No Promises {S.M}

QUARANTACINQUE

"Chi l'avrebbe mai detto che avrei trovato un uomo così simile a te papà. Forse è per questo che ho sempre voluto lui fin dal primo momento in cui l'ho visto. Da quando te ne sei andato quel senso di protezione che mi davi è scomparso lasciando spazio solo a fragilità e paure, non avevo una spalla su cui piangere, delle braccia in cui rifugiarmi e delle mani pronte ad accarezzarmi i capelli per farmi rilassare. Mi piace pensare che sia stato tu a farmi incontrare Shawn, è come se l'avessi scelto per me per portare avanti quello che tu hai interrotto. Oggi è la vigilia di Natale e tu, come ogni anno, non ci sarai.. dovrei abituarmi alla tua assenza, ma è difficile farlo; Come si può pretendere che una figlia si abitui all'assenza del padre? 

A volte mi chiedo dove sei, cosa stai facendo, se sei felici, se sei con i nonni a festeggiare ogni mio traguardo. Vorrei averti qui con me, sempre. Mi manchi papà.."

Mi asciugo le lacrime dopo aver premuto il tasto fine nelle note del telefono. È da quando è morto che gli scrivo note infinite sul telefono con la speranza che lui dal cielo possa leggerle. Non ha senso tutto questo ma è un mio piccolo modo per sentirlo più vicino, soprattutto in questi giorni di festa dove le famiglie si riuniscono e dove la tristezza e i problemi lasciano il posto all'allegria e alla felicità.

"Amore, tutto bene?" Mi chiede Shawn entrando in salotto e sedendosi sul divano vicino a me

"Si amore, solo un po' di malinconia" sorrido battendo la mano sulle mie gambe invitandolo ad appoggiare la sua testa su di esse. Lo fa ed io inizio ad accarezzargli i capelli giocando con ogni sua singola ciocca riccia, amo farlo, mi rilassa parecchio.

"Vuoi farmi leggere?" Mi chiede alzando gli occhi per guardarmi il viso. Annuisco e gli passo il telefono per poi riprendere a giocare con i suoi capelli. Ho il cuore che batte forte nel petto e le mani gelide, come due ghiaccioli.

Dopo qualche minuto si solleva dalle mie gambe e mi guarda con gli occhi lucidi e con un sorriso malinconico.

"Piccola..io..."

"Io ti vedo così, sei sempre stato il mio destino..." lo interrompo per poi baciarlo con dolcezza assurda. Se qualche mese fa mi avessero chiesto "cosa vorresti ricevere per Natale?" Molto probabilmente avrei risposto "un abbraccio di Shawn" ed ora, averlo realmente qua, poterlo stringere, baciarlo, accarezzarlo mi fa capire che io e lui siamo stati destinati fin dall'inizio e che sarà sempre così.

"E tu il mio" sorride baciandomi a stampo per poi accarezzarmi la guancia "mi fa piacere che tu mi faccia leggere le tue piccole lettere a tuo papà. Sei così piccola ma allo stesso così forte che ti invidio un sacco"

"Mi invidi?..." dico corrugando la fronte e guardandolo con sguardo interrogativo

"Si amore, ti invidio. Tu sei riuscita a fare del dolore la tua forza, posso solo immaginare cosa si provi a perdere il proprio genitore ma tu sembri così serena quando parli di lui"

Gioco con la sua mano ed il suo bracciale "è stato difficile, tanto... ho passato periodi orrendi, non mangiavo, ero sempre nervosa, non riuscivo a parlare con nessuno nemmeno con Sara...poi, un giorno, ero seduta su una panchina e vidi una bambina piangere disperata mentre il papà cercava di tranquillizzarla baciandole il ginocchio dove si era fatta male. Mi si è stretto il cuore nel guardare quella scena e da lì ho capito che mio papà continuerà sempre a baciarmi le ferite anche se non c'è fisicamente, perché i papà fanno questo"

Poggia il pollice sulla mia guancia asciugandomi le piccole lacrime che scendono: il suo sorriso è dolce ed il suo sguardo è intenso, sembra affascinato dalle mie parole.

"Io sono veramente fiero della fidanzata che ho" sorride per poi avvicinarsi alle mie labbra e accarezzarle con le sue provocandomi un sorriso spontaneo e dolce. "Mmmm siccome" dice rimanendo con le labbra sulle mie "abbiamo ancora due orette per noi prima che arrivino tutti, che ne dici se" sposta le labbra sul mio collo facendomi rabbrividire