ansiosi. Finito di leggere la parte demmo tutti l'OK; ci accorgemmo tutti cha stavano trattenendo il sospiro quando buttarono fuori tutta l'aria che avevano nei polmoni. Bakugo prese la chitarra in mano e ci spronò ad andare anche noi agli strumenti per una prima prova. Fu pessima. Non riuscivamo ad andare a tempo e gli strumenti non producevano un bel suono. C'erano spesso note sbagliate e passaggi troppo difficili da eseguire a prima vista. Così con calma ci mettemmo a guardare la parte di ognuno e pian piano a capire dove e come migliorare. Contimuammo così per ore, con Ochako-chan che aveva cominciato a coordinarci come una direttrice d'orchestra.
Ben presto si fece sera e cominciammo a mettere via le cose. Nel tornare a casa lessi e rilessi lo spartito. Appena tornato mi misi a studiare. Il giorno dopo mi svegliai prestissimo ed andai in università. Ero di un'ora in anticipo. Andai nell'aula del club dopo aver chiesto in segreteria le chiavi. Entrai. L'aula era una vecchia sala studio, poi rilegata a ripostiglio. É abbastanza piccola per cui per lasciare più spazio possibile l'avevamo arredata con solo un tappeto sul parquet. I leggii e i supporti per le chitarra tutti tipati in un angolo, la batteria e la tastiera invece avevamo deciso di metterli sulla parete di fondo uno di fianco all'altro. Le pareti rosse quella mattina erano particolarmente luminose, forse per la luce del primi mattino.
Presi dall'angolino un leggio e cominciai a suonare. Ci eravamo accordati d'importare gli strumenti la mattina per le prove del pomeriggio; così quando dovetti andare in classe per la lezione della prima ora lasciai la mia chitarra e me ne andai.

<< No! No! E no! Non è così che va, ci devi mettere più sentimento.>>
<< Ma come vuoi che faccia? >>
<< Deve essere più dolce, non così aggressivo, la parte decisa e arrabbiata viene dopo!>>
<< Ma dopo quando?>>
<< Verso la battuta 161, per il finale.>>
<< Quindi mi stai dicendo che dopo un intero brano suonato dolce finisce con un moto di rabbia!? Ma non ha senso!!!>>
<< Si invece!>>
Per darvi un'idea di come erano la maggior parte delle nostre conversazioni in quei giorni alternate da queste:
<< ! Così!>>
<< Perfetto!>>
<< Ehi raga e se facessimo così?>>
<< Forte!>>
<< Mi piace!>>
<< Io ci sto, mi piace un casino!>>
<< Formidabile>>
<< Gran bell'idea>!!!>>

Di sicuro sono stati giorni stressanti e pesanti, ma mi sono divertito moltissimo e sono volati via in un attimo.

Ero con la testa tra le nuvole, ma per fortuna non sbagliai una singola nota. Quando finimmo uscimmo dalle quinte, calò il sipario e il l'insegnante incaricato come presentatore avvertì i nostri compagni che ora arrivava l'ultima performance prima di poterli sbattere fuori da quelle mura per fare quelle benedettissime e sudatissime vacanze estive.

Ochako pov's

Ed eccoli tutti ad aspettare l'ultima performance.
<< Coraggio Ko-chan! Vedrai che sarai bravissima!>>
Mi incoraggia I-kun, eh già l'ultimo spettacolo di chiusura tocca a me ed al mio piano. Faccio respiro profondo e vado sul palco, faccio un inchino prima di andare a sedermi di fronte alla tastiera. Avevo deciso di fare una cover al piano di "Save me" dei BTS, un gruppo coreano molto famoso che sta spopolando un po' in tutto il mondo. Piace soprattutto alle ragazze e io sono tra quelle ragazze. Li adoro. Faccio un altro respiro profondo e comincio a suonare. Chiudo gli occhi e mi faccio trasportare dalle note di questa bellissima e dolcissima canzone.
Appena finisce mi alzo e faccio un inchino al pubblico che mi applaude. Do uno sguardo veloce a tutto il pubblico e ritorno dietro le quinte. Batto il cinque a tutti i miei amici e compagni del club e facciamo un abbraccio di gruppo. Finalmente sono arrivate le attesissike vacanze estive ed ora possiamo passarle tra di noi. Ho già in mente una marea di posti, molto romantici per far sì che quei due si mettano insieme.

Angelo 😇 autrice
Niente non ho nulla da dire, intanto la pubblico, poi la Correggio man mano lo rileggo 👋🏻

Katsuki Love Deku// Yaoi // BakuDeku-KatsuDekuDove le storie prendono vita. Scoprilo ora