QUARANTUNO

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Il rumore della pioggia che batte contro la finestra, il vento che muove le foglie degli alberi e il calore della tazza di thè riscalda il mio viso mentre sono appoggiata al davanzale della mia camera. Oggi è il mio compleanno e Toronto mi regala questo spettacolo magnifico. Amo la pioggia, mi rilassa e mi ricorda tutti quei momenti che ho passato con Shawn, seduti sul divano a parlare del più e del meno mentre il rumore delle goccioline che cadevano sull'asfalto e bagnavano i vetri facevano da colonna sonora. Chiudo gli occhi assaporando le sensazioni che questi ricordi hanno fatto riaffiorare.

"amore, buongiorno" dice mia madre entrando nella mia stanza

"buongiorno mamma" sorrido riaprendo gli occhi e avvicinandomi a lei

"allora, dormito bene?" mi chiede baciandomi la fronte

"si, ho dormito benissimo" rispondo.

"lo vedo tesoro" sorride abbracciandomi e baciandomi la guancia "sai amore..." mi guarda negli occhi prendendomi il viso tra le mani ed accarezzandomi i capelli "ho sempre desiderato, ad ogni tuo compleanno, che papà potesse farsi vivo così da levarti dallo sguardo quel velo di tristezza che si creava ogni qual volta dovevi spegnere le candeline". Chiude gli occhi per poi riaprirli e guardarmi "ieri, quando ti ho vista così felice e serena ho capito che Toronto è diventata la tua nuova casa e che Shawn sta diventando la tua nuova famiglia ed una parte di me vede tutto questo come un segno del destino. Tuo padre, dalla prima volta che ti ha visto ha detto: diventerà una grande donna ed avrà al suo fianco l'uomo che la saprà amare e apprezzare per quello che è

Mi asciuga le lacrime che intanto stanno rigando il mio viso. Parlare di mio padre mi provoca sempre emozioni strane, un miscuglio tra tristezza e felicità. Si, tristezza perché so che non posso abbracciarlo, baciarlo o semplicemente salutarlo,  felicità, invece, perché so che lui c'è nelle piccole cose della vita, nei miei successi, nei miei traguardi, nei miei momenti no, mio papà c'è e ci sarà sempre. 

"mamma..." sorrido accarezzandole la guancia 

"tesoro, aspetta..." mi interrompe prendendo poi dalla tasca una scatolina "questo è per te, l'ho conservato perché tuo papà ha sempre voluto dartelo quando ti avremmo vista felice e realizzata" 

Prendo la scatolina con le mani che tremano e la apro. Dentro trovo un anello di argento con sopra un piccolo diamantino luccicante. Lo afferro con delicatezza quasi come se avessi paura di romperlo e lo infilo rimanendo ancora imbambolata, non ho mai visto un gioiello così adatto a me. 

"delicato come la sua pelle e il viso luccicante come i suoi occhi e il suo sguardo" sorride mamma "queste sono state le parole di papà quando l'ha preso"

"è bellissimo...grazie mamma, per tutto" l'abbraccio forte baciandole tante volte la guancia. 

"Cicciaaaa" urla Lydia entrando in camera "Dave vuole farti gli auguri" mi passa il telefono dove vedo Dave, Mike, Eddy e Andrew. Ella madonna, ci sono proprio tutti.

"auguriiii 22enne" esclamano appena mi vedono

"oddio, grazie mille" ridacchio non aspettandomi tutto questo affetto. Ho legato con tutti quelli dello staff di Shawn però non immaginavo di essere così importante per loro.

"allora, come stai?" mi chiede Dave sorridendomi. Di fianco a me c'è anche Lydia, l'ho obbligata a rimanere così non si perde nemmeno un secondo il suo ragazzo.

"sto molto bene, voi? Come sta andando il tour?"

"sta andando molto bene anche se il tuo ragazzo è diventato più insopportabile rispetto a prima" ridacchia Mike beccandosi una cuscinata sulla testa. Non si vede chi gliel'ha tirata ma sicuramente sarà stato Shawn.

No Promises {S.M}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora