Ed anche l'ennesima notte in ospedale è arrivata,dopo tante. Da ieri pomeriggio,quando sono corsa qui,Damiano non si è ancora svegliato,ma sono riuscita a stringere con la ragazza di fianco. Sembra che anche lei,a causa di uno sbandamento,sia ferita.
La sua testa è sulla mia pancia,e sento i suoi respiri lentissimi riempire l'aria,come se l'unica cosa capace di farmi stare bene fossero proprio i suoi respiri,che mi tengono in vita. Eppure ho sofferto tanto,talmente tanto da aver pensato di farla finita. Ma non ci riesco,non ci riesco mai. Mi sveglio ripromettendo a me stessa di non incrociare i suoi occhi,di non pensare alle sue labbra e di dimenticare le sue mani. Ma,puntualmente,appena sento i suoi passi sul parquet della sala prove,qualcosa cambia,improvvisamente il cuore batte contro il petto,come se volesse uscire,e la voglia di abbracciarlo e mandare tutti i buoni propositi all'aria è sempre più forte. E so che non funziona così:so che non si può pretendere che gli altri ti capiscano e ti dicano che tutto andrà bene,ma a volte vorrei che succedesse. E solo ora lo capisco:lui mi aveva chiesto comprensione,amore,mi aveva chiesto di porgergli la mano,e io gli ho voltato le spalle facendolo crollare,e lasciando che si gettasse giù in questo burrone.
"Mi fa male la testa." Scatto sul posto,e vedo che ha aperto gli occhi e ha portato la mano alla testa. Istintivamente gli lascio un bacio sulla nuca,e lo vedo sorridere ad occhi chiusi. "Vuoi che chiami l'infermiera?" Scuote il capo,e mi prende la mano. Me la stringe forte,e non ho il coraggio di tirarmi indietro. "No,è passato." Lo aiuto a posizionare la schiena contro il cuscino,e sento gli infissi scricchiolare,a causa del vento. La sua mano resta ferma contro la mia,nonostante tutto,e così porto lo sguardo dalle nostre mani ai suoi occhi,con un ritmo frenetico. "Approfitto de 'sto momento pe' tenette la mano,potrebbe esse l'ultima volta che t'ho vicino." Lo abbraccio,non ci penso. Perchè la via è questa,lui fa parte della mia e fa parte di me. Lui è la parte migliore di me. Non posso evitare di amarlo,non posso negare l'evidenza. Parleremo fuori,di tutto,di ogni cosa. A costo di scannarci fuori,a costo di non guardarci più negli occhi,ma ora non ho il coraggio di rinnegare i miei sentimenti. Non ci riesco. Restiamo abbracciati,per tanto tempo,troppo. Restiamo un po' di tempo ancora, Tanto non c'è fretta, Che c'ho una frase scritta in testa Ma non l'ho mai detta. Perchè la vita, Senza te, Non può essere perfetta.
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Mi sono sempre chiesta dove si possa arrivare per amore:davvero saremmo capaci di stravolgere una vita intera per una persona,che prima nemmeno conoscevamo? Sì,è proprio così:ho letto da qualche parte,forse su uno di quei libri della biblioteca scolastica che mi costringevano a leggere i professori,che esiste un amore capace di curare ogni ferita ed asciugare ogni lacrima. Non so quanto sia vero,ma so che una persona,quandi la ami davvero,ti cambia la vita,e riesce a farti sentire felice. Ed è come se tutte le lacrime versate per quella persona si annullassero,come se l'unica cosa realmente fondamentale siano i momenti felici con lei,e ce ne sono stati veramente tanti. E in quel momento sei felice davvero:ricordi tutti i sorrisi,i momenti di svago,quella voglia di baciarsi ovunque,e tutti gli abbracci. E ti senti bene,perchè,all'apparenza,sembra la tua anima gemella. Fa male doversi separare da quella persona,perchè starle lontana ti mette ansia. E mentre gocce salate cadono sul cuscino,alla porta bussano,ed io faccio finta di non sentire. I pugni sono insistenti,così sono costretta a chiedere chi sia,senza pero' ricevere una risposta. Mi alzo velocemente dal letto,in modo ansioso,ed immagino i suoi occhi nocciola dall'altro lato della porta. La spalanco,e mi ritrovo davanti chi ora come ora non mi sarei mai aspettata di vedere. Lo lascio entrare,e chiudo la porta a chiave. I suoi passi diventano man mano più svelti,fino al letto. Si siede,e mi fa un cenno con la testa per farmi sedere. "Che ci fai qui,Oscar?" Mi stringe la spalla,talmente forte da farmi sentire quasi dolore. "Volevo parlare con te,ho saputo di Damiano e mi dispiace." C'è qualcuno che ancora si preoccupa per me, Che sono un casino? "Si è svegliato stanotte,ma non ho avuto il coraggio di passare in ospedale anche stamattina." Mi sorride gentile,forse un po' timido. "Com'è andata la partita,vi siete divertiti?"
Hai freddo?" "Sì,tanto." Le sue mani mi stringono le spalle,forte,e poi sento il suo giaccone posarsi su di me. La maglietta a maniche corte mette in risalto i suoi muscoli,e io sono affascinata dai suoi occhi luminosi nel buio. "Adesso va meglio?" "Con te va sempre meglio,Dam." Le sue mani si incrociano sui miei fianchi,e la mia bocca bacia il suo petto,perlustrando ogni angolo del suo corpo. Vorrei fermare quest'attimo,e riviverlo per sempre.
"Victoria,ci sei?" Scuoto il capo,e ritorno alla realtà.I ricordi fanno male,sempre. "Sì,è stato bello.Non ho capito un cazzo della partita,ma il dopo è stato magnifico." Mi abbraccia,ma le sue braccia non sono come quelle di Damiano. Sono diverse,sento che lo sta facendo perchè si sente in dovere di farlo,perchè in questo momento la cosa più sensata è abbracciarmi. Damiano mi abbracciava mentre parlavo,mentre dormivo,mentre ero al telefono,ma anche mentre piangevo. Lui lo ha sempre fatto perchè gli veniva dal cuore,perchè ne sentiva il bisogno. "Devi stare tranquilla,vedrai che si riprenderà presto.Stagli vicino e fagli sentire tutto il tuo amore,vedrai che si riprenderà prima del previsto." Beh,sarebbe bello,bellissimo. "Non so se riuscirò a dimostrargli tutto questo affetto:ci siamo lasciati." La sua faccia è allibita,mi guarda negli occhi cercando di capire perchè,se sono seria,o forse sta semplicemente provando a trovare le parole giuste. Le spalle si muovono lente,e partono mille singhiozzi. Mi tira a sè,e questa volta il suo abbraccio è sincero. Le lacrime scendono senza che io me ne renda conto,e vorrei potergli dire che per me non c'è nient'altro,vorrei fargli capire che è un buon amico su cui contare,ma che il mio cuore è ancora ferito,e la cicatrice non andrà mai via. "Senti qua,ho una proposta da farti." Mi stringe il volto tra i palmi,e mi sorride come solo lui sa fare. "Senti Oscar io ti ringrazio,ma-" "Ascoltami Vic.Ho due biglietti per San Fransisco,a Marzo.Hai bisogno di cambiare aria,di staccare da tutto questo e di essere felice,perchè te lo meriti." Io te ringrazio,ma le cose che più amo stanno qua a Roma,come faccio a lascià 'sta città eterna? "Oscar io non saprei,a Marzo c'è il tour.E poi la band?Ma solo io e te?Come lo spie-" Mi zittisce con un dito sulle labbra,e si avvicina a me stringendomi le mani. "Stai tranquilla,c'è tempo per pensarci.La band e il tour devono essere l'ultimo dei tuoi pensieri,adesso vieni prima tu.Hai capito?" Annuisco,e mi lascia un bacio sulla guancia. Non sa perchè abbiamo chiuso,non me lo ha chiesto perchè confida in me,perchè è convinto che non sarei capace di ferire qualcuno. E lo apprezzo. Hai bisogno di cambiare aria,di staccare da tutto questo e di essere felice. Perchè te lo meriti.
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