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Taehyung's POV

Quella notte non chiusi minimamente occhio; l'unico riposo che riuscii ad ottenere furono dieci minuti passati in dormiveglia, che vennero prontamente interrotti non appena le mie orecchie captarono dei movimenti al piano inferiore dello yacht.
Probabilmente Jungkook se ne stava andando, e io non ho avuto il coraggio di fare nulla per fermarlo.
Da un lato avrei voluto alzarmi da quel maledetto letto e correre giù da lui, implorarlo di restare qui con me e promettergli che se mi avesse dato solo un altro po' di tempo avrei messo fine a tutta la questione con Taemin. Volevo spiegargli le mie motivazioni, e volevo ottenere una seconda possibilità per dimostrargli che lo amavo davvero, e che per me in realtà Taemin non significava nulla se non un passatempo. D'altra parte, però, volevo rispettare la sua scelta di tornare a casa per riflettere e starmi lontano per un po', in modo da schiarirsi le idee e magari prendere in considerazione l'opzione di perdonarmi. E in ogni caso, non avrei avuto il coraggio di affrontarlo faccia a faccia, forse per paura di essere umiliato, per paura di diventare consapevole del fatto che ero uno stronzo traditore, una di quelle persone che non sarei mai voluto diventare nella vita, un completo fallimento.

Non appena i rumori cessarono e fui certo del fatto di essere rimasto solo all'interno dell'imbarcazione, mi alzai di malavoglia dal letto ed entrai in bagno, spogliandomi dei vestiti dentro ai quali avevo passato la notte ed entrando nel box doccia, accendendo il getto d'acqua bollente.

Le parole di Jungkook continuavano a sconvolgere la mia mente già incasinata. Sprazzi di quei discorsi risuonavano nelle mie orecchie e tra le pareti di quel bagno, colpendomi come pugnalate... "non toccarmi... mi fai schifo..." Come dargli torto, d'altronde? Lo avevo tradito, e lo avevo fatto senza alcun pudore, senza la minima preoccupazione di nascondere le prove, perché ero convinto del fatto che Jungkook fosse troppo ingenuo per venirlo a sapere.

Con un colpo secco interruppi quella sottile cascata d'acqua e mi avvolsi nel mio accappatoio, per poi scendere nella stanza in cui Jungkook doveva aver passato la notte. Il suo profumo aleggiava ancora nell'aria, o forse era solo un effetto della mancanza che già iniziavo a provare.

"Sono un vigliacco... solo... un fottuto vigliacco..." sussurrai a me stesso, per poi prendere qualsiasi oggetto che mi capitasse tra le mani ed iniziare a lanciarlo su ogni superficie di quel maledettissimo yacht. Non fui contento finché non ammaccai tutte le pareti e tutta la moquette fu ricoperta di cocci, coi quali ferii i miei piedi, ma non provai alcun dolore, niente in quel momento poteva superare le lame che sembravano attraversare il mio cuore ad ogni respiro spezzato dalle lacrime. Con il cuore che sembrava uscirmi dal petto, presi il telefono, lo stesso che aveva rovinato me e Jungkook, e composi il suo numero. Dovevo sentire la sua voce, magari scoprire che tutto quello che avevamo passato la sera prima era solo un brutto sogno, e che lui non se ne era mai andato.

Il telefono squillava, e squillava ancora, ma dopo un po' la linea venne interrotta. Aveva rimesso giù, e probabilmente non avrebbe mai richiamato. Scaraventai per terra anche il telefono, e per quanto provassi a danneggiarlo, il pavimento non era troppo duro da romperlo.
Tutto quello che avrei voluto fare in quel momento era aprire l'anta di quella fottuta barca e buttarmi in acqua, lasciandomi annegare, ma non riuscii a fare neanche quello.

Per un tempo indefinito restai seduto sulle mie ginocchia a fissare il vuoto, con le lacrime che solcavano le mie guance fino a seccarsi e farmi tirare la pelle del viso. Ad un certo punto quell'arnese infernale riprese a squillare, e tremante lo presi in mano, nella speranza di leggere il nome del mio ragazzo.

Ma la persona che stava chiamando era esattamente il suo opposto. Era Taemin, e nei primi secondi fui indeciso se mettere giù o sollevare quella cornetta verde. Presi quella scelta, deciso a porre fine alla nostra tresca segreta, che aveva portato soltanto sofferenze nella mia vita e in quella di Jungkook.

War of Hormone|| Taekook Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora