15. Preparativi

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Il mattino dopo Harry e Louis si svegliarono presto e si sedettero entrambi al tavolo della cucina per telefonare in Giappone.

" A Tokyo sono quasi le cinque " disse Harry " quindi troverò sicuramente uno dei due agenti che conosciamo ancora alla stazione di polizia "

Louis annuì e osservò con gli occhi blu colmi di attesa il marito prendere il cellulare e comporre il numero.

Dopo alcuni istanti, dall'altra parte dovettero rispondere perché Harry iniziò a parlare animatamente.

Louis non riuscì a capire quasi nulla della conversazione e attese con il cuore in gola che terminasse.

Alla fine Harry chiuse la comunicazione, sorrise e prese fra le sue le mani del marito, stringendole con forza.

" I bambini sono stati portati in un orfanotrofio " spiegò il riccio " e, da quanto mi ha detto il poliziotto, sono adottabili anche da persone straniere. Non hanno parenti in vita, quindi sono soli al mondo e...e se tu vuoi, possiamo provarci, anche se non è detto che ce li affidino "

" Io vorrei provarci, amore mio " sussurrò Louis con gli occhi lucidi.

Harry sorrise, annuì e lo baciò con affetto, mettendosi poi subito in moto per organizzare il loro viaggio a Tokyo.

" Dovremo fermarci in Giappone almeno un mese " disse a Louis pigiando sui tasti del suo computer " ma per me non è un problema dato che posso scrivere il mio libro anche là. Tu te la senti di stare via da Londra per così tanto tempo? "

" Se ci sei tu, io posso andare anche in capo al mondo " sussurrò Louis con sincerità.

Harry gli sorrise con amore e gratitudine, gli diede un buffetto sulla guancia e tornò ad occuparsi dei preparativi del viaggio.

Invece di prenotare un albergo, optò per un piccolo appartamento, posto però in una zona centrale della città, vicino a tutti gli uffici che avrebbero dovuto frequentare e soprattutto all'orfanotrofio.

L'appartamento, inoltre, era collocato in un complesso residenziale dotato di ristorante, self-service e supermercato, quindi non avrebbero avuto problemi per le questioni di prima necessità e di primaria sopravvivenza.

Non appena volo e appartamento furono prenotati, Louis si dispose a scrivere la lista delle cose da mettere in valigia e Harry rimase incantato per più di un'ora ad osservarlo scrivere, concentrato, con la piccola lingua che ogni tanto faceva capolino fra le sue labbra sottili.

Era davvero innamorato perso del suo piccolo puffo!

Tranquilli, l'angst arriverà presto 💙💚

Giappone, ciliegi in fioreDove le storie prendono vita. Scoprilo ora