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Il mattino seguente, Taehyung si alzò dal lettino che aveva condiviso con Jungkook nel piano superiore del suo yacht nero, e scese nella piccola cucina per preparare la colazione ad entrambi. Tostò qualche fetta di pane, dispose su un vassoietto diverse creme spalmabili e marmellate e due tazze di succo d'arancia, per poi tornare dal suo ragazzo, ancora nel mondo dei sogni.

Ieri erano andati a dormire tardi, infatti avevano guardato qualche puntata di una serie TV in streaming sul tablet del maggiore, e quando decisero di spegnere ed andare a letto si erano fatte già le due del mattino.

"Jungkookie..." sussurrò, muovendo leggermente la sua spalla, ottenendo in risposta solo un rantolo infastidito.

"Sveglia, dormiglione, ti ho portato la colazione!" Insistette, sedendosi accanto a lui e prendendo ad accarezzare i suoi capelli spettinati dal sonno.

"Solo... cinque minuti..." brontolò il minore, girandosi dall'altra parte.

L'altro sospirò, e si posizionò a cavalcioni su di lui. L'altro aprì un occhio- o per lo meno, si sforzò di aprirlo completamente-, confuso dall'azione improvvisa del più grande.

"Che stai... NO TAEHYUNG!" urlò, non appena l'altro prese a fargli il solletico sui fianchi, la zona più sensibile di Jungkook.

"Ti prego b-basta, mi alzo su-subito!" Lo implorò, tentando di fermare i suoi polsi. Taehyung si arrese, soddisfatto, e si sollevò dal suo corpo, prendendo il vassoio dal comodino sul quale lo aveva poggiato e aspettando che l'altro si raddrizzasse sul letto per poi porgerglielo.

"Forza, mangia... tra poco ci spostiamo."

"E dove andiamo?" Chiese, prendendo una fetta di pane e spalmandoci sopra della Nutella, addentandola.

"In una spiaggetta qua vicino, l'ho vista sulle mappe. Sembra molto tranquilla, non ci vanno molte persone." Spiegò il maggiore, bevendo il suo succo.

"Perché mi porti sempre in questi luoghi isolati? Mi vuoi stuprare, uccidere e nascondere il mio cadavere?" Chiese il minore, accigliato.

"Seh, certo, non l'avevi capito?" Scherzò l'altro.
"Dai, scemo, finisci e poi vestiti. Io inizio a scendere." Disse, dandogli un bacio sulla fronte per poi lasciarlo solo su quel letto.

Appena entrambi furono pronti, Taehyung si mise con Jungkook nella cabina dove stava il timone, iniziando a guidare verso quella nuova rotta; non vedeva l'ora di passare un po' di tempo sdraiato in spiaggia a prendere il sole in compagnia del minore, che nonostante il malumore iniziale per essere stato svegliato in quel modo così brusco, ora sembrava essere molto affabile ed affettuoso.

Poggiò la testa sulla spalla del maggiore e sfregò la guancia sopra di esso, lasciando un sospiro rilassato.

"Hai dormito bene stanotte?" Gli domandò, accarezzando il suo ginocchio ossuto.

"Sì, a parte il caldo... quel letto è così stretto..." si lamentò il più grande.

"Già. Starti così attaccato mi fa davvero venire il vomito." Scherzò Jungkook, con una finta espressione disgustata.

"Hey, stronzetto, guarda che c'è chi pagherebbe per avermi addosso come una cozza tutta la notte." Replicò indignato l'altro.

"Certo..."

Dopo un buon quarto d'ora Taehyung attraccò lo yacht in un molo dalle modeste dimensioni, nel quale erano state ormeggiate solo piccole barche, che sembravano stare là da molto tempo.

"Guarda, è quasi vuota. È un peccato, però, è un posto così bello..." Commentò Jungkook, mettendo una mano sulla fronte per parare il sole che gli impediva di scrutare verso la spiaggia.

War of Hormone|| Taekook Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora