"Jungkook, sveglia, siamo arrivati." Taehyung scosse la spalla del minore, che in risposta fece un verso infastidito.
"Che c'è?" Borbottò, rigirandosi sul sedile e aprendo lentamente gli occhi, incrociando quelli del suo capo che lo scrutavano con un sorriso.
Taehyung pensava che Jungkook fosse davvero tenero quando dormiva: le sue labbra formavano un piccolo broncio e somigliava ancora di più ad un coniglietto. Non appena realizzò di star facendo questo tipo di pensieri si schiarì la voce e cercò di mantenere un tono serio e professionale."Forza, siamo atterrati." Gli comunicò, porgendogli la sua mano per aiutarlo ad alzarsi.
Jungkook la afferrò, ancora un po' frastornato, e prese la sua valigia, dirigendosi verso l'uscita.
Fecero un cenno di saluto a Ben, e attraversarono la pista d'atterraggio a passo svelto; una grande macchina li stava aspettando poco lontano da là, la quale li avrebbe condotti a Stoccarda.L'autista scese dalla macchina e li salutò cordialmente. Aprì il bagagliaio e li aiutò a mettere le valigie all'interno, per poi aprire loro anche le portiere dove si sarebbero accomodati.
"Portaci al Le Méridien di Stoccarda." Ordinò Taehyung, con fare autoritario.
"Certo, signorino Kim."
Detto questo partirono; per la maggior parte del viaggio Jungkook si sentì parecchio a disagio a stare accanto al suo hyung, che continuava ad ascoltare messaggi vocali per questioni di lavoro.
"Uhm... hyung, che programmi abbiamo per stasera?" Chiese timidamente il più giovane.
"Avremo un meeting con l'ente tedesco verso le 19.00, e poi ceneremo insieme. Penso che arriveremo all'hotel alle 16.30 circa, quindi avremo un po' di tempo per rilassarci prima di andare." Spiegò il più grande, risolutamente.
Jungkook fece un sospiro, limitandosi ad annuire."Hey, sei agitato?" Chiese Taehyung, sorridendogli.
"Un po'... ho paura di non essere all'altezza." Confessò il castano, guardandolo negli occhi per la prima volta da quando erano saliti in macchina.
Taehyung istintivamente gli prese la mano e la strinse, così da rassicurarlo."Jungkook, se ho scelto di portarti qua con me è perché sono sicuro che te la caverai alla grande, e che hai delle speciali capacità. Non ti sottovalutare, sei un ragazzo molto intelligente."
Jungkook non sapeva davvero cosa dire; quel contatto tra le loro mani aveva contribuito a fondere gli ultimi neuroni rimasti attivi nel suo cervello, e ciò che uscì dalle sue labbra fu un semplice "grazie, hyung."
"Beh, avremo del tempo libero in questi giorni tra una riunione e l'altra, quindi potremo andare a visitare qualche monumento o fare qualcosa insieme, se per te va bene." Propose Taehyung, lasciando andare la sua mano.
"Uh, è perfetto. Stoccarda è una città molto affascinante da quel che ho visto su internet." Disse Jungkook, sorridendo.
"Già, ti piacerà molto, ne sono sicuro."
Dopo queste parole Jungkook annuì e trascorsero il resto del viaggio, di circa un'ora, nel più totale silenzio, se non per fare qualche commento di circostanza.
Giunsero nell'hotel che Taehyung aveva prenotato per loro e il più piccolo ne rimase estasiato. Era un hotel immenso, lo stile era completamente diverso da quelli che solitamente si vedevano a Seoul."Ti piace?" Chiese Taehyung, riportandolo alla realtà.
"Sì! Tantissimo."
Dopo aver scaricato le valigie dalla macchina, i due entrarono e subito vennero assistiti da un cameriere, che li invitò a lasciargli le valigie per portarle nelle loro stanze.

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War of Hormone|| Taekook
FanfictionDove Jungkook, ragazzo che frequenta l'ultimo anno di liceo, per il progetto alternanza scuola-lavoro si ritrova a fare l'assistente al giovane capo della compagnia Kim Corporation, Kim Taehyung ||Comprende capitoli Yoonmin|| ⚠️sono presenti scene s...