Capitolo 39(Victoria).

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Sento mille gocce d'acqua mescolarsi alle lacrime:ho i capelli totalmente fradici,il cuore pesante,e gli occhi pieni di malinconia.
Le parole di Josef mi rimbombano in testa,assieme ai mille pensieri che mi inibiscono il cervello.

Sei licenziata.

Sento tante piccole goccioline scendermi sul volto,rigandolo perfettamente,e la maglietta diventa sempre più aderente.
Provo a fermare un taxi,ma le immagini del mio unico lavoro che crolla in frantumi,mi spezzano cuore.
Ho lasciato il posto troppe volte,il mio collega mi ha spesso coperto,ma da quando è rientrato Damiano nella mia vita,sembra essere andato tutto in rovina.
Quando i suoi occhi si sono scontrati con i miei il cuore è andato a mille,ho sentito un'improvvisa voglia di saltargli addosso,baciarlo e viverlo.
L'orgoglio stava per sparire assieme a tutto il rancore e all'ultimo briciolo di dignità che mi è rimasto,ma alla fine ho preferito tenergli testa.
E così ho ascoltato il cervello,restando immobile sul posto,provando a pianificare una fuga.
E sarebbe stata la cosa migliore:scappare e dimenticarlo,senza risentimenti.
Ma quando i suoi occhi mi hanno implorato perdono,ho voluto credergli.
Ho preferito lasciare la parte razionale altrove,e dare retta al cuore,che ancora batte per lui.
E batterà per sempre,oltre ogni tempesta,oltre ogni dolore o delusione.
Lui,sarà sempre il mio punto di riferimento,e fa male ammetterlo,ma se tornassi indietro lo seguirei altre mille volte.
È il mio passato,il mio presente e il mio inevitabile futuro.

Provo a risistemare il mascara,fallendo miseramente,prima di sedermi su uno scalino e aspettare che diminuisca la pioggia.
Le mille goccioline che si infrangono sull'asfalto mi rilassano,e vedere la città leggermente deserta mi fa sentire a mio agio.
Improvvisamente il vento porta tutta la pioggia su di me,e riesco a malapena a ripararmi con il giubbotto.
I temporali estivi sono sempre stati la cosa che più odio:credi di poterti godere l'estate,ed ecco che il cielo si annuvola,pronto a smentirti.
Strizzo i capelli,notando mille gocce che scendono leggere verso terra,mentre dei passi che si infrangono contro il marciapiede mi fanno sussultare.
"Signorina,ha bisogno di un ombrello?"
I suoi capelli castani ed ondulati si muovono con il vento,mentre un ombrello a cupola,sul nero,lo protegge dalla pioggia sempre più fitta.
Riconosco la sua voce rauca e profonda,che tutte le volte provoca uno strano brivido nella mia schiena.
"No,preferisco stare sotto la pioggia e avere il raffreddore per tutta la vita,anzichè condividere l'ombrello con te."
I suoi occhi si spengono,il chiaro di luna mette in risalto ogni suo lineamento e la mascella marcata mi fa sorridere.
Lo amo,lo amerò per tutta la vita,nonostante il rancore che fatica a sparire.

Il suo corpo pesante si siede di fianco a me,stritolandomi in un angolo,e l'ombrello copre totalmente le nostre teste.
"Non ti lascerei mai sotto la pioggia,che tu lo voglia oppure no."
Alzo gli occhi al cielo,distogliendo lo sguardo dal lato opposto al suo volto.
"Ma che te pija?"
Il suo romanaccio mi fa sorridere come un'ebete per l'ennesima volta,ma cerco di nasconderlo.
"Prima ridi,poi piangi,poi m'abbracci,poi me odi,io n-"
"Oh Damiano,perdonami se mi hai tradito,è solo colpa mia!"
"Ridaje oh,quante volte te lo devo dire che -"
"Damiano che tu lo abbia fatto mentre eravamo fidanzati o meno non cambia le cose.Riesci a sostituirmi in meno di un giorno cazzo,con la prima che passa,come posso fidarmi di te?"
Chiude l'ombrello,alzandosi di scatto.
Vedo l'ansia nei suoi occhi,e un po' di sensi di colpa che emergono dalla sua vena gonfia sulla fronte.
"E come se non bastasse,avete mangiato una pizza insieme mentre eri fidanzato con me.Ed io dovrei credere che vi siete guardati in faccia,non è così?"
"Sono una merda e lo ammetterò per sempre,ma se non ti fidi delle mie parole è un altro conto."
"Come faccio a fidarmi se mi nascondi le cose?Non è una birra con gli amici cazzo,è una serata con una donna che hai baciato!"
Porta i capelli all'indietro,mentre la rabbia sale sempre di più.
Decido di mandare all'aria la salute,alzandomi e permettendo alla pioggia di bagnarmi ancora di più.
Sono completamente fradicia.
"Victoria l'ho trattata una merda,capisci che ha un cuore e l'ho ferita?Volevo solo chiarire le cose,punto.Avrei dovuto dirtelo,hai ra-"
"Anche io ho un cuore Damiano,ma di chiarire con me non te n'è mai fregato!Mi hai ferita terribilmente,mi sono sentita usata,illusa,mi hai totalmente abbattuta.Stavo per impazzire,lo capisci?"
Le lacrime iniziano a scendere,le guance sono umide e il cuore vorrebbe uscire dal petto.
"Anche io sono stato male,cazzo!Ho perso tutto e tutti,ero stanco anche solo di parlare,i giornali pubblicavano articoli su di noi a raffica,in continuazione.Ho bevuto litri e litri d'alcool,consumato pacchi infiniti di sigarette,fermato sconosciuti per avere qualcuno con cui sfogarmi.Ho cambiato casa per iniziare da capo,per dimenticarti,ma sei ovunque.Sei,sei nei miei pensieri,nel mio cuore,ovunque...e ho deciso,ora che ti ho trovata,che non voglio dimenticarti,mai!"
Urla ancora più forte,per sovrastare il rumore della pioggia.
Lui sembra stanco,tanto,forse è stanco delle mie lacrime e delle mie parole.
Lo vedo dalle sue labbra che sta male:tremano.
Ho pensato a me stessa,a piangere e sfogarmi,a far ricadere su di lui ciò che,in effetti,mi ha fatto.
La conseguenza?
Lui ha iniziato ad accumulare sensi di colpa,paure e rimorsi.
Forse è arrivato il momento di abbattere ogni muro,gettare le armi e andare avanti.
Forse,bisognerebbe essere più maturi e andare d'accordo.
Forse,ha bisogno d'affetto,un piccolo abbraccio distaccato e disinteressato che,però,gli dia la carica giusta per vivere.
E sì,pensare che la mia assenza abbia portato a tutto ciò mi fa piangere e sorridere al contempo,ma ora che è davanti a me,non riesco a non rinnamorarmi di lui.
"Dimmi tutto ciò che vuoi,ogni cosa,ma sarai sempre qui.Lo senti,come batte?Non è il vento,non è la pioggia,non è l'ansia.È la felicità Vic,l'immensa gioia che provo ora che ti ho ritrovata."
La mia mano resta incastrata tra la sua e il petto,mentre sento il suo cuore pulsare all'impazzata.
"E che tu voglia perdonarmi o no,che tu voglia credermi o no,che tu mi ami oppure no,sarai sempre la mia prima scelta.Perchè questa cosa che sento dentro,nel cuore,è più dell'amore.E aumenta ad ogni tuo sguardo."
Un improvviso sorriso compare sul mio volto,e sento di stare veramente bene.
Sento la sua mano vicina al mio cuore,sento il suo amore.
Sento anche le lacrime che vogliono uscire,sento la voglia di liberarmi da tutto il male che mi sta affliggendo da mesi,sento la voglia di gettarmi sulle sue labbra e rendergli grazie per tutto il dolore e per tutta le gioie.

Until The End 2.   //Damiano e Victoria.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora