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La serata di Jungkook insieme a Taehyung procede tranquillamente, i due parlarono del più e del meno, riuscendo in qualche modo a capire il carattere di entrambi.
Il corvino era affascinato dal maggiore, non solo per l'aspetto estetico, ma anche per il suo carattere: lo affascinava come il suo hyung affrontava tutti i problemi di petto, senza paura di come potessero andare le cose, senza il timore di poter sbagliare.
Passarono tutta la serata così, a conoscersi.

Il maggiore dopo aver dato uno sguardo all'orologio si alzò guardando Jungkook, e gli porse la mano, invitandolo ad alzarsi.

"Si è fatto un po' tardi... che ne dici di fare un giro, prima di tornare a casa?"

"Oh, non c'è problema. Possiamo andare."

I ragazzi presero le loro giacche e si diressero alla cassa.
Non appena Jungkook estrasse il suo portafoglio per porgere una banconota alla cassiera per pagare i loro ordini, Taehyung si apprestò di nuovo a fermarlo, stavolta meno delicatamente, tirando un colpetto sulla mano del minore.

"Fermo, rimetti i soldi a posto, pago io."

"Ma hyuuung! Non è giusto, mi hai comprato anche il manga!" Si lamentò Jungkook. Nel mentre la ragazza dietro il bancone li guardava perplessa, alzando lievemente il sopracciglio.

"Beh, è equo. Tu lavori per me e non vieni nemmeno pagato, perciò permettimi almeno di offrirti da bere."

"Davvero, mi offendo se non mi fai pagare almeno stavolta." Protestò Jungkook, ma inutilmente, in quanto la cassiera allungò la mano verso Taehyung, afferrando i soldi che teneva ancora stretto fra le lunghe dita; il maggiore rivolse al piccoletto un'espressione soddisfatta.

Jungkook alzò gli occhi al cielo, sentendosi infastidito, ma allo stesso tempo affascinato da quanto fosse galante quell'uomo.

Non appena il pagamento fu completato, i ragazzi salutarono cortesemente la ragazza alla cassa e lasciarono il locale, godendosi la piacevole sensazione del vento sulla pelle.

"Allora Jungkook... ti trovi bene all'azienda?" Domandò Taehyung mentre iniziarono a camminare senza una meta precisa.

"Molto. A dire il vero...ammiro molto il tuo lavoro hyung, spero di riuscire a mettere su la mia impresa come hai fatto tu, un giorno." Si complimentò con lui il più giovane, stringendosi nelle spalle, sentendo a poco a poco il disagio dissolversi man mano che parlava con il suo capo.

Solitamente non si lasciava andare così facilmente con le persone che conosceva a malapena, tantomeno se erano suoi superiori, ma in Taehyung c'era qualcosa che gli ricordava se stesso, e che lo metteva piacevolmente a suo agio, come se fosse un fratello maggiore.

"Sono davvero felice che tu abbia le idee chiare sul tuo futuro. Non me lo aspettavo, considerando il carattere dei ragazzini al giorno d'oggi."

Jungkook si limitò a sorridere, sbuffando un po' per il freddo. Il maggiore se ne accorse e d'istinto portò un braccio sulle spalle del più basso, così da scaldarlo.

"Hyung... posso farti una domanda privata?" Chiede Jungkook titubante.

"Certo, spara pure."

"Ecco, se sei sempre in azienda, come trovi il tempo per la tua ragazza e i tuoi familiari?"

"Oh...beh. prima di tutto, non ho una ragazza, anche perché non sono interessato al sesso opposto..." inizia il maggiore, preso un po' alla sprovvista.

"Ah...Beh, un ragazzo allora?"

"Neanche." Ride il più alto.

"Ops, pensavo di sì. Insomma... Sei un bel ragazzo, è strano." Replica onestamente Jungkook, arrossendo.

"Grazie del complimento, Kook. Comunque, per quanto riguarda la mia famiglia, loro vivono fuori, perciò in ogni caso li vedo solo alle feste e durante le ferie."

"Capito..." dice il minore.

La passeggiata continuò tranquillamente, e i due optarono per sedersi  in una panchina di un piccolo parchetto, poco lontano da dove erano in quel momento.
Jungkook ascoltò assorto alcuni racconti delle esperienze del suo capo in paesi stranieri, di cui non sapeva neanche l'esistenza -beh, forse anche per via della scarsa conoscenza della geografia da parte del coniglietto-.

Taehyung per lui stava diventando davvero una figura da cui trarre ispirazione; non era facile lasciare tutto, i suoi amici, i familiari e la città natale per mettere su un'azienda dal nulla, soprattutto alla sua giovanissima età.

Per il più grande invece, Jungkook era davvero un ragazzo formidabile, assennato e con la testa sulle spalle, e per questo era davvero felice di poter passare del tempo in sua compagnia anche fuori dal lavoro.
A dire il vero, gli occhi dolci del minore e il suo sorriso adorabile erano riusciti a scaldare il suo cuore dopo tanto tempo, e sentiva la necessità di proteggerlo.

Durante la strada verso la casa del più piccolo, il maggiore ricevette una chiamata. Con uno sonoro sbuffo tirò fuori il telefono dalla tasca interna del suo giubbotto per poi rispondere.

"Ah.. mmmh, okay dammi cinque minuti e sono lì".

Dopo aver chiuso la chiamata Taehyung ripose il cellulare nel taschino interno della giacca e guardò il più piccolo.

"Mi hanno chiamato per un incontro di lavoro, quindi è meglio aumentare il passo".

Il più piccolo leggermente scosso dal cambio di umore del maggiore annuì e accelerò il passo.
Qualche minuto dopo arrivarono all'abitazione del più piccolo.

"Beh, allora ci vediamo in ufficio settimana prossima." Iniziò Jungkook, non appena raggiunse il portone di casa sua.

"Sì. Grazie tante della serata, spero di non averti annoiato. A volte so essere davvero logorroico." Scherzò il capo, mostrando un ampio sorriso che provocò una morsa allo stomaco di Jungkook.

"Assolutamente, mi sono divertito davvero tanto. Beh... Allora io entro."

Taehyung si avvicinò al corvino per poi scompigliarli i capelli, dandogli poi una leggera pacca sulla spalla.

"Notte, piccoletto."

"Buonanotte, hyung." Jungkook varcò la soglia di casa sua e si chiuse la porta alle spalle, sorridendo come mai aveva fatto prima, e rimanendo là per molti minuti.
"Wow. Semplicemente, wow" pensò per poi decidersi a salire le scale ed andare a dormire.

Immerso nei suoi pensieri riguardanti tutti il suo capo jk quasi non sentì il suo telefono squillare ripetutamente.
Scuotendo leggermente il capo prese di fretta l'apparecchio elettronico per poi portarselo all'orecchio.

È Chanyeol.

"Ehi jk, senti hanno aperto da poco questa nuova discoteca, è fantastica. Siamo io, baek, hobi e joon, ci raggiungi?" Domandò l'amico al più piccolo.
Perché no? Non avendo sonno non avrebbe senso per lui rimanere a casa con le mani in mano

"Assolutamente, dimmi il luogo" rispose scendendo di corsa le scale e uscendo dalla sua abitazione e imbucandosi nella strada notturna di Seoul.
Dopo aver ricevuto la posizione da parte del'amico, Jungkook iniziò a camminare a passo svelto verso la nuova discoteca: la BigHit.

A/N
Hola! Ecco il nono capitolo
Come al solito lasciate una stellina ed un commento se vi è piaciuto!

War of Hormone|| Taekook Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora