19. Incontri al parco divertimenti

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Izuku pov's

Guardo il paesaggio della città che cambia chilometro dopo chilometro. Dentro al pullman l'aria condizionata permette a tutti noi di non schiattare dal caldo. Non ho mai adorato parlare sui mezzi pubblici, ho sempre preferito guardare fuori dal finestrino o ascoltare la musica, o anche fare entrambe le cose. Il completo opposto di Ko-chan, lei invece adora urlare, scherzare, fare battute o giochi come obbligo o verità. A volte racconta annedoti della nostra vita particolarmente interessanti. La differenza principale è anche che lei racconta le storie io i fatti. Lei fa apparire un semplice viaggio un'avventura straordinaria, mentre io racconto le cose come stanno; per questo non sono bravo ad intrattenere e tendo un po' ad isolarmi. Ora tutti gli altri stanno giocando ad un gioco che a me personalmente piace moltissimo, si chiama dark stories. Ci sono dei misteri che bisogna risolvere, a volte sono crimini, altre volte cose assurde che non centrano con omicidi ma sono davvero assurde, quasi impossibili.
«Ehi, siamo arrivati! Ma ti senti bene per tutto il viaggio non hai parlato.»
Mi chiede il biondo a un palmo dal naso. È troppo vicino. Il mio battito accelera leggermente e le mie gote arrossiscono un poco. Questo caldo mi sta soffocando.
«, benone, semplicemente non amo parlare mentre sono su un mezzo di trasporto, qualunque sia.»
Gli rispondo. Lui annuisce ma non sembra molto convinto. Scendiamo tutti dall'autobus e ci dirigiamo verso l'ingresso del parco.
La coda è infinita. Ci mettiamo in testa alla fiumana di gente che si dirige a passo lento verso gli sportelli per fare i biglietti.
<< Ehi, ma lo sapevate che XXX si è messo con YYY?>>
<< Coooosa? Ma come lo sai?>>
<< Vengono al mio stesso corso di ingegneria elettronica. Per questo sono sicuro!>>
<< Posso dire che lo trovo ovvio? Insomma una specie di palestrato senza cervello come lui non poteva che stare con un oca come lei!>>
Dice Shouto-kun. Tutti come dei coglioni ci mettiamo a ridere e contimao a fare pettegolezzi su questa nuova coppia. Tra risate varie arriviamo davanti alla biglietteria, mi sembra di aver visto Ko-chan tirare una gomitata a Kacchan, mah sarà solo la mia impressione. Faccio per prendere il portafogli per pagare che il biondo mette una mano sulla mia e mi ferma. Mi dice sicuro:
<< Ci penso io!>>
Mi fa anche un sorriso rassicurante. E paga per me. Arrossisco leggermente.
Sento due mani appoggiarsi sulle mie spalle e scuotermi leggermente. Sembra che queste due mani lo stiano facendo per incoraggiarmi. Mi giro e vedo: alla mia sinistra Kaminari-kun e Kirishima-kun, mentre alla mia destra Ko-chan che mi alza "un pollice d'incoraggiamento". Se prima ero arrossito leggermente, ora sono un peperone. Reclino leggermente il capo e lo incasso tra le spalle, per cercare di non farmi vedere.
Una volta entrati cominciamo a girare per i vialetti gremiti di gente. La prima attrazione che ci troviamo davanti non è molto alta, ma ha una coda lunghissima; il contatore dice settanta minuti. Decidiamo di optare per un'altra giostra. Arriviamo dunque a una molto più alta. È piena di giri della morte, giri a vite e salite altissime. La guardo con gli occhi luccicanti. Adoro le attrazioni di questo tipo. Ovviamente la coda è molta meno; sì e no trenta minuti. Mi giro verso Ko-chan. Abbiamo condiviso tantissimi ricordi su giostre come questa. Sono sempre state le nostre preferite. Mi volto poi verso il biondo. Lo vedo molto titubante; Kirishima-kun e Kaminari-kun pure. Ten-kun non lo guardo nemmeno so per certo che non gli piacciono. Shouto per me invece è un'incognita. Lo conosco da troppo poco. Do un'altra occhiata al gruppo e poi mi decido. Con sicurezza afferro la mano di Kacchan. Non faccio neanche u passo che subito quel senso di possesso spietato mi attanaglia il petto. Lascio per cui la sua mano. Appena la mollo sembra un po' avvilito, decide di seguirmi comunque quando gli sorrido e col capo gli indico la giostra. Ci mettiamo in coda. Anche qui tra commenti e scherzi arriviamo davanti al cancellino per entrare sull'attrazione. Davanti a noi un display che indica quante persone possono salire. Quando il nostro "trenino" arriva il piccolo schermo indica "15". Attraversiamo il cancelletto e ci andiamo a sedere. I sedili sono disposti su due file. Il biondo si mette vicino a me. Noi due davanti e gli altri dietro. Mi volto indietro verso la mia migliore amica che mi sorride radiosa; le rispondo anche io con un sorriso genuino e mi giro avanti. Essendo in prima fila sono abbastanza eccitato. La mia mano istintivamente si va a posare sulla protezione di sicurezza del sedile, la stringo leggermente. Improvvisamente sento un calore sul dorso della mano. Un dolce tepore, tenue, rassicurante, il colore di un corpo. Subito l'immagine dei nostri corpi che stringono in una dolce morsa mi invade la mente; e poi eccola di nuovo. Delle mani che cercano di avvicinarsi alla figura di Katsuki Bakugo, ed eccola di nuovo quella gabbia che lo rinchiude, in cui solo io posso entrare. Se da una parte quell'immagine mi rassicura, la parte più razionale la ripudia con orrore. Scuoto la testa con impeto e scaccio dalla mente questi pensieri. Kacchan mi guarda con sguardo interrogativo, non ci do peso e riprendo a guardarlo eccitato. In questo modo si calma e io chiudo gli occhi e declino la testa di lato, per poterla appoggiare sulla protezione del sedile.
Sento un "clank" e quello delle catene che si muovono. Stiamo partire per la nostra corsa. L'ansia che sale, mentre piano piano saliamo. Poi sulla cima... eccola! La discesa in picchiata quasi a novanta gradi, come se stessimo cadendo nel vuoto, per poi tornare verso l'alto per un giro della morte. Dopo altre acrobazie il giro finisce. In tutto non sarà durato più di una manciata di minuti, ma a me queste sensazioni sono piaciute tantissimo. Ora sono gasatissimo.

Katsuki Love Deku// Yaoi // BakuDeku-KatsuDekuDove le storie prendono vita. Scoprilo ora