capitolo 23

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Clockwork pov:
Ore 5:12 a.m.
Mi stavo preparando per la ricerca di questo bunker, di cui mi parlava prima.
Lei si era addormentata velocemente, quelle pillole avevano fatto effetto subito.
Avevo preso la torcia, la mia felpa blu, una mappa della zona e uno zainetto marrone che conteneva tutto quello che dopo mi poteva servire.
Prima di uscire dalla mia stanza, la fissai.
Avrebbe ricevuto la sua lezione...era solo una bastarda.
"Riceverai quello che ti meriti..."
Sussurai io, per poi uscire e chiudere la porta.
Scesi in punta di piedi al piano di sotto.
Stavo per uscire dalla casa, ma venni da una voce che conoscevo fin troppo bene...Toby.
"Dove stai andando?"Domandò lui.
"Vado a farmi un giro...tanto per risvegliarmi".Dissi io mentendo.
Non potevo certo dirgli, che stavo andando a torturare i fratelli della sua migliore amica d'infanzia.
"Come mai sei sveglio tu invece?"
Domandai io, cambiando discorso.
"Oh, ho fatto lo stesso sogno..."Rispose
lui.
"L'incidente?"Chiesi io.
"S-si, solamente che questa volta è finita diversamente..."Disse lui.
Io rimasi stupita.
Ogni volta, prima che arrivasse quella sua amichetta, mi raccontava ogni volta del suo sogno...sua sorella, l'incidente, i vetri...il sangue.
"Oh!E come è andata a finire?"
Domandai io.
"Tutto accade come ti dicevo, ma Lyra non muore...mi rimane accanto e..."
Disse lui singhiozzando.
"E?..."Continuai io.
Lui non disse una parola e stava tremando.
"Tranquillizzati, ci sono io..."Dissi io, cercando di tranquillizarlo.
"A-alice..."Disse lui.
A quel nome mi venni la pelle d'oca, ma mi fece anche saltare i nervi.
Ero in mezzo a un mix di emozioni...
Rabbia?Tristezza?Vendetta?Non avevo idea di quello che mi stava succedendo, però io cercai di rimanere calma.
"A-alice?!Cosa centra lei?!"Domandai io.
"Lei...nel sogno ha salvato Lyra...non ho ben (non drowned) capito, sono tutti ricordi confusi, ma sembrava che avesse donato la sua vita, per far vivere mia sorella..."Disse lui.
"Nel sogno è stata molto gentile, comunque scusami, ma devo andare, vorrei sgranchirmi un po' le ossa..."
Dissi io mentendogli.
"Ok,io invece andrò in camera...mi preparerò per l'allenamento di oggi..."
Disse lui.
"Quindi...a dopo e ricordati che ti voglio bene, amica mia~"Disse Toby.
Io arrosii leggermente e ricambiai il saluto.
Uscii da quella casa dopo un po'...ero pronta per la vendetta.
.
.
.
Ore 8:15 a.m.
Ero ancora alla ricerca del rifugio di Alice.
Non avevo la più pallida idea di dove poteva trovarsi.
Mi stavo per arrendere, ma poi notai un strano rialzamento da terreno.
Mi avvicinai alla piccola collinetta rettangolare.
Dopo un po' di tempo, mi accorsi che era una bottola che portava sotto terra.
Sicuramente era questo il bunker di cui parlava.
"Fratellone?"Domandò una vocina fine, probabilmente quella di un bambino.
"Si Mark?Dimmi..."Rispose, da quello che riuscivo a capire, una voce di un ragazzo, forse un giovane adulto.
"Quando arriverà Alice?"Domandò il piccolino.
"Non lo so, ma non ci serve lei...è una pazza...comunque perchè ti interessa?"Disse il ragazzo.
"Ehm...così..."Disse il bambino mentendogli.
"No...aspetta...non mi dire che ci tieni a lei?!L-lei è pazza!"Disse il giovane uomo.
"L-lei potrà essere pazza, ma hai visto come ci siamo ridotti noi?!"Ribatte lui.
"Si, lo so benissimo come siamo ora!"
Esclamò il fratello maggiore.
"Ma tu sai per colpa di chi?!Tu perché ti mancava lei, mentre io perchè lei ha ucciso mamma e papà!"Continuò lui.
"Non è stata lei a ucciderli!Bensì il suo vero padre!"Disse il piccolo fratello.
"Questo è quello che credono tutti...in verità è tutta colpa sua, dei suoi problemi psicologici del cazzo!"Disse il ragazzo.
"Ma Zack!-"Disse Mark che stava per cominciare una frase, ma venne interrotto da Zack.
"N-non voglio parlare più di questo discorso, quindi stai in silenzio!"Disse lui.
"Va bene..."Rispose lui tristemente.
Io dopo aver ascoltato quella discussione, battei con un piede il suolo e la bottola si aprì come per magia.
Senti i piccoli passi di Mark avvicinarsi.
Credeva fossi la sua stupida sorellona Alice?!Ahah...che ingenuo.
"Finalmente sei arrivata Alic-"Stava per finire di dire lui, ma io lo spinsi giù per le scale, facendolo rotolare fino alla stanzetta.
Senti lui urlare dal dolore...Ops!Forse adesso si sarà rotto qualche costola.
(Quell'ops te lo inficherei su per il culo, infondo ho creato io questo carattere...scusate ma quando avevo in mente di farlo doveva farlo).
"CHE CAZZO?!ALICE CHE MERDA HAI FATTO?!"Gridò lui, non guardandomi neanche...non sapeva chi io fossi.
"Non chiamarmi Alice...io non sono la vostra stupida sorella!"Dissi io.
"C-chi sei?!"Disse lui, vedendo il fratellino che sarebbe diventato incosciente.
"Io?!...Io sono Clockwork!"Risposi io.
"Wow...BEL NOME DI MERDA, STRONZA!"Gridò lui (Fategli gli applausoni).
Io mi avvicinai, mentre lui stava indietreggiando.
Prese un coltello velocemente e me lo punto al collo.
"Stronza...adesso pagherai per quello che hai fatto..."Disse lui.
Io presi il mio coltello con la sua stessa velocità.
"Mi dispiace, ma quella che doveva vendicarsi ero io".Dissi io psicopaticamente.
"Beh...diamo le danze...vedremo
chi rimarrà in piedi..."Disse lui.
"Sfida accetata!"Risposi io.
Spazio autrice
Spero che il capitolo vi sia piaciuto!
Alla prossima e buone feste!
Da:
T.c❤

~Il mio sole~Ticci Toby Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora