Tutti, nel giardino dell'orfanotrofio, rimasero paralizzati dal terribile urlò che risuonò nell'aria, ma il primo a rimanerne atterrito fu Louis.Avendo capito da chi proveniva, si girò verso l'albero da cui si era appena allontanato e non vide più Kei e non lo vide più perché il bambino gli si era avvicinato di corsa e gli stava abbracciando le gambe con tutte le sue forze.
Louis, all'inizio, non seppe cosa fare, ma, poi, spinto dal suo cuore, cominciò ad accarezzargli i capelli e, quando il bambino sollevò il volto, potè vedere per la prima volta i suoi penetranti occhi azzurri.
" Non andare via " sussurrò Kei in un inglese stentato, ma capibile.
Louis gli circondò il volto con le mani e lo vide sorridere per la prima volta, un sorriso lieve, ma vero.
Allora, in quel preciso istante, si rese conto che non sarebbe mai riuscito a lasciarlo in quell'orfanotrofio.
Sollevò lo sguardo e incrociò gli occhi di Akemi, velati dalle lacrime e quelli di Harry, privi di qualsiasi emozione.
Prese Kei per mano e si diresse verso di loro, indeciso su cosa fare o dire.
Akemi gli venne in aiuto, perché esclamò, non appena furono più vicini:
" Quello che è successo è straordinario! Kei non aveva mai mostrato affetto per qualcuno...io...io sono scioccata..."
Louis sorrise, strinse a sè il bambino, ma lo sguardo di Harry lo gelò sul posto, dato che era uno sguardo freddo, quasi di astio.
Akemi dovette intuire che qualcosa non andava fra i due uomini, così decise di intervenire, anche se non era propriamente il suo compito.
" Louis " suggerì allora con fare casuale " perché non fai una passeggiata con Kei e provi a chiacchierare un po' con lui ? Credo che possa servire ad entrambi "
Il ragazzo dagli occhi blu annuì, ritrovandosi a porre la propria fiducia in una donna che conosceva appena, ma che, inspiegabilmente, gli infondeva una grande sicurezza e tranquillità e, dopo aver gettato un ultimo sguardo al marito, si allontanò.
Akemi, una volta sola con Harry, chiese:
" Ci sono dei problemi? Mi sembra che il gesto di Kei, più che farti emozionare, ti abbia procurato dispiacere..."
" Hai ragione " rispose franco il riccio " e ti spiego il motivo. Louis, con tutto quello che ha passato, non ha bisogno di un bambino problematico come Kei "
La donna lo studiò un istante e domandò a bruciapelo:
" È Louis a non averne bisogno o piuttosto tu? "
Harry la guardò e ammise con sincerità:
" Sono io...non...non mi piace quel bambino "
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Giappone, ciliegi in fiore
FanficIl mondo di Louis è finalmente sereno, pieno di amore e di Harry. Qualcosa, però, può distruggerlo e riportarlo nel buio da cui, così faticosamente, è fuggito. Sequel di " Per favore, non lasciarmi andare..." È necessario leggere prima quella storia...