"Ricordate di studiare i primi tre capitoli per la verifica della prossima settimana, e vedete di esercitarvi! Soprattutto tu Park." Disse la professoressa rivolta a Jimin, provocando la risata di Jungkook mentre sistemava il materiale dentro al suo zaino.
"Hai capito scemo?" Lo schernì il castano.
L'altro si imbronciò, disperato perché come al solito avrebbe dovuto rimandare tutti i suoi impegni per studiare fisica, se non voleva essere rimandato anche quell'anno.
"Come farò? Diventerò uno di quei ragazzi gobbosi che passa le giornate a studiare." Si lamentò Jimin.
"Secondo me sei più preoccupato per il fatto che non potrai stalkerare Min Yoongi 24 ore al giorno." replicò Jungkook, sbattendogli l'agenda in testa.
"Ahi, coglione, mi fai male! E comunque non lo stalkero così tanto... solo quando mi annoio..."
"Disse quello che è rimasto sveglio fino alle 6 del mattino a ricostruire il suo albero genealogico. Secondo me sei uscito di testa per colpa sua. Non che prima fossi meglio..." proseguì Jungkook, uscendo dall'edificio per la ricreazione, affiancato dall'amico.
"Ma che ne vuoi capire tu. Giuro che un giorno ti organizzo un appuntamento al buio con qualcuno a caso."
Il castano alzò gli occhi al cielo, esasperato.Al suono dell'ultima campana, gli studenti abbandonarono l'edificio scolastico per tornare alle proprie case.
Quel pomeriggio, alle 15.30 Jungkook avrebbe iniziato il suo stage, quindi doveva fare tutto di fretta: aveva solo due ore per mangiare, farsi una doccia e raggiungere l'edificio, che distava parecchio da casa sua, essendo dall'altra parte della città.
Quindi arrivato a casa consumò il pranzo velocemente, per poi andare a rilassarsi sotto il getto d'acqua caldo.
Alle 15.00 era pronto per uscire, quindi prese la bici ed iniziò a pedalare, raggiungendo il posto giusto in tempo.L'edificio era colossale, pieno di vetrate, con una grande porta scorrevole che in cima recitava "Kim Corporation".
Jungkook fece il suo ingresso dopo aver legato la bici in uno degli spazi appositi all'esterno."Buonasera, sono qui per iniziare il mio stage extrascolastico... può dirmi a chi devo rivolgermi?" Chiese gentilmente alla donna che stava dietro alla scrivania della reception.
Quest'ultima alzò lo sguardo dal computer e gli sorrise.
"Oh, tu devi essere Jeon Jungkook, dico bene? Devi salire al secondo piano e poi andare sempre dritto fino alla terza porta a destra. Lì c'è l'ufficio del signorino Kim, non puoi sbagliare." Rispose frettolosamente.Jungkook la ringraziò, un po' smarrito, e si fece strada verso l'ascensore, che si aprì lasciandolo entrare.
"Secondo piano..." ripetè Jungkook pigiando il tasto giusto.Non appena lo raggiunse, ripetè le indicazioni dategli nella sua testa, già pronto a perdersi.
'Sempre dritto, terza porta a destra... Aish, non so distinguerla! Questo corridoio è immenso...' guardò la mano con cui scriveva e la tese in avanti, sperando che nessuno lo beccasse e lo prendesse per matto, e continuò a camminare fino a raggiungere una porta rossa con sopra una targhetta dorata, sulla quale erano incise le parole 'Kim Taehyung- Direttore'.
'Eccoci.' Pensò Jungkook agitato, prima di prendere coraggio e bussare tre volte.
"Avanti!" Disse una voce profonda.Quel tono grave arrivò alle sue orecchie, facendole drizzare nonostante avesse pronunciato delle semplici parole. Sentendo il consenso Jungkook aprì la porta dell'ufficio e il suo occhio cadde subito sulla immensa finestra che faceva da parete e che si affacciava sulla città, mentre le altre pareti erano ricoperte da librerie stracolme di libri, documenti. L'ufficio era molto ampio, fatto principalmente in legno scuro. Al centro della stanza era posta un'immensa scrivania con una pila di documenti disposti in una pila ordinata all'angolo della scrivania. Un grande computer era sistemato al centro. L'occhio del ragazzo girovagò nella stanza fino a posarsi su una figura maschile. Kim Taehyung. Egli dava le spalle alla porta d'entrata, aveva le braccia conserte con lo sguardo rivolto verso il panorama "si sieda pure" disse al moro con voce autoritaria, sempre senza voltarsi. Il moro annuì e chiuse la porta per poi sedersi nella comoda sedia posta davanti alla scrivania. E fu in quell'esatto momento che Taehyung si voltò. Subito Jungkook non potè che non pensare a quanto fosse bello, e figo, il ragazzo: capelli color argento, lunghi e mossi che gli coprivano la fronte; occhi di un marrone che catturavano al primo sguardo, labbra sottili e piene. Il suo fisico non era troppo evidenziato da muscoli, ma nemmeno asciutto. Era il giusto, o almeno per gli standard del ragazzo. Ma la cosa che colpì di più Jungkook non fu l'aspetto fisico, ma bensì la giovane età del ragazzo. Sarà stato all'incirca qualche anno più grande.
Taehyung si accomodò nella sua sedia e si portò un dito alle labbra, osservando il ragazzo moro davanti a sé.
"Beh benevenuto alla Kim Corporation, Jeon Jungkook".A/N
Hola! Ecco il secondo capitolo
Come al solito lasciate una stellina ed un commento se vi è piaciuto!

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War of Hormone|| Taekook
FanfictionDove Jungkook, ragazzo che frequenta l'ultimo anno di liceo, per il progetto alternanza scuola-lavoro si ritrova a fare l'assistente al giovane capo della compagnia Kim Corporation, Kim Taehyung ||Comprende capitoli Yoonmin|| ⚠️sono presenti scene s...