Siamo in aeroporto, ci hanno accompagnate mia mamma insieme a mio fratello. Sono felice che loro siano qua a darmi l'ultimo saluto, ho bisogno di salire sull'aereo con il profumo di casa addosso. Appena annunciano il nostro volo ci avviciniamo verso il gate ed io mi volto verso mamma e Matteo, non dico nulla li abbraccio solo stringendoli il più forte che posso. Mi sono ripromessa di non piangere perché non voglio che mia madre abbia come ultima immagine quella di sua figlia in lacrime, non sto andando in guerra, semplicemente sto prendendo di petto la vita.
"rendici fieri di te" dice mamma stringendomi forte "sei la figlia che tutti vorrebbero"
Eh no mamma, non dirmi così!
"mi mancherai sorellina" si aggiunge Matteo.
Rimaniamo qualche secondo così ed io riesco solo a dire "grazie, vi voglio bene e mi mancherete". Mi stacco salutandoli con la mano e con Lydia ci dirigiamo verso la coda di persone che attende di imbarcarsi. Qualche minuto e ci ritroviamo già in aereo a litigare con qualche passeggero perché non ci fa passare.
"finalmente!" esclama Lydia sedendosi al suo posto
"hai ragione" dico buttandoli letteralmente sul sedile e sospirando
"ho invitato Dave a casa stasera, è un problema?" mi chiede Lydia dopo essersi ripresa
"assolutamente no, anzi" sorrido e mi appoggio alla sua spalla
Sono ore che siamo su questo aereo, ho fatto di tutto: ho dormito, mangiato, giocato, parlato con il bambino davanti a me, litigato con un' anziana signora e ammirato il cielo dal finestrino dell'aereo, ho anche ascoltato musica, ballato, guardato un film. Questo viaggio non finisce più.
E' un piacere comunicarvi che siamo arrivati a Toronto, Ontario Canada. Grazie per aver scelto la nostra compagnia. Alla prossima
"a mai più!" rispondo io alzandomi e scendendo dall'aereo con a seguito Lydia che è ancora mezza addormentata, lei, a differenza mia ha dormito tutto il tempo e quindi non le è pesato questo viaggio, beata lei. Usciamo e con lo sguardo cerco Brian e appena lo vedo ci dirigiamo verso di lui
"crodinooo" urlo abbracciandolo forte
"piccoletta ciao" mi stringe forte baciandomi la guancia
"com'è andato il viaggio?" ci chiede lui dopo aver abbracciato Lydia
"traumatico" rispondo io stremata e camminando verso la sua macchina
"io ho dormito tutto il tempo, quindi bene" ride Lydia
"maddai?" rispondo alzando un sopracciglio e lei ricambia facendomi la linguaccia
"salite va" risponde Brian dopo aver messo le nostre valigie in macchina "siete sempre le solite" ride
Saliamo in macchina ed io appoggio immediatamente la faccia contro il finestrino, amo perdermi nelle città viste da questa prospettiva, mi fa sentire parte di una favola o film.
Toronto è bellissima: ha palazzi altissimi, fontane, parchi, insomma non è la solita città grigia e spoglia, anzi sprizza gioia e semplicità da tutti i pori.
"eccoci arrivati" dice Brian parcheggiando la macchina
Scendiamo e ci troviamo davanti a noi un palazzo ricco di finestre enormi e con un giardino sul tetto, questa mi è nuova, non ho mai visto un giardino sul tetto. Prendiamo le valigie ed entriamo nel portone, chiamiamo l'ascensore e schiacciamo il nostro piano. Dopo pochi secondi ci ritroviamo nel corridoio di quella che sarà la nostra casa per un mese o chissà forse per la vita.

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No Promises {S.M}
FanfictionUna vita normale: famiglia, amici, università, sport e divertimento. Non mi mancava nulla, o meglio, credevo non mi mancasse nulla. L'amore? Forse era quello che mi mancava o semplicemente era lui che mi mancava. Nulla di più bello, nulla di più im...