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"Puoi prenderti il disturbo di spiegarmi cosa significa tutto ciò?" Chiese il minore, indicando lo schermo illuminato, che mostrava le notifiche col testo degli SMS.

Taehyung strizzò gli occhi, tentando di mettere a fuoco da quella distanza, ma già immaginava di cosa potesse trattarsi. Si avvicinò lentamente al letto sul quale era seduto il minore, ingoiando rumorosamente il nodo che aveva in gola, pronto a negare penosamente davanti all'evidenza.

"Non... non so cosa dirti, Jungkook. Sicuramente avrà sbagliato-" iniziò, sfoggiando una certa indifferenza, ma il corvino lo interruppe subito.

"Ah, ha sbagliato dici? Qua però c'è scritto chiaramente il tuo nome." Replicò Jungkook, gli occhi che gli bruciavano a causa delle lacrime che minacciavano di liberarsi da un momento all'altro. Ma non gli avrebbe dato questa soddisfazione.
"Da quanto tempo va avanti tutto ciò?" Chiese, stringendo i pugni.

Taehyung stette in silenzio per diverso tempo, non sapendo cosa replicare; Jungkook sbloccò finalmente il telefono, aprendo quella conversazione e mettendosi a scorrere nella chat, per trovare qualche altra prova, ma il maggiore si fiondò su di lui, tentando di toglierglielo dalle mani.

"Adesso basta, Jungkook, dammi il mio telefono e fatti i cazzi tuoi." Disse, ma l'altro gli tirò uno schiaffo e continuò ciò che stava facendo.

Taehyung si massaggiò la guancia colpita, non osando interferire ulteriormente.

"Questi sono cazzi miei! Ora allontanati, per favore."

Come si aspettava, Jungkook trovò un sacco di messaggi, spinti e non, all'interno del telefono del suo ragazzo. Sembrava che la relazione con Taemin andasse avanti da prima che loro si mettessero insieme; per un periodo avevano preso una pausa, ma poi nell'ultimo periodo avevano riiniziato a frequentarsi.
Il minore poggiò il telefono sul letto, nauseato sia dal contenuto di quella chat che dall'improvviso shock. Sentiva la testa girare, e chiuse gli occhi per un attimo, portandosi le mani alle tempie e massaggiandole. Respirò profondamente per qualche secondo, prima di riprendere a parlare.

"Taehyung. Rispondimi, da quanto tempo va avanti questa storia?" Ripetè il minore, sopraffatto.

"Settimane... non so quante di preciso. Io..." confessò, lo sguardo basso per paura di incrociare quello duro e ferito di Jungkook.

"Perché Taehyung? Che cazzo c'era di sbagliato in noi due? Ti ho mai fatto mancare qualcosa? Ti ho dato tutto quello che volevi, tutto quello che ti serviva. Il mio tempo, l'amore, il sesso. A quanto pare non era abbastanza, vero?"

"Non... non è quello. È solo che... mi ha preso in un momento di debolezza, a lavoro andava tutto male, tu avevi gli esami e tutto e ci vedevamo poco..." spiegò Taehyung, la voce rotta.

"Queste quindi ti sembrano motivazioni valide per tradirmi? E guardami negli occhi quando ti parlo, cazzo! Smetti di fare il codardo!" Inveì contro di lui Jungkook, gonfio di rabbia.

"Jungkook... giuro che metterò fine a questa cosa, okay?" Disse Taehyung, guardandolo finalmente negli occhi.

"Guarda, non ce n'è più alcun bisogno. Per me questa storia può benissimo finire qui, e tu puoi andare dal tuo amichetto Taemin. Ecco, vedi, lui può tenerti testa, mica come un bambino della mia età. Lui ti può soddisfare e ti può tenere compagnia quando io sarò impegnato a dare degli esami fondamentali per il mio futuro! Perché a quanto pare non ti si può lasciare un attimo da solo che ti fiondi subito nel letto di qualcun altro. Senti, riportami a casa. Anzi, lascia stare, non mi devi più niente. Me ne vado io." Disse Jungkook, e prese il suo borsone, iniziando a riempirlo in fretta e furia.

"Jungkook, fermati un attimo, porca puttana! Non puoi semplicemente prendere, andartene e mettere fine a questa relazione! E poi dove cazzo vuoi andare a quest'ora, è notte fonda, non conosci il posto e può essere pericoloso. Resta qui e parliamo, per favore, comportati da adulto." Lo implorò Taehyung, prendendolo per le braccia.

War of Hormone|| Taekook Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora