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Jungkook sedeva in silenzio nel sedile posteriore dell'Audi nera prenotata da Taehyung che l'avrebbe condotto all'aeroporto, dove Taemin sarebbe atterrato nel giro di poco.
L'autista parcheggiò all'esterno e il moro entrò dentro il grande edificio, dirigendosi verso la zona che recitava "Arrivals", dalla quale presto sarebbe uscito il signor Lee.
Non passò molto prima che le grandi porte della sala si aprissero e molte persone ne uscirono a poco a poco; un ragazzo coreano dai capelli biondi, poco più basso di Jungkook e molto ben curato attraversò quel breve spazio che li divideva e si diresse con un sorriso verso il minore.
Jungkook fece un breve inchino e gli sorrise a sua volta, salutando.

"Ben atterrato, signor Lee."

"Grazie. Tu devi essere Jungkook. Chiamami solo Taemin, odio le riverenze." Affermò il maggiore, poggiando poi una mano sulla spalla di Jungkook.

"Va bene, Taemin. Seguimi, la macchina ci aspetta fuori." Così i due lasciarono l'aeroporto e si diressero verso l'auto.
Taemin prese posto insieme a Jungkook nel sedile in pelle e sospirò, probabilmente per la stanchezza; in Corea in quel momento sarebbero state circa le 6.30 del mattino, e il jet lag lo stava uccidendo.

"Stanco?" Chiese timidamente Jungkook al ragazzo.

"Distrutto. In aereo non ho dormito praticamente nulla; penso che appena arriveremo in hotel dormirò come un ghiro."
Replicò il maggiore, portandosi una mano alla bocca per sbadigliare.

"Taehyung dov'è? Mi aspettavo che venisse lui a prendermi..." domandò, con un velo di delusione nella voce.

"Stava sbrigando delle questioni al telefono quando l'ho lasciato; oggi non si è fermato un attimo." Spiegò il minore.

"Okay, ho capito."

Un'ora dopo i due scesero dalla macchina e fecero il loro ingresso al Le Meridien; Taemin richiese le chiavi della sua stanza: era solo qualche stanza più in là rispetto a quella di Taehyung e Jungkook.

"Fammi capire, voi state in stanza insieme?" Chiese Taemin curioso, ma nascondeva anche un leggero sospetto nel suo sguardo scrutatore, tanto che Jungkook si sentì estremamente in imbarazzo.

"Beh, sì. Un errore nella disposizione delle stanze, niente di più. Ovviamente abbiamo due letti separati!" Precisò, non appena vide la fronte aggrottata del biondo.
Sembrava quasi...geloso? Jungkook comunque non ci fece molto caso, e dopo averlo salutato fece per entrare nella sua stanza, ma fu interrotto dal più basso.

"Jungkook, ti spiace dire al tuo capo di passare nella mia stanza appena può? Digli solo che gli devo parlare." Spiegò velocemente.
Jungkook annuì.
"Sarà fatto. Sempre che non stia già dormendo."

"Sono sicuro di no, piccoletto. Grazie mille di tutto, ci vediamo domani." Disse, per poi dirigersi a passo svelto verso la sua camera.

Jungkook aprì la porta e si trovò davanti Taehyung, con ancora indosso la camicia, la cravatta allentata e i pantaloni eleganti.
Decisamente non aveva neanche considerato l'idea di andare a dormire, troppo concentrato su alcuni fogli disposti sul letto. Quasi non si accorse della presenza del minore in camera, fino a che questo non parlò.

"Tae-ehm, hyung. Il signor Lee è arrivato ed è già nella sua stanza. Mi ha chiesto se per caso potessi passare da lui adesso, ha detto che ti deve parlare."

"È urgente?" Chiese esasperato il maggiore, finalmente posando il suo sguardo sul volto stanco di Jungkook, che scosse la testa.
"Non lo so, non ha specificato altro."

"Okay, vado. Grazie Jungkook, direi che per oggi puoi andare a dormire, sei distrutto." Constatò. Jungkook fece un sorriso tirato e Taehyung si sollevò dal letto, avvicinandosi a lui e passandogli d'istinto una mano sulla guancia, per poi staccarsi come se avesse preso la scossa e lasciare la camera d'hotel, diretto verso quella di Taemin.

War of Hormone|| Taekook Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora