QUATTRO.

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Il giorno della partenza è arrivato. Sono le 05:00 del mattino ed io sono già sveglia nonostante l'aereo sia alle 10:00. Mi alzo dal letto e vado in bagno; ottimo le occhiaie anche oggi mi arrivano ai piedi!. Mi lavo la faccia e mi dirigo, con la mia solita voglia di vivere, in cucina dove tento di prepararmi un caffè per riprendermi da questo stato pietoso.

"amore, già sveglia?" dice mia mamma baciandomi la testa

"si mamma, l'ansia mi sta mangiando dentro" dico guardandola e bevendo il mio caffè super ristretto

"lo vedo amore, ma sei sicura di farcela da sola. Non so, una grande città come Londra e tu da sola." Dice lei preoccupata

"mamma, tranquilla" dico baciandole la guancia "è tutto organizzato e, poi, ci saranno altre ragazze come me; quindi, non ti preoccupare"

Lei mi sorride leggermente e si siede a tavola con me iniziando a fare colazione. Dopo circa mezz'ora passata a fissare il vuoto e a meditare sulla mia vita, mi alzo dal tavolo e vado in camera a prepararmi. Per il viaggio ho optato per un outfit comodo e anti metal detector, quindi: pantaloni neri, felpa rosa e zainetto nero.Ritorno in bagno con la vana speranza che il caffè ed il pane e nutella mi abbiano reso più presentabile ma, purtroppo, la triste verità è che quella è la mia faccia e non ci posso fare nulla. Decido, a questo punto, di dare inizio ad un programma di emergenza: applico un po' di crema idratante, un po' di fondotinta, la matita nera sia sopra sia sotto gli occhi, un po' di mascara ed eccomi, pronta per questa avventura.

Sms Sara: amica! Allora? Sei pronta per questa avventura senza di me?

Sms: assolutamente no. Ho l'ansia che mi sta mangiando le viscere

Sms: che immagine macabra che mi hai regalato.

Sms: è la verità..

Dopo aver risposto a Sara mi metto a controllare le ultime cose:

I documenti? Ci sono!

Biglietti? Ci sono!

Caricabatteria? C'è!

Medicine? Ci sono

"direi che c'è tutto!" esclamo soddisfatta di non aver dimenticato nulla.

Prendo la valigia ed esco dalla camera.

"sorellina!" una voce da zombie rimbomba nel corridoio

"ehi!" dico guardandolo e baciandogli la guancia "sto andando via"

"e volevi farlo senza salutarmi?" dice lui stropicciandosi gli occhi e mordendosi il labbro.

È così tenero quando lo fa ed io mi sciolgo sempre, come un ghiacciolo all'ora di punta in piena estate.

"no, sarei venuta in camera a darti il bacino cercando di non svegliarti" dico abbracciandolo e baciandogli la guancia.

Ci scanniamo, ci prendiamo in giro, non ci sopportiamo ma ci amiamo con tutta l'anima; io non saprei che fare senza di lui e lui non saprebbe che fare senza di me. Ci completiamo, lui è la mia parte mancante ed io sono la sua parte mancante. Per me, mio fratello, è un esempio; un eroe.

"fai la brava e chiamami sempre" dice lui stringendomi forte e accarezzandomi i capelli

"si, stai tranquillo" e gli sorrido "tu cerca di tranquillizzare mamma in questi giorni. Non è per niente tranquilla"

"sai il perché piccola" dice lui baciandomi la guancia e accarezzandomi

È ora che io vi racconti una cosa della mia vita. Da ormai tre anni vivo solo con mio fratello e mia mamma perché mio papà ci ha lasciati durante un viaggio di lavoro: causa? Incidente aereo. Da quel giorno mia mamma ha il terrore degli aerei e anche mio fratello, io, invece, a differenza loro non amo abbattermi e non mi faccio spaventare da nulla. Sarei un'ipocrita nel dirvi che non sono preoccupata ma non permetterò mai che questo evento condizioni la mia voglia di viaggiare e di intraprendere dei sogni.

No Promises {S.M}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora