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"Benvenuto alla Kim Corporation, Jeon Jungkook".
A queste parole il moro, senza saperne il vero e proprio motivo sentì una sensazione di agitazione pervadergli il corpo, diventando improvvisamente rigido sotto lo sguardo scrutatore del ragazzo.
"Come mai hai scelto quest'azienda per il progetto alternanza scuola-lavoro?"chiese il ragazzo dietro alla scrivania.

"Beh, a dire il vero sono stato estratto a sorte. Non ci permettono di scegliere, sa."

"Capisco. Hai qualche esperienza nel settore? O anche solo esperienza da segretario."

"Uhm... a dire il vero no, signor Kim." Rispose Jungkook, abbassando lo sguardo. Gli occhi attenti e scrutatori del suo nuovo datore di lavoro lo mettevano stranamente in soggezione, facendolo quasi arrossire.

"Ti prego, non darmi del lei, ho solo 2 anni più di te. Puoi chiamarmi "hyung", okay?" Gli disse Taehyung, sporgendosi leggermente per osservare meglio il viso del ragazzo, ma non mostrando alcuna particolare espressione.

"Oh, va bene signore...hyung, volevo dire!" Disse Jungkook, sforzandosi di guardarlo negli occhi.

"Bene Jungkook, dato che è solo il tuo primo giorno ti lascio nelle mani di Seokjin. Ti farà fare un giro veloce per l'edificio. Non ci vorrà molto, nonostante sia grande è facile da percorrere. Appena avrete finito, tornerai da me e ti farò un quadro generale di quello che sarà il tuo ruolo nella mia società." Detto questo, il maggiore alzò la cornetta del telefono sulla sua scrivania e compose velocemente un numero. Dopo qualche squillo una voce rispose.

"Kim, vieni nel mio ufficio, ho un compito per te: devi portare il mio nuovo assistente in giro per il palazzo, spiegagli un po' cosa succede in ogni stanza." Detto questo aspettò di sentire l'assenso dell'altro e riattaccò.

Dopo qualche minuto si sentì bussare alla porta. Ne fece capolino un ragazzo molto alto, che doveva essere di qualche anno più grande di Taehyung. Fece un inchino rivolto a Jungkook e quest'ultimo si alzò dalla sedia, pronto a seguirlo.

"Goditi il tour, Jeon." Lo salutò ammiccando il maggiore.

Per poco Jungkook non ci rimase secco.
Seokjin lo guidò per i corridoi con molta familiarità, come se ne conoscesse ogni angolo, cosa molto possibile. Jungkook decise di chiedergli da quanto tempo lavorasse là.

"Praticamente da sempre. Io e Taehyung ci conosciamo da una vita, quindi appena ha aperto l'azienda sono venuto a lavorare con lui." Rispose Seokjin, sorridendo.

"Capisco... È... È dura lavorare con lui? Non mi sembra molto...affabile, ecco."

Il più alto rise, mentre giravano per entrare in una grande sala.

"Taehyung è un bravo ragazzo, non dà molta confidenza a chi non conosce bene, certo, ma sono sicuro che andrete d'accordo." Gli assicurò il maggiore.

Il giro continuò per 15 minuti circa, e Jungkook imparò a distinguere ogni stanza del palazzo, dalla sala riunioni, alla sala fotocopie e agli uffici dei collaboratori.

Jin lo riaccompagnò verso l'ufficio del capo e lo salutò.

"Buona fortuna Jungkook. Se hai bisogno, non esitare a chiedermi aiuto." Gli disse, prima di dirigersi verso il suo ufficio.

Jungkook bussò alla porta dell'ufficio e Taehyung gli diede il permesso di entrare.
"Prego Jungkook, accomodati di nuovo." Disse Taehyung, facendogli un cenno con la mano.

Il modo in cui aveva pronunciato il suo nome fece venire i brividi a Jungkook, che si maledisse per la strana sensazione che lo aveva iniziato a pervadere.

Si sedette composto davanti alla scrivania del maggiore e distese le mani ai lati delle ginocchia, per poi iniziare a tormentarsi le nocche preso dall'imbarazzo.

"Dimmi Jungkook, hai idea di quali siano i compiti di un segretario?" Chiese il capo, lasciando andare la testa all'indietro sulla sedia girevole.

"Uhm... qualcosa come portare il caffè e fare fotocopie a raffica?" Rispose il moro, grattandosi la nuca confuso.

Taehyung rise debolmente, spostando lo sguardo su un'agenda stracolma sopra la scrivania.

"Non esattamente. Dovrai anche tener conto di tutti i miei impegni, che dovrai segnare su un'agenda. Questa è quella della mia vecchia segretaria. Puoi continuare ad usarla oppure trascrivere i miei appuntamenti su una nuova agenda."
Jungkook la prese e la scrutò per un po'.
"Penso che terrò questa, non vorrei sbagliare qualche trascrizione." Disse con un sorriso.

"Come preferisci. Leggila pure adesso, potrai farti un'idea di quelli che saranno i tuoi incarichi." Gli consigliò il ragazzo dai capelli argento, con un cenno della mano.

Jungkook sfogliò qualche pagina e lesse la scrittura ordinata della segretaria.
'Riunione con azienda francese', 'viaggio in Giappone'. Restò perplesso da quanti viaggi fossero segnati tra quelle pagine.

Una domanda gli sorse spontanea:
"Vedo che ci sono molti viaggi... io dovrò seguirti anche in altri paesi?"

"Beh, se per te non è un problema sì, dovrai fare anche questo."

"Uhm...io-"

"Hai qualche problema familiare di cui occuparti? Qualche ragazza che ti aspetta?" Chiese indagatore Taehyung, con un mezzo sorriso.

"Ragazza? Assolutamente... piuttosto mi preoccupo per la scuola. Dovrò saltare molte lezioni."

"Per quello non c'è alcun problema Jeon, tutte le tue assenze verranno giustificate. Sarà divertente, te lo assicuro."

"Oh, allora è perfetto." Sorrise radiosamente Jungkook.

"Ti hanno mai detto che sembri un coniglietto quando sorridi?" Domandò il maggiore, ricambiando il sorriso divertito.

"M-me lo dicono in molti, sì. È una cosa imbarazzante..." il moro arrossì fino alle punte delle orecchie e abbassò lo sguardo.

"Nah, è carino. Beh Jungkook, direi che per oggi puoi andare. Ci vediamo domani alla stessa ora." Lo congedò Taehyung, alzandosi per stringergli la mano.

Jungkook  ricambiò la stretta e lo salutò, lasciandosi l'ufficio alle spalle.

'Anche questa giornata è andata... spero di trovarmi bene qua.' Pensò, ed imboccò la strada di casa con un sorriso stampato sul volto.


A/N
Hola! Ecco il terzo capitolo
Come al solito lasciate una stellina ed un commento se vi è piaciuto!

War of Hormone|| Taekook Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora