7. Di nuovo la normalitá

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Un mese dopo

La vita di Harry e Louis era tornata alla normalità, ma il ricordo di quanto avvenuto in Giappone non era stato dimenticato, anzi, ogni tanto tornava alla ribalta, soprattutto nel ragazzo dagli occhi blu, che avrebbe desiderato con tutto se stesso sapere che cosa era accaduto a Kyoto e a suo marito.

Harry aveva contattato un paio di volte gli agenti di polizia incaricati del caso, ma da loro non aveva saputo nulla.

Delle due persone scomparse non si aveva alcuna traccia e i bambini restavano nella casa famiglia.

Harry sospettava che i poliziotti avessero delle piste da seguire, o quantomeno delle tracce, ma sapeva benissimo che non sarebbero certo venuti a raccontare qualcosa a lui, che in tutta la faccenda c'entrava in modo del tutto casuale.

Una sera, quando per le strade di Londra si cominciava a respirare già l'aria della primavera, Harry decise di portare Louis fuori a cena, in un ristorante italiano che amavano entrambi.

" Tu mi vizi troppo " sussurrò Louis al marito, una volta seduti al loro tavolo.

" Tu meriti di essere viziato " mormorò il riccio, prendendogli una mano e baciandola " e ogni giorno ringrazio il cielo di averti ancora con me, di poterti toccare e parlare "

Louis sorrise lievemente, gli accarezzò una guancia e disse:

" Vorrei non averti fatto soffrire così tanto negli anni passati per il mio carattere e per la mia costante insicurezza "

" Ma stai scherzando? " esclamò Harry infervorato " Sono io ad aver sbagliato tutto, ma...ma ormai non ha più importanza perché siamo felici e ci amiamo "

" E continuerai ancora ad amarmi se ordinerò le lasagne, la cotoletta, le patatine fritte e la torta di mele con panna e diventerò una balena? " chiese Louis sbattendo le ciglia.

" Certo, amore " rispose Harry serio " ma la balena è troppo grande per le tue dimensioni, al massimo puoi diventare un piccolo pesce palla, di quelli mignon, che si trovano negli acquari "

Louis gli lanciò uno sguardo che voleva essere assassino, ma che si rivelò invece una specie di broncio bambinesco.

Dimenticò comunque tutto rapidamente non appena il cameriere gli portò il menù e, per tutta la durata della cena, rise e si divertì insieme al marito, godendosi il cibo, il vino e la musica che una piccola orchestra suonava nel ristorante.

Quando uscirono dal ristorante, si accorsero che pioveva e, dato che non avevano l'ombrello, si misero a correre, tenendosi per mano, fino alla macchina.

Si ritrovarono dentro l'abitacolo bagnati fradici...il Louis di una volta avrebbe reagito preoccupandosi per Harry e per il possibile raffreddore che avrebbe potuto prendere, il Louis di adesso, invece, scoppiò a ridere perché i ricci di suo marito, così schiacciati e bagnati, gli ricordavano troppo un piatto di spaghetti cinesi.

Giappone, ciliegi in fioreDove le storie prendono vita. Scoprilo ora