Until The End 2. //Damiano e Victoria.

Capitolo 41.

Entrambi correvano,veloci come il vento,senza sapere dove andare.
Lei cercava qualcuno o qualcosa che la portasse via da quel mondo,le facesse aprire gli occhi e la conducesse sulla retta via.
Lui,invece,stava per abbandonare tutto e andarsene,senza risentimenti.
Lei correva,cercava di non piangere per alleviare i sensi di colpa,mentre lasciava a casa un uomo che,forse,un po' avrebbe sofferto.
Damiano sapeva perfettamente per cosa valesse la pena lottare:per Victoria.
I loro sguardi avevano parlato,anni prima,al posto loro,al posto di due anime troppo giovani per comprendersi.
La musica,solo quelle note una dopo l'altra,riuscirono ad aiutare Damiano a capire come stessero le cose e cosa provasse realmente per la sua compagna di viaggio.
Quando,poi,afferrò la penna e iniziò a scrivere parole e parole con il pensiero della bassista fisso nella mente,capì che era fottutamente innamorato.
E non lo era mai stato così,prima d'ora.
Marlena,una musa capace di stravolgere la vita di un ragazzo normale,che credeva di non poter provare dei sentimenti,con le sue guance rosse e con i suoi sguardi,aveva fatto completamente impazzire Damiano.
Che,ora,era totalmente in confusione,non sapeva cosa fare e vagava avanti e indietro in attesa di una risposta.
Entrambi erano insoddisfatti di tutto e tutti,entrambi sapevano cosa era giusto e cosa era sbagliato fare.
Eppure,stavano per intraprendere la strada sbagliata,quella che li avrebbe separati per sempre.
Ma non c'era molto di cui preoccuparsi:alcune anime sono destinate ad incontrarsi,ad appartenersi e amarsi per sempre.
Un per sempre lungo quanto l'infinito,proprio come il loro amore.
E no,due come Damiano e Victoria non potevano restare solo amici.
Sarebbe stata la più grande stronzata del mondo.
E,ora che entrambi stavano per separarsi dall'altro,Victoria aveva capito cosa fosse giusto.
Il rumore delle onde dominava i suoi timpani,sentiva ancora le mani del moro sulla sua carne viva.
È bastato avvicinare una conchiglia all'orecchio,per capire cosa fare.
Il cuore di Damiano,batteva a ritmo dei suoi sorrisi,sempre presenti ad illuminare le giornate.
E così Victoria sorrise,sorrise talmente tanto da reputarsi un'ebete,e più sorrideva più percepiva il cuore del moro che impazziva nella cassa toracica.
E,finalmente,anche il suo cuore riprendeva a battere.
Corri,piccola stella,ora tocca a te.

Gli occhi stanchi di Leo continuano a chiudersi e aprirsi nevroticamente,a causa della serata passata.
"Ti avevo detto di andare al letto presto,ma non hai voluto ascoltarmi."
"Anche tu te la sei spassata ieri sera."
Gli scuoto leggermente la spalla,facendolo barcollare ancora di più.
"Dai,scherzo."
La voce metallica ci ricorda che mancano pochi minuti alla partenza,così Leonardo si alza avvicinandosi a me.
"Gliel'hai chiesto?"
"Ho insistito,ma non ha voluto accettare.Averla rivista è un'enorme rinascita per me,va bene così.L'importante è sapere che sta bene."
Annuisce sincero,prima di afferrare il bagaglio e avvicinarsi ai rulli.
"Domani ci facciamo una bella partita a calcetto."
Annuisco felice,prima di puntare gli occhi su una figura in lontananza.

Mi sembra di averla già vista,dal suo modo di camminare e sorridere.
Osservo le gambe che si succedono sul pavimento,e non appena i suoi pantaloni leopardati si avvicinano a me,capisco che si tratta di Victoria.
Sento il cuore che batte all'impazzata,proprio come me che,ora,vorrei solo saltarle addosso.
Inizio a dimenarmi tra la folla,spingendola a destra e a sinistra per farmi spazio.
Raggiro un paio di bambini e bagagli rovesciati a terra,ma quando i suoi occhi azzurri si puntano nei miei sento il paradiso aprirmi tutte le porte.

Eccole:le sue mani candide mi sfiorano.
Non riesco a respirare,mi manca l'aria,solo ora capisco quanto sia la cosa più bella che mi è capitata.
Rischio di inciampare,ma quando i nostri corpi sono totalmente vicini e sento i suoi respiri sul petto,sorrido.
Ho,dopo tanto tempo,la certezza.
Quella meravigliosa sicurezza di avercela di fianco,sapere che è lì e che probabilmente non andrà più via.
Ma,questa volta,sfrutterò ogni secondo per stare con lei.
Perchè cascare nei suoi occhi è il modo più bello per riprendere vita.
"Portami con te."