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Jungkook si precipitò giù dalle scale che portavano alla sala da pranzo, per fare colazione.

Sua madre era seduta al tavolo: beveva una tazza di caffè mentre leggeva una rivista.

"Buongiorno mamma. Dormito bene?" Chiese Jungkook, aprendo uno sportello della mensola ed estraendone dei cereali, che poi versò in una tazza.

"Sì Kookie." Disse, sorridendogli. "Tu invece? Sei tornato tardi stanotte, pensavo che Jimin dovesse tornare presto per l'esame orale di oggi." Aggiunse.

"Beh..." iniziò Jungkook, mentre versava il latte nella tazza. "Infatti lui è tornato prima... io sono rimasto...mmh... con gli altri. Sai, Namjoon, Hoseok..." Mentì. Ovviamente aveva passato tutta la sera con Taehyung. Ormai era passata circa una settimana da quando i due erano diventati ufficialmente una coppia, e in quei giorni non avevano fatto altro che stare insieme. Jungkook aveva risposto subito di sì, nonostante avesse passato parecchi secondi nel panico più totale. Non si aspettava assolutamente una dichiarazione simile, così su due piedi, soprattutto da uno come Taehyung, perché beh, non sembrava assolutamente tipo da fare discorsi simili. Ma a quanto pare c'erano molti lati di Taehyung che il moro non conosceva, e sperava di poter rimanere a lungo con il maggiore per scoprirli tutti, uno per uno.

"Strano, la mamma di Hoseok mi ha detto che aveva la febbre alta." Indagò sua madre. Cazzo, se n'era dimenticato. A quella donna non sfuggiva davvero nulla, a volte Jungkook pensava che fosse un'inviata della CIA sotto copertura.

"Oh, sì, ho detto Hoseok? Intendevo Chanyeol." Disse, con tono poco convincente.
"Mh..." si limitò a dire sua madre, alzando un sopracciglio,tutt'altro che disposta a credere a suo figlio.

"In questi giorni comunque non sei mai a casa, stai sempre a dormire fuori... c'è qualcosa che devi dirmi?" Domandò, alzandosi dal suo posto per riporre la tazza di caffè nel lavabo.
Non sarebbe riuscito a mentire ancora, e comunque prima o poi avrebbe dovuto dirglielo...
"Beh... ecco, la verità è che mi sto vedendo con qualcuno. Anzi, uh... io e questo qualcuno stiamo insieme." Confessò il moro, raccogliendo passivamente con il suo cucchiaino dei cereali dalla tazza.

"Oh... davvero?! Sono molto felice per te, Jungkook!" Esclamò sua madre, e gli fece segno di alzarsi un attimo dalla sedia, per poi abbracciarlo.

"Sei felice con lui?" Gli domandò, accarezzandogli la schiena.

"Molto mamma. È perfetto, davvero."

"E il fortunato ha un nome?"

"Ehm..." e ora cosa si sarebbe dovuto inventare? Sua madre conosceva il nome del suo ex datore di lavoro, ovviamente. Non poteva semplicemente dirle: 'sto insieme a Taehyung'.

Al silenzio di Jungkook la mamma inarcò un sopracciglio, divertita, e chiese nuovamente:
"Almeno lo conosco? È... uno dei tuoi amici, o un compagno di classe?"

Jungkook decise di evitare ancora una volta la domanda e si alzò velocemente dalla sedia.

"Beh, guarda! È tardissimo, devo scappare adesso. Ci vediamo stasera, okay?"

"Okay, ho capito, chiedo troppo. A stasera tesoro." Lo salutò sua madre, con un sorriso.

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Jungkook si strinse a Taehyung sotto le coperte, nascondendo la testa nell'incavo del suo collo e lasciandovi un bacio, sospirando.
"Qualcosa non va, amore?" Domandò il maggiore, prendendo ad accarezzargli la schiena nuda.

Jungkook aveva passato tutto il giorno a pensare se dire o no a sua madre che il suo ragazzo era Taehyung. Aveva paura di come avrebbe potuto reagire, di cosa avrebbe pensato di lui. Quando le aveva detto di essere gay lei l'aveva accettato tranquillamente, dicendogli che qualsiasi ragazzo lui avesse deciso di frequentare, lei sarebbe stata felice per lui, a patto che questa persona trattasse bene il suo bambino. Ma una relazione con il suo datore di lavoro, come l'avrebbe presa? Era poco professionale, sbagliata sotto ogni aspetto, e sua madre aveva una così buona impressione di Taehyung, e Jungkook aveva paura che scoprendo che si frequentavano avrebbe cambiato idea su di lui e l'avrebbe detestato.

"Niente... pensavo." Rispose Jungkook, alzando il viso e facendo sfregare i loro nasi, ad occhi chiusi, per poi far sfiorare le loro labbra.

Taehyung le prese tra le sue e lo coinvolse in un breve bacio.
"E a che pensavi? Sempre se si può sapere." Indagò il più grande, tracciando il contorno del suo viso con le dita.

"Ecco... mia madre sa di noi due. Cioè, sa che sto insieme a qualcuno, ma non sa che sei tu." Affermò Jungkook.

Taehyung alzò un sopracciglio. "E quindi?" Non capiva dove il minore volesse arrivare. Forse i suoi genitori non sapevano che fosse gay e lui gli stava chiedendo aiuto per dirglielo?

"Quindi... ho paura di dirle che sto con te. Non fraintendermi, però ho ansia che vada a pensare che sono tipo... una troia."

Taehyung rise forte all'uscita del più piccolo, che corrugò la fronte e lo guardò perplesso.

"Jungkook, perché dovrebbe? Sono sicuro che sarà comunque felice per te. E poi essere una troia significa ben altro."

"Sì, okay, ma io mi scopo il mio capo..." iniziò il moro, rivolgendo gli occhi al soffitto e sbuffando.

"Jungkook... sta' tranquillo, non penserà niente del genere." Lo tranquillizzò il maggiore, ma Jungkook assunse un'espressione ancor più scoraggiata, poco convinto da quelle parole.
"Sai cosa potremmo fare? Dille che organizziamo una cena tutti insieme, così avremo finalmente occasione di conoscerci." Propose il maggiore, e Jungkook sgranò gli occhi.

"C-che cosa? Sei matto?"

"Dai, andrà bene! Tanto prima o poi dovrai dirglielo, non credi?" Taehyung scrollò le spalle e guardò intensamente il minore, con il gomito poggiato sul letto e la mano a sorreggergli la testa.

"Beh sì, ma... non è un po' presto? Non sono pronto a fare una cosa simile! Aiuto, mio padre poi..."

"Jungkook. Ora o mai più, prendi coraggio e facciamolo." Lo spronò il più grande.

"Uff... sì, okay, va bene." Accettò il più piccolo, e Taehyung sorrise, mettendosi sopra di lui ed iniziando a baciarlo con foga, in quel modo che mandava il cervello del minore in tilt.

Jungkook sorrise nel bacio ed intrecciò la lingua alla sua, ansimando non appena Taehyung strinse uno dei suoi glutei tra le mani.

"Ehi... non vorrai mica un secondo round, huh?" Chiese il minore, ridendo, non appena si staccarono.

"Perché, tu no?" Taehyung sorrise maliziosamente, tenendolo ancora intrappolato sotto al suo corpo.

Il moro scosse la testa in segno di negazione, ridendo ancora più forte non appena Taehyung prese a fargli il solletico per tutto il corpo.

A/N
Hola! Ecco il trentatreesimo capitolo
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Buona lettura.⭐️

War of Hormone|| Taekook Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora