22. Ammettere la verità

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Tutti, nel giardino dell'orfanotrofio, rimasero paralizzati dal terribile urlò che risuonò nell'aria, ma il primo a rimanerne atterrito fu Louis.

Avendo capito da chi proveniva, si girò verso l'albero da cui si era appena allontanato e non vide più Kei e non lo vide più perché il bambino gli si era avvicinato di corsa e gli stava abbracciando le gambe con tutte le sue forze.

Louis, all'inizio, non seppe cosa fare, ma, poi, spinto dal suo cuore, cominciò ad accarezzargli i capelli e, quando il bambino sollevò il volto, potè vedere per la prima volta i suoi penetranti occhi azzurri.

" Non andare via " sussurrò Kei in un inglese stentato, ma capibile.

Louis gli circondò il volto con le mani e lo vide sorridere per la prima volta, un sorriso lieve, ma vero.

Allora, in quel preciso istante, si rese conto che non sarebbe mai riuscito a lasciarlo in quell'orfanotrofio.

Sollevò lo sguardo e incrociò gli occhi di Akemi, velati dalle lacrime e quelli di Harry, privi di qualsiasi emozione.

Prese Kei per mano e si diresse verso di loro, indeciso su cosa fare o dire.

Akemi gli venne in aiuto, perché esclamò, non appena furono più vicini:

" Quello che è successo è straordinario! Kei non aveva mai mostrato affetto per qualcuno...io...io sono scioccata..."

Louis sorrise, strinse a sè il bambino, ma lo sguardo di Harry lo gelò sul posto, dato che era uno sguardo freddo, quasi di astio.

Akemi dovette intuire che qualcosa non andava fra i due uomini, così decise di intervenire, anche se non era propriamente il suo compito.

" Louis " suggerì allora con fare casuale " perché non fai una passeggiata con Kei e provi a chiacchierare un po' con lui ? Credo che possa servire ad entrambi "

Il ragazzo dagli occhi blu annuì, ritrovandosi a porre la propria fiducia in una donna che conosceva appena, ma che, inspiegabilmente, gli infondeva una grande sicurezza e tranquillità e, dopo aver gettato un ultimo sguardo al marito, si allontanò.

Akemi, una volta sola con Harry, chiese:

" Ci sono dei problemi? Mi sembra che il gesto di Kei, più che farti emozionare, ti abbia procurato dispiacere..."

" Hai ragione " rispose franco il riccio " e ti spiego il motivo. Louis, con tutto quello che ha passato, non ha bisogno di un bambino problematico come Kei "

La donna lo studiò un istante e domandò a bruciapelo:

" È Louis a non averne bisogno o piuttosto tu? "

Harry la guardò e ammise con sincerità:

" Sono io...non...non mi piace quel bambino "

Giappone, ciliegi in fioreDove le storie prendono vita. Scoprilo ora