Capitolo 2(Victoria).

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"Tutto bene?"
È quello che mi chiedono spesso le persone,eppure fino a poco tempo fa non avrei saputo rispondere.
Avrei riposto un sì impacciato,o con un cenno della testa avrei sostutuito un"si va avanti."
Eppure nessuno è stato mai capace di leggere i miei occhi,che hanno sempre trasmesso la risposta a quella domanda.
No.
Potrebbe andare meglio.
Sto male.
Ricordo quando Damiano mi chiamò in disparte,nella sala prove,e mi chiese cosa avevo.Stavo male,e lui se ne era accorto perchè l'unica cosa che gli è sempre importata di me è stato vedermi sorridere.
Lo so che lui i miei occhi li legge,sempre,e so che spesso sorride non appena lo faccio io.
È una cosa che non si puo' spiegare agli altri,un fulmine a ciel sereno.
Non puoi spiegare cosa provi quando vedi quella persona,o cosa provi quando lei ti legge dentro,ed è come se sapesse tutto di te.
Non puoi spiegare la sensazione che si prova quando le sue mani toccano le tue,o quando i vostri battiti iniziano ed essere un'unica cosa.
Non puoi spiegare come ci si sente quando le sue labbra toccano le tue,come se l'unica cosa necessaria per sopravvivere sia un bacio.
E non puoi spiegare i vostri sguardi:due occhi che si scontrano con altri,mille e mille ogni giorno,ma che cercano sempre solo quel preciso paio,quei due occhi color nocciola misti ad un verde scuro.
E te lo chiedi sempre:come fa uno sconosciuto,a diventare così importante in un attimo?
Ma la vera domanda,forse,è:come si fa a vedere uno sconosciuto,e sentirsi come se lo conoscessi da una vita intera?
Non lo puoi spiegare.
E non puoi spiegare nemmeno come ci si sente a ripensare al primo battito,fortissimo,appena i vostri occhi si incrociano.
Perché gli occhi parlano,più di mille parole.
Non puoi spiegare come ci si sente quando guardi le stelle,provi a contarle,ma poi ti perdi.
Ci sono cose che le persone non capiranno mai,perché destinate a non essere capite.
Come questo cielo:sembra finito,ma nasconde l'infinito.
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Osservo la sua mano che scende,fluida,sul mio fianco,mentre i suoi occhi osservano il soffitto.
Un respiro più profondo degli altri,mi fa voltare verso di lui,mentre la testa si adagia pian piano sul suo petto.
"A cosa pensi?"
L'ultima volta che glielo ho chiesto eravamo su quelle scale,e ne avevamo superate veramente tante.
Adesso non so se stia pensando alla bellezza del momento o a quanto finalmente ci sia concesso essere felici,tra le lenzuola fresche.
So solo che è immerso in un mare di pensieri,e credo che non riesca più a tornare a galla da solo.
Scuote la testa osservando ogni tratto del mio viso,a partire dalle labbra.
Vedo i suoi occhi spostarsi sui miei,e guardarli freneticamente come a cercare qualcosa che non trova.
Mi perdo sulla sua mascella marcata,e con una mano gliela carezzo.
Al tocco socchiude gli occhi,e sorride quasi stremato.
Sembra stia per piangere,ma poi lo vedo mostrare completamente i denti e portare la mia mano alla bocca per baciarla,e mi ricredo.

Vederti sorridere è tutto ciò che voglio.

Me lo aveva detto dopo la morte di mia madre,e io sapevo che lo pensava veramente.
E adesso la palla passa a me:sono io che mi faccio influenzare dal suo umore,e che sono felice solo se lui lo è,al mio fianco.
Si gira su un fianco,e abbassa la testa posizionandoci sotto una mano,mentre l'altra stringe la mia sotto il piumone.
"A quando non avevo tutto questo,ecco a cosa penso.Avevo solo qualche sogno infranto e le sigarette,ma nessuno che tenesse realmente a me."
Al rimbombare di quella citazione nelle orecchie,mi scappa una risatina,così alza gli occhi aggrottando la fronte.
"Non pensarci più,che a furia di rimuginare sul passato finirai per rovinare il presente,e quando il passato non diventa davvero tale,fa male."
Coglie il senso della frase e stringe la mia mano,forte,come quella sera mentre aspettavamo la mezzanotte.
"Forse c'hai raggione quando me dici che sò 'n vecchio noioso."
Gli carezzo i capelli,per tranquillizzarlo,ma lui sposta la testa,e si posiziona eretto con la schiena poggiata alla spalliera del letto.
"Non è vero Damià,sei solo maturo.È una bella cosa,pero' devi lasciarti andare e pensare di meno a ciò che è stato."
Sbuffa scuotendo la testa,e ride,quasi a sembrare uno psicopatico.
"Non è facile dimenticarsi di quando si è stati male,o quando l'unica cosa che si possedeva erano le Camel sfuse."
Alza gli occhi per poi incrociare i miei,e mi carezza la guancia con un tocco leggero,quasi a non volermi far male.
"Menomale che ho te Victò,menomale."
Lo abbraccio stringendolo forte al petto,mentre lui si abbandona a me totalmente,come un bambino stanco.
"Sai cosa mi è mancato di più,quando eravamo separati?"
"No,cosa?"
"Farti il solletico."
Inizia a muovere freneticamente le dita sul mio bacino,poi sulla pancia fermandosi sul collo.
"Pensavo a qualcosa di più sdolcinato."
Sorride con gli occhi fissi sulle mie labbra,e si avvicina sempre di più,fino a posizionarsi su di me ,mentre ha la fronte rossa e sudata,e il petto che fa su e giù in una danza isterica.
"Vuoi qualcosa di più sdolcinato allora?"
"Non mi dispiacerebbe."
Si alza e inizia a frugare nel mio armadio,infilando un vecchio cappello da pirata che indossavo alle elementari,a Carnevale,e un mio paio di stivali.
Sono sempre stata un po' un maschiaccio,forse perché non ho mai avuto la forza di accettare quello che ero,per paura di essere giudicata.
La mia schiena batte contro la spalliera,e lo osservo armeggiare con qualche collana.
Si inginocchia di fronte a me,e mi guarda negli occhi.
"Oh,mia dolce Marlena,vuoi tu sposare questo pirata malandato,per viaggiare giorno e notte in tutto il mondo?"
Scoppio a ridere,vedendolo applicato in un qualcosa che non gli riesce benissimo.
Lo osservo mentre,serio,aspetta una risposta,e vedo come i suoi occhi scrutano i miei per cercare di stabilire un contatto.

Magari un giorno,amore mio,
Tutto cio' succederà,
E io desidererò solo,
Viaggiare per il mondo con te.

"Oh mio pirata,accetto!"
Sfila uno dei tanti anelli che ha per mettermelo al dito,e dopo aver baciato il pezzo d'argento,mi tira a sè,tenendomi in braccio.
"Questo pirata ha bisogno d'amore,bacialo."
Mi fiondo sulle sue labbra,fino a fonderle in un'unica danza con le mie.
Lo osservo,e nel mentre gli sfilo il cappello,e gli carezzo i capelli.
"Sei il pirata più bello che mi potesse capitare."

Until The End 2.   //Damiano e Victoria.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora