6. Scomparsi

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Harry trascorse insieme a Louis le ore successive a passeggiare e a fare shopping e il ragazzo dagli occhi blu comprò perfino una rivista di cruciverba in giapponese, con la promessa che Harry glielo avrebbe insegnato un po'.

Non appena tornarono in hotel, trovarono alla reception, ad attenderli, due uomini in giacca e cravatta, che si presentarono come agenti di polizia.

Harry li guidò in una zona più defilata della hall e, insieme a loro e a Louis, si accomodò su uno dei tanti divanetti.

" Mi spiace disturbarla, signor Styles " disse uno dei due uomini " ma conosce una certa Kyoto Katayama ? "

Harry corrugò la fronte, sentendo il nome della donna che non era riuscito a contattare, guardò Louis intensamente, annuì e raccontò agli agenti tutta la storia, mostrando loro anche il test del DNA appena ritirato.

I poliziotti ascoltarono attentamente, si consultarono con uno sguardo e poi il più anziano spiegò:

" Mi spiace di averla disturbata, ma nello zainetto del bambino c'era un foglietto con il suo nome e l'indirizzo dell'hotel in cui alloggiava qui a Tokyo "

" Zainetto del bambino? " chiese Louis, intervenendo per la prima volta.

" I figli della signora Katayama sono stati trovati da alcuni passanti mentre vagavano da soli in un parco. Li hanno portati da noi, alla stazione di polizia " rispose l'agente.

" Ma, non capisco " commentò Harry " come è possibile? "

L'altro poliziotto si sporse un po' verso di loro e spiegò a bassa voce:

" Abbiamo interrogato la bambina più grande, che ha otto anni e lei ci ha spiegato, in chiaro stato di shock, che i genitori l'hanno accompagnata, insieme al fratello, al parco, li hanno fatti sedere su una panchina, li hanno baciati e abbracciati e, con la scusa di andare a prendere un gelato, si sono allontanati.
I bambini hanno aspettato per un po', poi, non vedendoli tornare, si sono messi a cercarli, vagando per il parco.
È così che sono stati trovati dai passanti, che poi li hanno accompagnati alla nostra stazione di polizia.
La bimba ci ha fornito il nome dei genitori, abbiamo provato a contattarli al telefono, ma nulla, ci siamo recati a casa loro, ma anche lì non abbiamo trovato alcun segno della loro presenza "

" E sul posto di lavoro? " suggerì timidamente Louis.

" Niente nemmeno lì " commentò il poliziotto più anziano " e la realtà è che sembrano svaniti nel nulla. Per questo ci siamo rivolti a lei, signor Styles, perché il suo nome e questo indirizzo era l'unico appiglio che avevamo "

Harry annuì a disagio, guardò Louis e chiese:

" A che conclusione siete giunti? "

" Non si possono fare ipotesi ancora " rispose l'agente " comunque non vi disturberemo ulteriormente, grazie di tutto e complimenti per i suoi libri, li ho letti tutti! "

I due poliziotti si alzarono, Harry e Louis fecero altrettanto e quest'ultimo domandò:

" E i bambini? Dove sono? Hanno qualche parente che si occupi di loro? "

" Sono in una casa famiglia " rispose il poliziotto più anziano " purtroppo non hanno alcun familiare oltre ai genitori "

Louis sentì il proprio cuore riempirsi di tristezza, prese istintivamente la mano di Harry e la strinse con forza e continuò a farlo finché i due poliziotti non se ne furono andati.

Harry e Louis rimasero a Tokyo ancora un paio di giorni, ma non tornarono più sulla faccenda, come se, parlarne, fosse in un certo senso doloroso per entrambi.

Alla vigilia del loro ritorno a Londra, lo scrittore contattò uno dei due poliziotti, che gli aveva lasciato un biglietto da visita in caso si fosse ricordato qualcosa di importante e chiese se avessero rintracciato Kyoto e suo marito.

Purtroppo la risposta fu negativa e Harry chiuse la comunicazione con un grave peso sul cuore.

Il giorno dopo lasciò con Louis il Giappone, ma nè lui, nè il marito riuscirono a togliersi dalla mente la faccenda e il mistero che la avvolgeva.

Doppio aggiornamento oggi perché ieri non sono riuscita ❤️

Giappone, ciliegi in fioreDove le storie prendono vita. Scoprilo ora