Nei giorni seguenti Harry e Louis frequentarono assiduamente l'orfanotrofio e la loro presenza fece sì che Kei subisse una notevole trasformazione.Il bimbo, infatti, cominciò a parlare un po'con tutti e, seppur timido e impacciato, iniziò a partecipare a qualche gioco con gli altri bambini, che furono ben contenti di accoglierlo fra loro.
Tutto sembrava andare per il meglio, ma un giorno Akemi convocò nel suo ufficio Harry e Louis e il suo volto teso e non sorridente come al solito li fece subito preoccupare.
" C'è qualche problema? " chiese subito Louis, cogliendo all'istante l'atmosfera tesa che si respirava nella stanza.
" Non so se si tratti di problemi " rispose la donna " ma di complicazioni sì "
Harry e Louis si guardarono negli occhi e la paura serpeggiò fra loro.
" Io ho capito che avete intenzione di adottare Kei " spiegò Akemi " e così ho iniziato a preparare i documenti e a parlare con i miei superiori, solo che il giudice minorile, che è colui a cui spetta l'ultima parola per l'adozione, ha espresso dei dubbi su di voi "
" Perché? " domandò Harry perplesso.
" Lui mi ha detto perché siete stranieri, ma io ho la convinzione che i suoi dubbi derivino dal fatto che siete due uomini " rispose la donna con tristezza.
" Ma le adozioni a coppie gay sono legali in Giappone! " protestò Louis accalorato.
" Lo so e anche lui lo sa " commentò la donna " infatti nella sua motivazione ha scritto che non vede di buon occhio l'adozione di Kei da parte di due stranieri perché il padre biologico del piccolo era inglese e, secondo lui, questo fatto danneggerebbe la psiche del bambino. Io, però, lo conosco da anni e da anni osteggia le adozioni a coppie omosessuali "
" E non si può fare nulla? " disse Louis agitato " Non si può passare la pratica ad un altro giudice? "
" Purtroppo no " sospirò la donna sconfitta " ma, per adesso, la motivazione che ha scritto è solo informale. Quella ufficiale arriverà tra una settimana e si deciderà tutto lì "
Louis, incapace di contenere il suo dolore, iniziò a piangere in silenzio, mentre Harry, abituato a gestire in modo diverso la tristezza, diede un pugno alla scrivania e si alzò in piedi arrabbiato.
" Quindi non è solo Kei il problema " sbottò irato " quel bastardo non ci affiderebbe neanche un altro bambino..."
Akemi annuì a disagio e spiegò:
" È l'unico giudice così intransigente e vecchio stampo e speravo di concludere la vostra adozione dopo il suo pensionamento, invece, purtroppo, lavora ancora due mesi e non ho potuto fare nulla per evitarlo....non potevo scappare con le carte, mi aveva visto..."
Harry si prese i ricci fra le mani e scosse la testa incredulo e deluso.
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Giappone, ciliegi in fiore
FanfictionIl mondo di Louis è finalmente sereno, pieno di amore e di Harry. Qualcosa, però, può distruggerlo e riportarlo nel buio da cui, così faticosamente, è fuggito. Sequel di " Per favore, non lasciarmi andare..." È necessario leggere prima quella storia...